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Giovanni Esposito è il nuovo presidente dei periti industriali

Cambio al vertice del Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati (CNPI): Giovanni Esposito (Napoli) è il nuovo presidente in carica fino al 2023.

La nuova guida sarà in carica fino al 2023, Esposito: “lavoreremo in continuità con il precedente consiglio per valorizzare il ruolo e la figura del perito industriale. Fondamentale la sinergia con le altre professioni tecniche”

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Giovanni Esposito nominato nuovo presidente dei periti industriali 

Cambio al vertice del Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati (CNPI): Giovanni Esposito (Napoli) è il nuovo presidente in carica fino al 2023. Esposito sarà affiancato da Sergio Comisso nel ruolo di vicepresidente (Udine) e da Antonio Daniele Barattin (Belluno) in qualità di consigliere segretario. 

Gli altri componenti del Consiglio nazionale restano: Carlo Alberto Bertelli (Modena), Stefano Colantoni (Latina), Claudio Guasco (Cuneo), Alessandro Maffucci (Pistoia), Vanore Orlandotti (Cremona), Guido Panni (Milano), Antonio Perra (Cagliari).

Chi è Giovanni Esposito

Giovanni Esposito, perito industriale diplomato con specializzazione in informatica e laureato triennale in edilizia, nato 58 anni fa a Napoli, è iscritto all’albo di categoria dal 1981. Libero professionista, con un ruolo attivo nella categoria sin dal 2004, anno a partire dal quale è entrato nella dirigenza dell’ordine dei periti industriali di Napoli come vicepresidente per due mandati consecutivi. Dal 2008, arriva poi l’elezione al Consiglio nazionale, dove ha assunto la carica di consigliere e poi di consigliere segretario fino al 2018. Poi la nuova conferma nell’attuale consiglio nazionale. 

Vado a rappresentare circa 40 mila periti industriali iscritti in tutt’Italia e lavorerò per ognuno di loro, con un unico grande obiettivo: valorizzare il ruolo e la figura del perito industriale in tutte le sue specializzazioni e peculiarità che rendono questa professione unica nel suo genere. L’elevazione del titolo di studio, come sancito dal congresso del 2014 dovrà essere il traino verso un percorso che torni a diventare attrattivo per i giovani. Uno dei nostri compiti principali sarà, infatti, quello di mettere in campo idee, strategie e progetti per presidiare al meglio le nuove aree di lavoro e identificare quali spazi di mercato potranno essere più interessanti per la professione. Sarà poi fondamentale proseguire il lavoro avviato all’interno della Rete delle professioni tecniche per portare a compimento quel processo di riforma indispensabile per il futuro del tecnico di primo livello. Ma tutto questo percorso non potrà prescindere da un rapporto sempre vivo e diretto con il territorio: la necessità di interfacciarsi con i territori, ascoltandone le istanze creando un rapporto costruttivo con il Consiglio Nazionale è un tema particolarmente vivo e sentito.
Dunque molti gli obiettivi che questo rinnovato Consiglio intenderà proporre, con un principio guida: lavorare nel segno della continuità, perché tutto quello che è stato realizzato fino ad ora rappresenta un punto da cui ripartire per sviluppare nuove idee su basi ancora più solide per portare la categoria a continuare a crescere e a rappresentare un polo tecnico d’eccellenza per il sistema paese. Lavoreremo tutti insieme per puntare verso quel domani che ci vuole ancora protagonisti per la crescita del Paese”.