Data Pubblicazione:

Gestione ingegneristica dei rischi: una missione possibile. Alcuni spunti dal seminario del 24 gennaio all'Ordine

Venerdì 24 gennaio la sede dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli ha ospitato i lavori del seminario sul tema "Risk Management nei Progetti Complessi", organizzato con Pmi-Italia e con l'apporto delle commissioni ordinistiche "Ingegneria Gestionale" e "Industria". 
Ha introdotto il convegno il Consigliere Tesoriere Giovanni Esposito, 
che ha anche portato i saluti del Presidente Edoardo Cosenza, impossibilitato a partecipare per concomitanti impegni istituzionali.
Ingenio Napoli pubblica ora un approfondimento sul convegno e sulle iniziative promosse dall'Ordine in materia di Project Managemment (a cura dell'Ingegner Salvatore Di Iorio, Vice Coordinatore della Commissione Ingegneria Gestionale dell'Ordine) e un abstract dell'intervento introduttivo del Consigliere Tesoriere Giovanni Esposito.



risk_management-programma.jpg

Venerdì 24 gennaio la sede dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli ha ospitato i lavori del seminario sul tema "Risk Management nei Progetti Complessi" (vedere il programma qui in alto), organizzato con Pmi-Italia e con l'apporto delle commissioni ordinistiche "Ingegneria Gestionale" e "Industria". 
Ha introdotto il convegno il Consigliere Tesoriere Giovanni Esposito, 
che ha anche portato i saluti del Presidente Edoardo Cosenza, impossibilitato a partecipare per concomitanti impegni istituzionali.
Di seguito riportiamo un approfondimento sul convegno e sulle iniziative promosse dall'Ordine in materia di Project Managemment (a cura dell'Ingegner Salvatore Di Iorio, Vice Coordinatore della Commissione Ingegneria Gestionale dell'Ordine) e un abstract dell'intervento introduttivo del Consigliere Tesoriere Giovanni Esposito.



PROJECT MANAGEMENT: UN PERCORSO DI CRESCITA

di Salvatore Di Iorio (Vice Coordinatore della Commissione Ingegneria Gestionale dell'Ordine - Comig)
Sì è tenuto venerdì 24 gennaio 2020 nell’Aula Convegni  dell’Ordine, un seminario dal titolo “Risk Management nei Progetti Complessi”, organizzato dalle Commissioni Ingegneria Gestionale ed Industria dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, in collaborazione con il Project Management Institute - Southern Italy Chapter. Sul tema si sono confrontati autorevoli esperti, ingegneri top manager di aziende private e pubbliche, nonchè consulenti, che hanno affrontato nelle loro qualificate esposizioni il tema della gestione del rischio, fornendo visioni, approcci e metodologie specifiche utilizzate nei vari settori di competenza. 
A moderare i lavori e a portare il saluto del Presidente dell'Ordine Edoardo Cosenza e dell'intero consiglio, il collega Tesoriere dell'Ordine, Giovanni Esposito.
L’interesse dei colleghi si è concretizzato sia con l’elevato numero di presenti che con le numerose domande effettuate ai relatori.
I corretti processi per l’analisi e la gestione del rischio sono oggi vitali per qualsiasi organizzazione, in qualsiasi contesto di riferimento, per lo sviluppo del proprio business e le conseguenti strategie organizzative: una non corretta individuazione e trattamento dei principali fattori di rischio, derivanti anche da una approfondita analisi delle pregresse esperienze (“lessons learned”), può inficiare la stessa sopravvivenza dell’organizzazione e la sua capacità di proporsi sul mercato.
L'appuntamento del 24 gennaio si inserisce  nel percorso intrapreso dall’Ordine degli Ingegneri di Napoli per lo sviluppo della formazione di profili di eccellenza nella disciplina del Project Management.
Intanto il 9 gennaio di quest'anno hanno brillantemente superato l’esame di Certificazione per la figura di Project Manager Professionista (AICQ-SICEV), svoltosi c/o la sede dell’Ordine, altri sei colleghi ingegneri, cui si sommano i cinque della precedente edizione, per un totale di 11 colleghi che hanno completato con successo l’intero percorso formativo pianificato, che parte dall’acquisizione della credenziale ISIPM-base, punto di partenza per l’assessment delle conoscenze, prosegue con l’acquisizione della credenziale ISIPM-Avanzata, qualifica di livello superiore, nella quale si sviluppano e si testano le abilità, e si conclude con la “certificazione di terza parte”, il cui ottenimento è subordinato alla maturazione di una esperienza in ambito Project Management variamente articolata. 
Ad oggi sono circa 200 i colleghi ingegneri che hanno conseguito nel tempo le varie credenziali (base ed avanzata).
Si sta attualmente svolgendo la tredicesima edizione del corso ISIPM-base. Si prevede inoltre di svolgere corsi di preparazione per le credenziali ISIPM-Avanzata e PMP. Tutti i corsi e gli esami si svolgono presso la sede dell’Ordine, a prezzi fortemente scontati rispetto a quelli di mercato, secondo quanto prevedono apposite convenzioni stipulate con le principali associazioni di Project Management e con gli Organismi di Certificazione di 3a parte (AICQ-SICEV).
Il profilo professionale dell’Ingegnere Project Manager è inoltre propugnato dall’Ordine di Napoli anche in sede UNI: rappresentanti della Commissione Ingegneria Gestionale sono infgatti presenti nei vari gruppi di lavoro  che sviluppano le norme sul Project Management.

