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Gestione efficiente dell'acqua in edilizia: indicatori di performance e impatti attesi secondo il Position Paper GBC Italia

Di seguito una breve nota tecnica che offre un quadro chiaro circa i principali parametri di valutazione e i benefici previsti derivanti dall'implementazione di approcci integrati e tecnologie innovative per la tutela e il risparmio delle risorsa idrica.

Il Position Paper di GBC Italia sull'Efficienza Idrica in Edilizia

L'urbanizzazione in continua crescita e i cambiamenti climatici impongono una rinnovata attenzione al tema della gestione dell'acqua, sia a livello edilizio che urbano. È sempre più urgente preservare la preziosa risorsa idrica promuovendo in edilizia l'adozione di approcci e soluzioni volte al recupero delle acque meteoriche e grigie. 

Il tema della "Gestione efficiente dell’acqua: dall’edificio alla città" è al centro del Position Paper pubblicato da GBC Italia nel mese di marzo 2023.

Il documento non ha l’ambizione di essere esaustivo, ma si pone sicuramente l’obiettivo di stimolare la diffusione di approcci e di tecnologie, magari poco conosciute, e che le Normative non sempre contemplano, ma che possono portare grandi benefici nella gestione dell’acqua e che i progettisti potrebbero introdurre e diffondere attraverso la loro attività. Così come i tecnici delle Pubbliche Amministrazione possono trovare spunti per introdurre Regolamenti Locali sempre più virtuosi nella gestione dell’acqua sia a livello di edificio che a scala urbana.

 

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Quali sono i criteri fondamentali da considerare per garantire una gestione efficiente dell'acqua in edilizia? E in che modo l'adozione di approcci integrati e tecnologie innovative influenzerà il risparmio e la salvaguardia di tale risorsa?

Di seguito, una breve nota tecnica estratta dal Position Paper GBC Italia, che fornisce un quadro chiaro dei parametri di valutazione e dei benefici previsti.

 

'Gestione efficiente dell’acqua: dall’edificio alla città' - Position Paper GBC Italia
(© GBC Italia)

 

Gestione dell'acqua: Indicatori quantitativi e Parametri di Valutazione di Efficienza

La quantificazione dei benefici ottenibili da determinate soluzioni tecniche richiede la definizione di indicatori di prestazione (Key Performance Indicator - KPI). In letteratura, per le valutazioni ambientali, vengono proposti vari metodi, basati su indicatori qualitativi o su rapporti volumetrici con relativi punteggi da attribuire alle soluzioni adottate. In particolare, si possono trovare diversi criteri legati alla gestione delle risorse, all’impatto ambientale o all’economia circolare.

Relativamente agli indicatori quantitativi, si possono adottare i seguenti parametri di valutazione di efficienza:

  • Independence factor: descrive il livello di autonomia del sistema in termini di input e output dell’acqua utilizzata. Considera in input il rapporto tra ingresso dell’acqua da fonti locali (ad esempio acqua piovana) e valore totale dell’acqua utilizzata (ad esempio in relazione alla connessione alla rete pubblica di distribuzione dell’acqua potabile); in output il rapporto tra scarichi locali (ad esempio la dispersione dell’acqua reflua trattata direttamente nel suolo) e lo scarico dell’acqua reflua nella rete fognaria.
  • Circularity factor: frazione di acqua di scarico riutilizzata. È anche una misura della vulnerabilità del sistema decentralizzato in relazione all’accumulo dei contaminanti presenti nelle acque reflue.
  • Recharge factor: misura la quantità di acqua che si riesce ad immagazzinare. È la frazione di acqua importata rispetto al volume restituito all’ambiente (ad esempio sotto forma di irrigazione).
  • Drought tolerance factor: indica la resilienza del sistema rispetto alla siccità, considerando un periodo di riferimento di dieci anni.
  • Building Water use intensity/year: Indicatore proposto come descrittore di resilienza dall’U.S. Department of Energy & Benchmark Energystar, calcolabile sulla base di bollette e misure reali dei consumi. L’efficienza del sistema va calcolata dal confronto con valori di benchmark di edifici della stessa tipologia d’uso.

Lo sviluppo di metriche integrate per l’ambiente costruito è fondamentale per misurare la circolarità dell’edificio sulla base di dati affidabili. In relazione a tale aspetto mancano studi mirati a sviluppare strumenti di monitoraggio e indicatori. Inoltre, è di grande importanza la messa a punto di procedure standardizzate per la raccolta e la verifica dei dati, per valutazioni di impatto globale e per la certificazione ambientale dei sistemi. Infine, servono indicatori utili a descrivere il potenziale di riutilizzo dell’acqua per la produzione di materiali da costruzione.

 

Edifici a basso consumo di acqua: il contributo dei protocolli energetico-ambientali LEED e GBC Italia

I protocolli energetico-ambientali mirano a favorire lo sviluppo di edifici che integrino sistemi circolari per l’uso della risorsa idrica. In particolare, i protocolli, oltre a ridurre la domanda per usi interni ed esterni, incentivano l’integrazione di fonti alternative di approvvigionamento e favoriscono la realizzazione di un sistema di monitoraggio dei consumi.

