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Giornata Prevenzione Sismica, Comodo: «Anche la "politica" in piazza con i professionisti»

A poche ore dalla seconda edizione della Giornata dedicata alla prevenzione sismica, Egidio Comodo (Fondazione Inarcassa) fa il punto della situazione

Comodo (Fondazione Inarcassa): «In tante piazze d’Italia quest’anno saranno presenti anche le istituzioni»

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È partito il conto alla rovescia per la seconda Giornata nazionale della prevenzione sismica che, domenica 20 ottobre, vedrà migliaia di professionisti impegnati nelle piazze delle principali città italiane per far conoscere alla collettività l’importanza della sicurezza sismica nelle abitazioni. A poche ore dall’avvio della giornata inaugurale, Ingenio ha fatto il punto con il presidente di Fondazione Inarcassa, Egidio Comodo che si è detto soddisfatto del «crescente coinvolgimento della politica». Una significativa partecipazione trasversale da parte di schieramenti politici diversi che, come fanno sapere dalla Fondazione, in molti casi hanno chiesto di partecipare. A fianco di ingegneri e architetti, infatti ci saranno anche i rappresentanti delle istituzioni. A novembre, poi, si entrerà nel vivo del programma di prevenzione attiva «Diamoci una Scossa!».


Presidente Comodo, ancora qualche ora e partirà la seconda edizione, come sta procedendo?

«Copriremo gli stessi territori dell’anno scorso e, proprio in queste ore, stiamo ultimando la distribuzione del materiale».

Può ritenersi soddisfatto?

«L’importante novità di quest’anno è il coinvolgimento delle istituzioni e della politica, infatti in numerose piazze avremo la presenza di senatori e onorevoli. A Potenza la giornata sarà aperta dal Sottosegretario alle Infrastrutture, l’ingegnere Salvatore Margiotta, mentre a Pavia, Fabriano, Prato, Catanzaro, Barletta, Trieste, Bergamo e altre città saranno presenti tanti parlamentari: una partecipazione che l’anno scorso è mancata.

«L’iniziativa sta acquisendo riconoscibilità e siamo soddisfatti».

Qual è l’obiettivo della seconda edizione?

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«Puntiamo a convincere il Governo a erogare il Sisma Bonus anche per la fase conoscitiva dello “stato di salute” dell’edificio, cioè la determinazione della classe sismica dell’immobile». 

Nel dettaglio?

«La classificazione sismica dell’edificio, prevede una fase tecnica di analisi dell’immobile che ovviamente ha un costo. Oggi tale procedura beneficia degli sgravi fiscali solo se poi si completa l’iter con un intervento di miglioramento sismico: questo può rappresentare un freno. Invece, il cittadino potrebbe ottenere un documento che attesta la condizione in cui si trova la propria casa con lo sgravio e, in un secondo momento, potrebbe decidere di intervenire. 

Come funziona?

«La classificazione sismica passa attraverso un’attenta analisi dei materiali, il prelievo di calcestruzzo e ferro, i carotaggi, le verifiche in laboratorio, significa costruire un vero e proprio modello di calcolo delle condizioni in cui si trova l’edificio, è un’operazione molto tecnica e chiaramente ha un costo. Poter usufruire degli sgravi fiscali favorirebbe l’approccio a questa possibilità. Inoltre, avremmo un secondo vantaggio».

Quale?

«Potremmo cominciare ad avere dati reali sul nostro patrimonio edilizio, una sorta di database che riporta le condizioni in cui si trovano gli edifici del nostro Paese. Su questi aspetti stiamo puntando tantissimo e abbiamo iniziato un dialogo importante con il Governo, per cui sono molto ottimista». 

Un ultimo invito a partecipare alla Giornata di domenica?

«Ci stiamo mettendo in gioco come professionisti, ingegneri, architetti e la rete delle professioni tecniche insieme alle imprese: tutti saranno in campo per favorire questa presa di coscienza da parte dei cittadini.

«Il tema del terremoto non può essere rinviato ai giorni successivi a un disastro»

«Non se ne può parlare solo a posteriori. Se si riuscisse a incentivare maggiormente l’uso del Sisma Bonus riusciremmo a evitare non solo morti, che è la priorità, ma eviteremmo anche di spendere circa tre miliardi all’anno per la ricostruzione (cosa che va avanti dal 1944). Tali somme potrebbe essere usate per la messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio che non dobbiamo dimenticare ha un valore architettonico e paesaggisto importante, da preservare nel migliore dei modi».


La Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica ha il suo portale dedicato attraverso cui è possibile aderire all'iniziativa e aggiornarsi sulle attività e gli eventi organizzati prima e dopo l'appuntamento del 20 ottobre 2019.