Getti di calcestruzzo quando è estate: le soluzioni Chryso per la corretta maturazione
Le calde temperature estive possono essere un problema quando si tratta di realizzare un getto di calcestruzzo. Quali soluzioni adottare per risolvere questa criticità dovuta al clima che incide fortemente sulla maturazione del calcestruzzo?
Le calde temperature estive possono essere un problema quando si tratta di realizzare un getto di calcestruzzo.
Quali soluzioni adottare per risolvere questa criticità dovuta al clima che incide fortemente sulla maturazione del calcestruzzo? Per capirne di più abbiamo intervistato Jean Mascaro, CEO Chryso Italia.
Pavimentazioni in calcestruzzo e prodotti antievaporanti
Getto di calcestruzzo in estate di grande superficie e basso spessore: i prodotti antievaporanti sono necessari?
Jean Mascaro: Direi che sono “Indispensabili”, la proposta è molteplice, per caratteristiche e efficacia il nostro servizio tecnico è in grado di proporre la soluzione migliore.
Naturalmente non sono gli unici prodotti da potere “consigliare” al produttore, diventa indispensabile progettare il pavimento in tutti i suoi aspetti anche dimensionali.
Si possono scegliere diverse soluzioni a seconda del tipo di opera?
JM: Esattamente, in relazione alla destinazione d’uso dell’opera, alla tipologia del sottofondo, alle condizioni al contorno (spessori già definiti dalla presenza di soglie etc.), è necessario studiare il mix design del calcestruzzo in funzione della specifica destinazione, del tipo di sabbia (nello specifico la tecnologia CHRYSO®Quad per le sabbie definite “difficili”), in funzione delle condizioni ambientali è assolutamente imprescindibile.
Jean Mascaro, CEO Chryso Italia
Come e quando vanno applicati?
JM: Vanno utilizzati direttamente sul calcestruzzo a fine messa in opera del calcestruzzo, una applicazione uniforme e corretta tramite nebulizzazione del prodotto è facile e veloce operazione da potere eseguire in cantiere.
I nostri prodotti della gamma CHRYSO®Cure sono caratterizzati da una colorazione biancastra che permette un diretto controllo sulla quantità e localizzazione del prodotto sulla superficie; esiste poi la linea ai silicati in particolare di litio con il doppio scopo di aumentare la resistenza superficiale del calcestruzzo andando ad agire anche in profondità e ridurre l’evaporazione.
CHRYSO®Cure.
Grazie alla continua ricerca che caratterizza la nostra società, nella nostra gamma abbiamo attualmente inserito anche un nuovo prodotto CHRYSO®FiniSafe destinato a facilitare la finitura superficiale, grazie al quale non impiegando acqua sulla superficie del manufatto durante la posa del quarzo, esalta le caratteristiche meccaniche superficiali ed una maggiore qualità estetica.
e sono sufficienti?
JM: Per la tipologia di manufatto ribadisco che bisogna agire anche sul mix design della formula del calcestruzzo, in funzione della applicazione, quindi non sono sufficienti.
Un'ottima soluzione tecnica è l’utilizzo di fibre macro sintetiche come le RUREDIL X FIBER 54S, le più comunemente usate e conosciute che lavorano sia in fase plastica che in fase indurita conferendo al calcestruzzo maggiore resistenza alla fatica oltre che intervenire lungo tutta la vita utile dell’opera.
Essendo fibre sintetiche non danno problemi di corrosione, oppure come le micro fibre di origine naturale in cellulosa CHRYSO®UF500 (che rispettano l’ambiente) che intervengono in fase plastica e grazie alla loro lunghezza (2 mm) ed al numero oltre 1.500.000 di fibre per mc migliorano anche l’aspetto estetico; ci sono poi additivi specifici come CHRYSO®SRA e CHRYSO®SERENIS, prodotti largamente utilizzati e apprezzati per la loro efficacia; serve poi lavorare sul rapporto acqua cemento garantito dall’impiego di additivi superfluidificanti specifici da pavimento e riduttori e controllori del ritiro come CHRYSO®ADCEM Pav SRA.
CHRYSO®Fibre (dettaglio della microfibra UF500 dispersa nella miscela).
