Geomatica operativa, droni, LIDAR e mapping multispettrale al Dronitaly 2022
Il mondo dei droni da poco meno di 10 anni sta cambiando l’approccio a molte attività tecniche e professionali, che cominciano dalle attività di documentazione e rilievo, e terminano con quelle meramente ispettive a tutti i livelli, edilizia compresa. Nel seguito di questa nota, informazioni e riferimenti sulle aziende, sulle tecnologie e sullo stato dell’arte del settore.
A Dronitaly è stato possibile conoscere da vicino il sistema AUTEL, considerato il primo antagonista del sistema DJI
Il mondo dei droni si sa che rappresenta una opportunità per molte aziende e per molti operatori del settore, che con i droni mettono in campo sensori e sistemi che "ospiti" a bordo del sistema di volo, permettono di fare il lavoro vero, che non è di per sé il volo, bensì la mappatura dell'ambiente, dell'edilizia e di mille altre situazioni come la ricerca di persone disperse, la mappatura di cave e cunicoli, cosi come le attività di cosiddetta "ispezione visiva" o anche "ispezione strumentale" in mille scenari possibili.
Non è ovviamente mia intenzione parlare qui della moltitudine di applicazioni, cosa già fatta alcuni anni fa con un volume che parlava più delle applicazioni che dei sistemi di volo. Ma quello di cui vorrei parlare è invece la moltitudine di sensori e sistemi, ospitati a bordo dei droni come "payload" di ultima generazione.
Essere in visita a Dronitaly è stato molto proficuo, anche per un altro motivo speciale, e cioè il toccare con mano un sistema di volo veramente evoluto, e che può essere considerato il primo vero e grande player antagonista al dominus dei sistemi di volo che si chiama DJI.
Parliamo del sistema AUTEL, che in fatto di prestazioni e architettura di impiego, e funzionalità, non ha veramente nulla da invidiare a DJI, con il vantaggio assoluto di non avere un sistema di tracciamento e controllo perenne del vostro drone, fino a negare la procedura di volo se in vicinanza di un’area sorvegliata come gli aeroporti. Una procedura tipica di invasione della privacy, che negli USA ha spesso messo in stato di BAN i prodotti DJI.
Lo scenario generale
In generale il mondo dei droni si sta evolvendo verso una maggiore usabilità, ed è per questo che le soluzioni di base come i cosiddetti 250 gr stanno forse prendendo piede più che altri sistemi, poiché con questi sistemi non c'è bisogno di nessuna abilitazione al volo. Ma questa faccia della medaglia non svela altro, di ciò che in effetti i sistemi di volo, o droni, rappresentano. Uno strumento utile in mille occasioni, e che l’evoluzione della geomatica rimane in questa scia, ovviamente con sistemi professionali in grado di mappare il territorio, l’edilizia, le infrastrutture e i fenomeni ambientali come mai poteva immaginarsi fino a qualche anno fa.
A Dronitaly abbiamo potuto vedere come sistemi LIDAR di fascia alta come i sistemi RIGEL volano ormai senza problemi sotto ad un drone che costa poco più di 15 mila euro, alla stregua di sistemi di analisi iperspettrali come la serie SPECIM AFX di Konica Minolta. I sensori per sistemi UAV, rappresentano di fatto una forte evoluzione e quindi le giuste opportunità un pò per tutti. Per gli utenti che possono accedere ad alcune tecnologie, ma anche ovviamente per chi le soluzioni le produce.
Non esiste difatti ad oggi, azienda del settore geomatico che non abbia a catalogo sistemi IMU, Camere, e sistemi LiDAR o multispettrali, che non siano stati adattati agli UAV.
Alla stessa maniera lo sviluppo dei sistemi VTOL fa intravedere soluzioni che superano le limitazioni dei quadricotteri, e permettono di operare su aree più vaste, riducendo i consumi e aumentando la durata del volo.
