Giornata Nazionale del Mare, Italia lancia progetto per rafforzare gestione Aree Marine protette nel Mediterraneo
Il 27 aprile prenderà il via la seconda edizione del progetto del MASE sulla gestione efficace delle ASPIM, con 3 Aree Protette italiane che saranno gemellate con altre aree internazionali. Per l'Italia quello del Mare è un asset da valorizzare al fine di renderlo una risorsa geostrategica, ambientale, culturale ed economica.
Le ASPIM riconosciute sono 39, di 10 Paesi diversi
“La centralità geografica dell’Italia nel Mediterraneo – afferma il ministro Gilberto Pichetto – porta con sé grandi responsabilità e opportunità, sia sotto il profilo ambientale che energetico. Il ‘Mare Nostrum’ abbraccia popoli e culture che possono trovare sempre più punti di incontro nella tutela marina, specialmente dopo lo storico accordo alla Cop15 sulla biodiversità di Montreal. L’Italia – conclude il Ministro – è depositaria di un ‘know-how’ straordinario nella gestione delle Aree Marine Protette, che è giusto condividere rafforzando ogni giorno quella rete di tutela senza la quale ogni singolo intervento perderebbe di senso”.
Il MASE e il Centro Regionale di Attività per le Aree Specialmente Protette della Convenzione di Barcellona (RAC/SPA), nell’ambito della Convenzione di Barcellona sulla protezione del Mediterraneo, annunciano il prossimo lancio del “progetto per sviluppare e rafforzare un’efficace gestione delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea (ASPIM)”.
L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, intende sviluppare e rafforzare la gestione delle ASPIM, con programmi di gemellaggio tra le realtà italiane e quelle delle subregioni mediterranee: saranno condivise conoscenze, esperienze, capacità organizzative. Le ASPIM italiane coinvolte in questa seconda edizione del progetto sono “Miramare”, “Porto Cesareo” e “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” che saranno gemellate, rispettivamente, con “Palm Island” (Libano), “El Hoceima” (Marocco) e “Zembra & Zembretta” (Tunisia).
L’appuntamento con il kick-off del progetto è il 27 aprile. Ad oggi, le ASPIM riconosciute sono 39, appartenenti a 10 Paesi diversi: Albania, Algeria, Cipro, Francia, Italia, Libano, Marocco, Slovenia, Spagna e Tunisia. L’Italia guida la classifica del più alto numero di ASPIM, che si caratterizzano per rilevanti attività di conservazione della diversità biologica, ecosistemi specifici o habitat di specie protette, particolari punti di interesse sul piano scientifico, estetico, culturale o educativo.
Sul punto, Roberto Minerdo, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Tutela del Mare - ONTM sottolinea che “quello delle aree marine protette, della loro salvaguardia e valorizzazione, è sempre stato un perfetto esempio di come il nostro Paese abbia vissuto il Mare quale contesto da proteggere e tutelare, con particolare riferimento al relativo ecosistema. Oggi ci troviamo però a vivere in un contesto globale, sociale ed economico, che ci costringe a nuove consapevolezze: prima tra tutte, la centralità della risorsa Mare in una logica di posizionamento internazionale.
Come ha avuto modo di sottolineare la Presidente Meloni, l’Italia è una nazione al contempo continentale e marittima, che si è però spesso dimenticata di questa sua duplice identità. Siamo orgogliosi, come ONTM, di essere stati tra i primi promotori di questa ritrovata consapevolezza, impegnando le nostre energie verso una nuova Politica del Mare, attenta sì all’ecosistema e - più in generale - all’ambiente, ma anche all’importanza che esso riveste per tutta la collettività, la quale ha bisogno di poter contare - ora più che in passato - su quello straordinario asset strategico che è il Mare.
Un asset da valorizzare sia dal punto di vista microeconomico che macroeconomico, con nuove politiche, nuovi modelli socio economici, nuove tecnologie e soluzioni tecnico operative innovative utili a ritrovare nel Mare, come ha testualmente osservato la Presidente, una risorsa geostrategica, ambientale, culturale ed economica”.
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