PROJECT MANAGEMENT: UN OPPORTUNITA' PER L'INGEGNERE DEL TERZO MILLENNIO
di Giovanni Esposito (Consigliere Tesoriere dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli)

Il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Napoli, Professor Edoardo Cosenza, è da molti anni un sostenitore dell’utilizzo del Project Management, sia da Assessore regionale che da Preside della Facoltà di Ingegneria della Federico II di Napoli. 
Evidenzio che sotto la sua presidenza è stata istituita la 1° cattedra di Project Management, affidata al professor Guido Capaldo, che partecipa oggi ai nostri lavori (nella foto, a sinistra, insieme al Tesoriere Giovanni Esposito). 


esposito_capaldo.jpg
Attualmente la specializzazione è per ogni ingegnere un passaporto indispensabile per lavorare. La laurea non basta più, norme ed esigenze del contesto si modificano e quindi tanto il singolo professionista, quanto le istituzioni professionali devono adeguarsi a questo contesto in evoluzione e quindi agire di conseguenza.


Non a caso da tempo presso l'Ordine degli ingegneri di Napoli è stata istituita la Commissione ingegneria gestionale (in sigla Comig).

Sistema ordinistico e credenziali/certificazioni.
L’ingegnere, per formazione ed esperienza professionale successiva, è adatto a ricoprire ruolo di project manager. Vi è inoltre la necessità/opportunità di trasformare il project management: da ruolo all’interno delle aziende a vera e propria professione. Infine il Project Management costituisce una leva per l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro.
Vediamo quali sono le azioni da porre in atto da parte del sistema ordinistico:
1.    Collaborazione alla redazione di norme volontarie per valorizzare l’ingegnere project manager e sviluppare un conseguente modello di conoscenze, competenze ed abilità richieste (tramite la partecipazione alla redazione/revisione delle norme UNI)
2.    Networking  (ASSIREP, Commissioni locali e nazionali) per ipotizzare strumenti che permettano di costruire una “carriera” spostandosi da un progetto all’altro, cambiando azienda; per creare sistemi di accreditamento, linee guida per le remunerazioni, descrizione delle attività
3.    Accordi per la “Certificazione” di mercato (ISIPM, PMI, PRINCE2, IPMA)
4.    “Certificazione” interna (CERT-ING) al fine di valorizzare l’esperienza dei propri iscritti, convalidando la competenza da loro acquisita in specifici settori attraverso l’attività professionale esercitata in forma societaria, autonoma o subordinata e la formazione successiva all’iscrizione all’Albo
5.    Accordi per la certificazione ai sensi della ISO17024 e riconoscimento europeo (ACCREDIA), per costruire insieme ad Accredia nuovi percorsi che portino ad una certificazione, su base volontaria, delle competenze degli ingegneri e di tutti i professionisti tecnici, con contestuale ingresso del CNI nella governance di UNI ed ACCREDIA.

A.    Attività di Project Management dell’Ordine Napoli.

L’Ordine degli Ingegneri di Napoli è fortemente impegnato da molti anni nello sviluppo del profilo professionale dell’Ingegnere Project Manager, puntando a formare profili di eccellenza in tale settore; il percorso formativo proposto, parte dall’acquisizione della credenziale base, qualificato punto di partenza per l’assessment delle conoscenze, prosegue con l’acquisizione della credenziale Avanzata, qualifica di livello superiore, nella quale si sviluppano e si testano le abilità, e si conclude con la “certificazione di terza parte”, il cui ottenimento è subordinato alla maturazione di una esperienza in ambito Project Management. È un percorso completo per ottenere credenziali ai sensi norme UNI di riferimento che ha riscosso nel tempo notevole successo tra i colleghi sia in termini quantitativi che per la qualità degli interventi proposti.