Pavimentazioni in calcestruzzo per la logistica: soluzioni per eseguire i getti in estate
Pavimentazione esterna per logistica ad alta resistenza gettata in estate: in questo caso quali sono le scelte preventive che si dovrebbero fare sul calcestruzzo?
JM: É opportuno l'utilizzo di SRA (CHRYSO®SRA e CHRYSO®ADCEM Pav SRA) e additivi superfluidificanti specificatamente formulati per i climi estivi (gamma CHRYSO®OPTISOL).
e sulla stagionatura?
JM: Oltre ai prodotti evaporanti, come dicevo prima è consigliato l’utilizzo di micro e macro fibre sintetiche, la nostra gamma CHRYSO®Fibre è assolutamente completa con soluzioni innovative che aiutano questa delicata fase della vita del calcestruzzo, durante tutte le fasi di maturazione
Corretta idratazione del calcestruzzo drenante in fase di stagionatura
La pavimentazione in calcestruzzo drenante gettata in estate: come va stagionata?
JM: Chryso ha messo punto un prodotto specifico CHRYSO®Drain Cure che viene utilizzato in fase di lisciatura in fase di elicotteratura della superficie.
Ci sono prodotti speciali?
JM: Abbiamo inoltre specifici additivi che permettono la corretta idratazione del calcestruzzo drenante CHRYSO®Easy Drain e CHRYSO Hydromax. Soluzioni che aiutano in modo significativo la fase di stagionatura del massetto.
Consigliamo alle imprese applicatrici di affidarsi ai professionisti del settore che conoscono la materia e che possano accompagnare l'impresa nel corso di tutta la fase di progettazione, nella scelta dei materiali e nella posa del massetto drenante. Chryso ha uno specifico team dedicato a questo settore. Esistono, inoltre, soluzioni per aumentare la resistenza alla sollecitazione del prodotto finito mediante l’impiego di fibre sintetiche RUREDIL X FIBER PERVIOUS in parte anche riciclate studiate appositamente per questo scopo.
É possibile inoltre usare CHRYSO®Color come colorante di massa per il calcetruzzo.
Strutture verticali e getti di calcestruzzo in estate
Getto di calcestruzzo per strutture verticali in estate: sufficiente mantenere le casseforme in opera per più tempo?
JM: Ottima soluzione, naturalmente ove è possibile praticarla.
Ci sono soluzioni tecniche di supporto che possono permette di evitare questo protrarsi dello stazionamento delle casseforme?
JM: Lo studio del mix design è sempre l’opzione più corretta, l’utilizzo di prodotti per il curing interno possono essere una possibile risposta tecnologica (CHRYSO Hydromax) e si consiglia di usare un additivo superfluidificante ad alto mantenimento di lavorabilià come la nuova molecola del CHRYSO®Optima 1000.
Maturazione del calcestruzzo: attenzione alle alte temperature esterne
Attesa del calcestruzzo in cantiere, a 38 gradi … cosa fare nel caso di pavimenti in calcestruzzo esterni da non rivestire?
JM: Fondamentale è la sua maturazione, si consiglia normalmente di proteggerlo con teli in tnt ed acqua per almeno 15 gg.
Da rivestire con resina?
JM: Necessario sicuramente aver posato una barriera vapore prima del getto ed assicurarsi che i prodotti siano specifici per lavorare in esterno e che l’applicazione avvenga su condizioni di supporto idonee.
Getti di strutture (pilastri e travi)?
JM: L’impiego di CHRYSO®FiniSafe destinato a facilitare la finitura superficiale (il quarto lato del pilastro per esempio) grazie al quale non impiegando acqua sulla superficie del manufatto durante la posa del quarzo esalta le caratteristiche meccaniche superficiali ed una maggiore qualità estetica.
E per getti massivi?
jM: Riduttori dei ritiri (CHRYSO®SRA), estender workability (Gamma CHRYSO®Equalis), l’utilizzo di fibre, sia micro e macro (Chryso®Fibre) sono oggigiorno parte integrante dei prodotti utilizzati nei mix di questa tipologia di calcestruzzi.
Quali soluzioni propone Chryso?
JM: Abbiamo inserito in gamma un nuovo sistema di verifica di maturazione in diretta del calcestruzzo che si chiama MATURIX, grazie al quale possiamo monitorare istantaneamente le condizioni del calcestruzzo.
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Calcestruzzo Armato
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