Sensori e applicazioni a tutto tondo
Non tantissime le applicazioni innovative viste al DronItaly, ma l’occasione è stata quella di vedere la cerchia stretta delle aziende e degli operatori del settore, anche se la mancanza di alcuni attori si è notata, a dispetto di un periodo in cui di attori italiani nel settore se ne sente il bisogno.
Tra le applicazioni fuori dal coro, o meglio diversamente integrate, quelle di FLYABILITY e SKYPERSONIC, famose ognuna per percorsi diversi.
Infatti FLYABILITY è la prima al mondo ad aver progettato un drone per il rilievo “al buio”, ovvero per il rilievo di cavità, tunnel inaccessibili e ambienti di questo tipo. Un drone che cerca le vie di uscita, piuttosto che una vista generale o un particolare. SKYPERSONIC presentava invece un sistema di volo simile al FLYABILITY, ovvero protetto con una gabbia a forma di sfera, ma con la grande differenza di essere un sistema di volo remotizzato, quindi non autonomo.
Le esperienze delle due aziende, vengono da mondi diversi e distanti. Infatti mentre FLYABILITY è una SWISS COMPANY, fondata e basata a Losanna, Skypersonics è parte della RED CAT HOLDINGS, una delle poche realtà internazionali completamente orientata al mondo dei droni, e quotata al NASDAQ.
Sul fronte del conosciuto, solo alcune le aziende che fanno della geomatica il vero core business, tra queste 3DTarget, IMAGE S e MicroGEO, le quali ognuna per le sue aree di interesse hanno presentato diversi sensori e sistemi, con l’evoluzione del momento come soluzioni e payload. Una eccezione sui sistemi di volo, il sistema VTOL WingtraOne che è tra i pochi sistemi disponibili in Italia, anche se a pochi metri nello stand di Droni Sport.it in effetti un altro sistema VTOL era in esposizione, ma di cui non sappiamo molto.
Il drone più diffuso per portare a spasso i sensori proposti dalle diverse aziende del settore, rimane confermato essere il Matrice 300 di DJI.
Le aziende
Il mondo delle aziende era presente ma non in forze, ma come sono ormai tutti gli eventi sui droni, che via via diventano sempre più verticali e disseminati per aree applicative. In ogni caso e per dovere di cronaca, un elenco non esaustivo né di aziende e né di prodotti, ma meramente informativo è quello che segue:
- FLYABILITY e Smart ndt, soluzione basata su un sistema originario dell’ETH di Losanna, per il rilievo in ambienti confinati e in assenza di segnali GNSS per il posizionamento, in cavità, tunnel e reti di collegamenti sotterranei. Basato su tecnologia classica dei droni quadricotteri, su sistemi IMU e di navigazione automatica smart;
- 3DTarget, azienda italiana ormai consolidata dallo stato di startup, si occupa di sistemi LiDAR terrestri e su droni, ma è sviluppatore, integratore e supporto per le tecnologie e soluzioni per il Reality Capture, e al dronitaly presentava uno dei pochi droni convertiplano (VTOL) che permette di operare rilievi e mappature aeree a tutte le scale, con una facilità d’uso non comune;
- IMAGE’S, una spa che è presente in tutti i settori applicativi industriali e professionali, specializzata in sistemi di imaging, e quindi anche di sensoristica per applicazioni ambientali, territoriali e in edilizia di manutenzione e sicurezza. Al dronitaly nello specifico presentava diversi sensori multispettrali, ma anche un sensore atipico come il sistema LiDAR basato su MEMS (stato solido) con range di 250 m Blickfeld’s, mentre per i sistemi di volo la soluzione ad hoc è basata sul sistema OPTECH CLS-A, un sistema per UAV con LiDAR e Camera, il sistema SPECIM AFX Series che in diverse configurazioni si adatta a volare sotto il solito Matrice 300 di DJI;