Ecco i numeri degli interventi ad oggi:
•    n. 12 edizioni del corso base;
•    n. 4 edizioni del corso Avanzato;
•    n. 2 sessione di esame per la certificazione PM professionista AICQ-SICEV;
•    circa 250 colleghi in possesso della credenziale base;
•    circa 25 colleghi in possesso della credenziale ISIPM-Avanzata;
•    11 colleghi iscritti nell’elenco AICQ-SICEV dei Project Manager certificati; in particolare hanno conseguito la certificazione in PM più RUP (ANAS e Città Metropolitana), vari Consulenti Aziendali, PM del settore aerospaziale, Consulenti ICT.

Sono state definite apposite convenzioni con le maggiori Associazioni Nazionali ed Internazionali di Project management, con vantaggi per gli iscritti sia in termini economici che di qualità della formazione erogata, ed in particolare con:

•    ISIPM
•    AICQ-SICEV
•    PMI
•    IPMA

Molti Enti pubblici stanno formando i propri dirigenti e RUP in linea con il percorso formativo da individuato dall’Ordine di Napoli (INAIL circa 70; ANAS circa 50).
L’Ordine degli Ingegneri di Napoli ha contribuito fattivamente al miglioramento della Norma UNI 11648:2016, incentrata sulle competenze del project manager, predisponendo un documento che è stato fatto proprio dal CNI e recepito integralmente dall’UNI nella stesura definitiva della norma: si cita in particolare il riferimento al requisito della sostenibilità tra i principi etici (con l’indicazione di includere la possibilità da parte del Project Manager di segnalare al cliente la eventuale “non sostenibilità” economica, sociale ed ambientale del progetto) e tra i principi comportamentali (soft skill) del Project Manager.

Ultima considerazione: il notevole aumento nella complessità di business e quindi dei progetti e la necessità di rispondere efficacemente alle aspettative degli Stakeholders, richiedono che il Project Manager abbia anche la conoscenza e consapevolezza di strumenti per la gestione del business e soprattutto per la creazione del valore, e sappia utilizzare, pertanto, metodiche quali i KPI Key Performance Indicator, le BSC Balanced Scorecards, gli indici di bilancio e finanziari ed i loro collegamenti con gli indicatori propri del Project Management.
In particolare, sul collegamento indici di gestione aziendale ed attività del PM è stato creato uno specifico corso di aggiornamento, previsto nell'agenda della COMIG: Controllo dell’andamento economico e finanziario nel processo di ideazione, pianificazione e realizzazione di un progetto.

B.    Prendiamo in esame alcuni eventi organizzati dall'Ordine in materia di Project Management

Convegno del 27 Gennaio 2015
La figura professionale dell’Ingegnere Project Manager
con Edoardo Cosenza, allora assessore ai Lavori Pubblici, Rambaldi, Presidente Assirep,  Ing. Ruggero Lensi – allora Direttore Relazioni esterne ed oggi Direttore Generale, sviluppo e innovazione UNI,  Dr. Filippo Trifiletti – Direttore Generale ACCREDIA.

Seminario del 19 Febbraio 2016
Project Management: strumento per il successo,
organizzato in Unione Industriali con i responsabili del gruppo giovani degli industriali, dei commercialisti degli Ingegneri

Convegno del 18 Aprile 2016
Seminario “L’Earned Value: questo sconosciuto”,
con la partecipazione di  Ing. Edoardo Grimaldi – Vice Presidente PMI-SIC.

Convegno del 4 luglio 2017
Il Project Manager: da ruolo a professione.
Con la partecipazione di Mastrofini, Presidente ISIPM e De Pari Direttore Aicq SICEV

Seminario del 6 agosto 2018
La prospettiva degli stakeholder ed il Project management X.0  (Presso il Centro formazione e sicurezza (Cfs) di Napoli)

C.    Il seminario odierno

La COMIG ritiene che nell’affrontare i rischi strategici, finanziari e rischi operativi si debba avere una visione “gestionale” e non “assicurativa” ovvero che occorre trattare il rischio in modo ‘attivo’ valutando cosa è opportuno trasferire e cosa invece è necessario trattenere e finanziare internamente, per cogliere i vantaggi di certe scelte.
Visione gestionale e quindi competenze gestionali, che richiedono, da un lato, una maggiore conoscenza del business e dei suoi processi chiave, così come dei mercati finanziari dove poter trovare risposte alle esigenze di copertura, ma anche elementi a supporto dell’interpretazione dell’evoluzione dell’impresa, e, dall’altro, una solida base quantitativa a supporto delle necessarie modellizzazioni per la misurazione e la gestione del rischio.

