Genova, approvato il progetto per rinforzo strutturale e messa in sicurezza del ponte di Nervi

Le indagini strutturali hanno evidenziato problemi fessurativi, distacchi di copriferro e ossidazione delle barre d'orditura

La Giunta comunale di Genova ha approvato il progetto per garantire la sicurezza del cavalcavia di Corso Europa, che attraversa via Donato Somma nella sua parte finale a levante. Questa decisione arriva in seguito all'allarme suscitato tra i residenti della zona lo scorso giugno a causa dello stato critico del ponte. Il Comune aveva già preso provvedimenti, limitando il transito dei mezzi pesanti e avviando un monitoraggio della infrastruttura.

Il progetto, dal costo di circa 721mila euro, è stato dettagliato in un documento pubblicato sull'albo pretorio. L'ispezione condotta ha rilevato una fessurazione verticale lungo l'intera altezza della struttura, estesa fino al basamento di fondazione. Per monitorare attentamente l'evoluzione di questa lesione, sono stati installati fessurimetri e inclinometri collegati a un datalogger per acquisire i dati in remoto. Sebbene si sia osservata una variazione nell'ampiezza della fessurazione correlata alle variazioni stagionali della temperatura, si è registrato un aumento nel lungo periodo che ha reso urgente l'intervento di messa in sicurezza.

Oltre alla fessurazione, sono state evidenziate altre problematiche, tra cui distacchi di copriferro e ossidazione delle barre d'orditura a causa di infiltrazioni dal soprastante impalcato. Per affrontare questi problemi, è stato pianificato un intervento in tre fasi.

La prima fase prevede la realizzazione di due ringrossi in calcestruzzo armato agli estremi della spalla del cavalcavia, seguita dall'installazione di cerchiature per ripristinare l'integrità strutturale e ridurre i fenomeni fessurativi. Successivamente, si procederà con la fase 2, che coinvolge il rinforzo statico e l'adeguamento della spalla ai carichi previsti dalla normativa vigente. Questo comporterà la realizzazione di una nuova fondazione con micropali ancorati nel substrato roccioso.

La terza fase prevede l'elevazione di sei contrafforti in calcestruzzo armato per sostenere il nuovo pulvino, che verrà posizionato a contatto con le travi dell'impalcato esistente. Inoltre, saranno installati presidi provvisori, come reti anticaduta, per garantire la sicurezza durante i lavori.