- MicroGEO è un’azienda storica per le soluzioni geomatiche, e nei sistemi di volo è stata tra le prime a fare esperienze e a proporre soluzioni di gamma, approdando poi alle soluzioni basate per lo più sul Matrice 300 e soluzioni Enterprise, e a Dronitaly ha presentato il sistema M300 equipaggiato con l’ultima versione del LiDAR Minivux3 di RIGEL che porta con se anche una camera, mentre altre soluzioni sono M300 con L1, P1 e Xt2, M300 con HT20 e Mavic Enterprice RTK. Nel mondo del software la soluzione da sempre adottata da Microgeo è quella di 3DF ZEPHYR, ma con i droni con lidar entra in campo anche DJI Terra e altri tools di produzione;
- ANT-X fa parte dei primi spin-off nati sulla scia dei droni alcuni anni fa. Oggi il gruppo di lavoro si dedica soprattutto alla realizzazione di progetti di adattamento delle tecnologie droniche, alle diverse aree di interesse come: laboratori indoor ready-to-fly, adattamenti tra aspetti della ricerca e le soluzioni pratiche, ma anche di Motion Capture Systems, attività educational ed altro ancora;
- SKYPERSONIC, A RED CAT Company, è un progetto che vive tra il mondo delle applicazioni militari e quelle delle applicazioni civili in un ambito ristretto, ma futuribile come le applicazioni e le esigenze del mercato professionale delle ispezioni. In sostanza il 50% dell’offerta riguarda un sistema di visualizzazione AR con tecnologia di trasmissione dati già impiegata per progetti di rover come quelli della NASA per il MARS Project;
- Go To Fly è una delle aziende che distribuisce in Italia le soluzioni di sistemi di volo o DRONI della AUTEL Robotics, che per qualità e modularità superano i sistemi della DJI, offrendo tra l’altro al cliente una modularità che con DJI non è assolutamente garantita. Go To Fly è il distributore per il mercato consumer, e allo stand presentava tutti i sistemi disponibili, fornendo sia il catalogo completo, che un vero e proprio listino prezzi, cosa rara ormai per la maggior parte dei sistemi;
- DRONI SPORT.it è un fornitore di sistemi di volo per le applicazioni professionali, e come tale era presente con i sistemi di AUTEL Robotics, ma anche con un sistema di volo COVERTIPLANO di estremo interesse perchè dotato di sistema di pilotaggio professionale, ed equipaggiato con camere intercambiabili. Scarsa la documentazione sui sistemi, anche se le competenze sulle applicazioni sono ben evidenziate nel dialogo con le persone presenti allo stand;
- ATTIVA è invece il distributore nazionale dei sistemi DJI Professional, e con il suo ruolo di distributore era presente a Droneitaly, con tutta l’offerta di DJI professional di ultimo rilascio. Attiva distribuisce non solo sistemi di volo, ma mille altre cose, ed è uno dei canali commerciali da cui entrano in Italia numerose tecnologie per il mondo professionale e consumer;
- AERODROME è invece l’unica azienda non italiana che ha portato a DroneItaly l’innovazione di processo nella gestione di immagini e informazioni tipiche dei voli aerei con droni, ma anche e soprattutto a possibilità di usare il 3D nell’asset management nell’ambito di applicazioni professionali nei comparti Oil & Gas, Energie rinnovabili, Edilizia e HLS (Home Landa Security).
Al resto della compagnia si sono poi unite tre realtà storiche come il RINA, che in fatto di certificazione è la prima controparte in un settore in cui la materia è così complessa come quella dei DRONI. Chi non poteva mancare poi è D-Flight, che pure essendo un aggregato non proprio istituzionale, punta comunque a diventare il riferimento ufficiale per la gestione dell’anagrafe degli oggetti volanti, con relativo pagamento degli adempimenti, e con altri servizi indispensabili a chi deve esercitare il mestiere del volatore di droni.
E infine EUROUSC sezione italiana, che in sostanza è una associazione di forma europea, che si occupa di sistemi di volo UAS, e che si pone come valido supporto sia per i produttori, che per gli utenti finali.
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