I protocolli della famiglia LEED (Building Design and Construction e Interior Design and Construction) o i protocolli della famiglia GBC Italia (Condomini, Historic Building, Home e Quartieri) sono sistemi di certificazione pensati per guidare la realizzazione di edifici e di allestimento degli spazi interni a ridotto consumo di acqua.

Nelle categorie “Water Efficiency” e “Sustainable Sites” nonché l’area tematica “Acque e Energia”, “Gestione delle acque”, “Sostenibilità del sito”, “Connessione e Territorio” e “Infrastrutture ed Edifici Sostenibili” richiedono l’installazione di sanitari e rubinetterie ad altissima efficienza, la selezione di specie vegetali autoctone o naturalizzate, l’integrazione di sistemi multipli di approvvigionamento della risorsa idrica; stimolando in tal modo i progettisti a pensare ad edifici dotati di sistemi di gestione delle acque meteoriche, in grado di ristabilire una naturale idrologia del suolo antropizzato e di integrare la componente del verde urbano.

  

Riduzione consumo idrico in edilizia: i criteri di Tassonomia EU

A livello Europeo il framework Level(s) e la Tassonomia europea per le attività economiche introducono indicatori per la riduzione del consumo idrico in edilizia. L’indicatore 3.1 Level(s) in particolare si focalizza sulla riduzione del consumo di acqua negli edifici. Grazie ad un foglio di calcolo reso disponibile gratuitamente è possibile stimare il consumo di acqua per persona nell’edificio in funzione della località, dei dispositivi, degli elettrodomestici e delle aree irrigate.

I criteri della Tassonomia europea specificano, per i diversi obiettivi ambientali, i principali contributi, le prescrizioni minime da soddisfare di tipo quantitativo o qualitativo a lungo e a breve termine; tra queste sono presenti indicatori rivolti al risparmio idrico. Gli attuali Regolamenti Delegati definiscono i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare se una nuova realizzazione o una ristrutturazione contribuisca in modo sostanziale alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, senza arrecare danno ai rimanenti obiettivi (DNSH). Nello specifico i criteri di vaglio tecnico per il DNSH “Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine” richiede che per gli edifici di nuova edificazione e ristrutturazione non ci siano soluzioni che nuocciano al buono stato dei corpi idrici o delle acque marine grazie all’adozione di soluzioni quali erogatori a portata ridotta e sviluppo di una valutazione di impatto del cantiere in cui vengono affrontati i rischi relativi all’acqua.

 

Gestione efficiente della risorsa idrica: gli impatti attesi

L’adozione di approcci integrati, basati su misurazioni real-time e combinazioni multiple di tecniche di gestione, accanto all’adozione di sistemi di recupero delle acque e di tecnologie avanzate, permetteranno:

  • riduzione della domanda di acqua dalla rete acquedottistica pubblica. La combinazione di strategie di efficienza del ciclo d’acqua ha un grande impatto sulla riduzione della domanda d’acqua. Negli edifici commerciali è stata dimostrata una riduzione dell’80% della domanda idrica rispetto a un edificio convenzionale attraverso l’integrazione di misure innovative di efficienza idrica. Negli edifici residenziali, è stato dimostrato che combinando la raccolta dell’acqua piovana e di condensa con il riuso delle acque grigie è possibile ridurre la richiesta di acqua potabile fino al 75%.
    Inoltre, secondo i dati Istat (22 marzo 2021) l’Italia registra il maggiore prelievo di acqua per uso potabile dell’Unione europea, registrando 153 metri cubi annui per abitante. Secondo la stessa fonte, la percentuale di perdite idriche totali della rete nazionale di distribuzione dell’acqua potabile è del 42%. L’adozione di sistemi decentrati chiusi permetterebbe risparmi significativi di acqua connessa alle perdite nella rete di distribuzione.
  • Riduzione dei consumi energetici. La messa a punto di energy-water microgrids presuppone la potenzialità di ottenere elevati impatti di miglioramento. La notevole spinta verso la riduzione del consumo energetico di riscaldamento determina la necessaria riduzione anche dei consumi di gas per l’acqua calda sanitaria, richiedendo lo sviluppo di nuove tecnologie di risparmio energetico e di riutilizzo del calore dall’acqua calda. Alcuni autori hanno rilevato un notevole risparmio energetico dall’uso di sistemi di recupero di calore ed energia dalle acque reflue.
  • Riduzione dell’impatto ambientale. Ulteriore impatto positivo, connesso ad un uso efficiente dell’acqua in relazione al recupero delle acque meteoriche o grigie per il riuso o all’infiltrazione delle acque meteoriche nel suolo, è legato alla minore immissione di acque nel sistema fognario con una conseguente riduzione dell’attivazione degli scolmatori di piena a servizio dei sistemi fognari misti, con conseguente riduzione dell’impatto inquinante verso i corpi idrici naturali.

 

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Strategie per lo smaltimento delle acque meteoriche in ambito urbano

Si propone al lettore un'interessante nota tecnica, elaborata da GBC Italia, nella quale si riportano alcuni esempi di tecnologie verdi, o Nature Based Solutions (NBS), che stanno trovando sempre maggiore utilizzo in ambiente urbano poiché rappresentano soluzioni mirate a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici contribuendo a rendere più resilienti le nostre città.
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