Lo scorso anno (15 maggio 2019) un project manager, ha elencato 10 motivi per cui il Project Management può fallire. Oltre alla scarsa considerazione, da parte delle imprese, dell’ampiezza e la complessità del Project Management, tra i 10 motivi elenca:

-    Una cattiva gestione degli stakehoder
-    Stime inaffidabili
-    Assenza di della gestione del rischio (risk management)
-    Scarsa attenzione da parte del PM agli indicatori di monitoraggio e controllo

Nell’evento odierno saranno messi a fuoco i seguenti temi:
a)    la testimonianza dell’utilizzo del Risk Management in due grandi aziende, eccellenza italiana nel mondo,
b)    la testimonianza di un direttore generale della Sanità pubblica che ci illustrerà 2 paradigmatiche risposte della Pubblica Amministrazione a fronte delle emergenze,
c)    la testimonianza di due professionisti del Risk Management che approfondiranno l’importanza dell’“attrezzo” Risk Management nella consulenza aziendale a piccole e medie aziende. 

Vi presento, infine, i relatori:
Ing. Sante Torino Vice President Project Risk Management presso Leonardo, certificato PMI ed IPMA, uno sviluppo professionale pluridecennale nel project Management in Alenia, Selex, Leonardo, autore di numerose pubblicazioni sul tema del Risk Management e del Project Management, ci parlerà della possibilità di utilizzare l’analisi dei rischi e delle opportunità per rafforzare e creare il valore aziendale.

Ing. Riccardo Bozzo  Head of Global Project Risk Management in COMAU, certificato PMI, anche lui con uno sviluppo professionale pluridecennale nel project Management in ABB e COMAU, ci parlerà degli ultimi innovativi metodi per stimare il valore del portafoglio contratti e prevederne l’evoluzione.

Ing. Ciro Verdoliva  Direttore Generale ASL NA1 Centro, già Direttore Generale del Cardarelli di Napoli, la maggiore struttura ospedaliera del Sud Italia e Commissario Straordinario dell’ Ospedale del Mare, un’innovativa struttura ospedaliera del nostro territorio ed una delle prime ad essere progettata e realizzata per resistere al sisma. L’ing. Verdoliva, che ha avuto uno sviluppo professionale pluridecennale nella sanità pubblica, ci parlerà delle applicazioni del Risk Management  nel settore della sanità, di notevole interesse per i suoi ovvi riflessi sulla collettività e non ultimo per i bilanci delle ASL.
E’, tra l’altro, consigliere del nostro ordine.
La tutela della salute rappresenta l’ambito di intervento pubblico a complessità più elevata.
Vi è in atto un processo di cambiamento del sistema delle amministrazioni pubbliche al fine di migliorare la qualità e l’economicità dei servizi erogati, attraverso l’acquisizione di una logica manageriale e di razionalità economica da parte dell’ente pubblico.
E l’ingegner Verdoliva è un esempio di tale cambiamento.

Non va inoltre dimenticato che a differenza del settore privato che agisce nel “mercato” con le ovvie azioni di ricerca della profittabilità, che è stato esaminato nei due interventi precedenti, la sanità pubblica agisce nel “non mercato” ed il suo operato è giudicato in termini di impatto sul territorio e sulla collettività. Le azioni che pone in atto devono perseguire logiche di efficienza, efficacia, economicità ma anche, e soprattutto, di eticità, di equità e di efficienza allocativa ed il giudizio sul suo operato è molto basato sulla percezione e non solo su dati oggettivi.
Inoltre le risorse finanziarie dipendono dalle decisioni politiche.
E questo aumenta ancor di più la complessità gestionale.

Ing. Paola Morgese ingegnere e consulente con esperienza trentennale, certificata PMI, esperta di knowledge management e di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, autrice di numerose pubblicazioni nel settore del Project Management e della sostenibilità, ci parlerà della gestione dei rischi in ambito progettuale, anche in funzione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Ing. Angelo Zerella ingegnere e consulente con esperienza trentennale, certificato PMI, esperto di Project and Risk Mangement e di sistemi di gestione, World Class Manufacturing, Performance excellence, qualità totale. Approfondirà il tema del Risk Management nei Sistemi di gestione.