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Giornata della prevenzione sismica, a Potenza il sottosegretario Margiotta: Lavoro per migliorare il Sisma Bonus

Domenica 20 ottobre, anche Salvatore Margiotta, sottosegretario al Mit, sarà in piazza a Potenza insieme a ingegneri e architetti per la seconda giornata nazionale della prevenzione sismica

Domenica 20 ottobre in piazza a Potenza ci sarà anche il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvatore Margiotta 

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«Nutro una grande ammirazione per Fondazione Inarcassa, per il Consiglio nazionale degli Ingegneri e quello degli Architetti che hanno promosso la Giornata nazionale della prevenzione sismica, oltre che per tutti gli organizzatori coinvolti, perché è un classico caso in cui s’incrociano la positività del legislatore e l’iniziativa del privato, quella dei tanti professionisti che si mettono a disposizione dei cittadini anche in forma gratuita».

Salvatore Margiotta, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti commenta così l’iniziativa di sensibilizzazione sul tema della prevenzione sismica che quest’anno tornerà ad animare oltre 500 piazze in tutta Italia.

Domenica 20 ottobre, migliaia di professionisti saranno a disposizione dei cittadini per fornire informazioni sul rischio sismico, su come migliorare la sicurezza delle proprie case e sul funzionamento delle detrazioni fiscali previste dal Governo, come il Sisma bonus e l’Eco bonus. Anche il sottosegretario Margiotta, come altri esponenti politici, sarà a fianco delle migliaia di professionisti che hanno aderito alla seconda edizione della Giornata, «una partecipazione che - ha sottolineato il presidente di Fondazione Inarcassa, Egidio Comodo - evidenzia come l’iniziativa stia acquisendo riconoscibilità».


Ingegnere Margiotta, anche lei sarà in Piazza domenica?

«Sì, sarò nella piazza principale di Potenza, tra le città che, ricordiamo, furono colpite tragicamente dal terremoto dell’Irpinia nel 1980».

Il disegno di legge di bilancio ha prorogato le agevolazioni fiscali previste per la casa, incluso il Sisma bonus che prevede detrazioni variabili tra il 50 e l’85 per cento per interventi che migliorano la sicurezza dell’edificio. Resterà tale e quale?

«Se possibile proverò a far passare anche qualche emendamento migliorativo della struttura del provvedimento»

Cosa c’è da migliorare secondo lei?

«Ad esempio i professionisti chiedono che anche la prima diagnosi effettuata per determinare la classe sismica dell’edificio sia sottoposta a un possibile rimborso e quindi benefici del Sisma bonus».

E per quanto riguarda lo sconto in fattura?

«Lavoreremo anche sotto questo aspetto, non è semplice da ottenere per questioni che hanno a che fare con la Ragioneria dello Stato, però proveremo a trovare una soluzione».

In futuro si arriverà a creare una sorta di database nazionale che documenti il grado di sicurezza sismica degli edifici del Paese?

«Questo è essenziale, è chiaro che la fase conoscitiva, la prima diagnosi degli edifici, è necessaria per arrivare a un catasto e anche in questo caso la collaborazione tra il pubblico e il privato può aiutare. Avendo costi molto elevati non è possibile lasciarla esclusivamente in mano all’uno o all’altro, invece una collaborazione che renda possibile al privato un esame dell’edificio anche avendo un contributo pubblico può portare alla realizzazione di un database nazionale».diamoci-una-scossa-2019-giusto.jpg

Da una recente intervista di Ingenio, è emerso che sono ancora pochi gli italiani che fanno uso del Sisma Bonus, a differenza ad esempio dell’Eco Bonus che è nettamente più utilizzato dai cittadini. Secondo lei perché questa detrazione fiscale fatica a decollare?

«Per due motivi, primo perché sull’Eco bonus c’è stato un oggettivo e immediato riscontro anche sotto il profilo della comunicazione. Una gran parte dei cittadini conosce lo strumento e se ne avvale, del Sisma bonus invece si sa poco, per questo motivo trovo che la Giornata nazionale della prevenzione sismica sia molto calzante e giusta, perché se i cittadini non conoscono lo strumento è chiaro che non lo usano.

Poi c’è un secondo motivo che ha a che fare un po’ con la psicologia e un po’ con la “tasca” di tutti noi. È risaputo che attraverso l’Eco Bonus è possibile ottenere una detrazione che consente di risparmiare sulle spese di approvvigionamento energetico del proprio appartamento, al contrario si tende a non vedere le conseguenze di tipo economico di una ristrutturazione o di un adeguamento sismico del proprio appartamento.

E qui si sbaglia: sia perché se non s’interviene mettendolo in sicurezza il rischio è non solo per la propria vita ma per la stessa esistenza del fabbricato e sia perché il valore dell’appartamento aumenta dopo una ristrutturazione antisismica».

Si arriverà a introdurre misure che vanno verso l’obbligatorietà degli interventi di miglioramento sismico?

«Durante la conferenza di presentazione dell’iniziativa Diamoci una Scossa ho sentito il Presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano, fare un buon ragionamento, ossia che bisogna procedere per step e pensare che si può anche arrivare all’obbligatorietà ma ovviamente non in tempi immediati.

Io sono un po’ più pessimista perché tutto ciò è legato anche alla ripresa dell’economia del Paese: se non si torna a incentivare la produttività e a far sì che aumenti il reddito degli italiani, mi pare molto velleitario imporre obbligatoriamente la ristrutturazione delle immobili».

Il Governo Conte bis è nato da pochi mesi, quali sono le priorità del nuovo esecutivo nell’ambito delle Infrastrutture e dei Trasporti?

«In senso lato, la priorità è una sola: sbloccare gli investimenti in edilizia. Poi, per quanto riguarda i diversi comparti, bisogna investire in infrastrutture, in nuove opere, occuparsi della manutenzione e della messa in sicurezza delle grandi opere pubbliche, del risanamento degli edifici e del loro adeguamento sismico. Senza entrare nei dettagli, ciascuna misura è il capitolo di un unico libro il cui titolo non può che essere:

«Sbloccare gli investimenti e far ripartire l’edilizia pubblica e privata»

Lunedì 21 ottobre è atteso in Consiglio dei Ministri il decreto post sisma per accelerare la ricostruzione nel Centro Italia, sono previste novità?

«In questo momento sono allo studio una serie di aggiustamenti normativi per rendere più celere la ricostruzione delle zone terremotate di Umbria, Marche e Lazio, non entro nel merito perché siamo nella fase di scrittura finale delle leggi e non sarebbe corretto anticiparne il contenuto».

Una curiosità, lei ha usato il Sisma bonus?

«No, dico la verità, ma c’è un motivo, le abitazioni che possiedo sono state tutte soggette a interventi di recupero e adeguamento sismico già a valle del terremoto del 1980, altrimenti lo avrei usato».


La Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica ha il suo portale dedicato attraverso cui è possibile aderire all'iniziativa e aggiornarsi sulle attività e gli eventi organizzati prima e dopo l'appuntamento del 20 ottobre 2019.