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Gemello Digitale di Bologna: una nuova infrastruttura civica a servizio della città

La città di Bologna avrà un nuovo Gemello Digitale, strumento capace di utilizzare i dati per rispondere alle esigenze della città e degli abitanti, aiutare nei programmi del governo dal punto di vista economico, ambientale e sociale.

Digital Twin di Bologna, uno strumento di supporto contro i cambiamenti climatici

Grazie ai finanziamenti del programma PON Metro, l'amministrazione comunale sta destinando 7 milioni di euro per la creazione di una nuova infrastruttura civica che si prevede porterà un notevole miglioramento della qualità della vita dei residenti.

Bologna si distingue a livello internazionale come una delle città precursori nello sviluppo del Gemello Digitale, un innovativo strumento dedicato al benessere delle persone e delle comunità. Tale tecnologia consentirà di sperimentare risorse all'avanguardia per affrontare sfide quali i cambiamenti climatici, le disuguaglianze sociali ed economiche, il potenziamento dei servizi sanitari locali, la promozione di nuove forme di partecipazione civica e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Recentemente, il progetto "Gemello Digitale di Bologna" è stato approvato dalla Giunta, e ora è iniziata la fase di implementazioni.

Il progetto sarà supervisionato e guidato da un consorzio, tra cui:

  • il Comune di Bologna (in qualità di coordinatore strategico),
  • la Fondazione Bruno Kessler (responsabile tecnico e project manager),
  • l'Università di Bologna Alma Mater Studiorum (responsabile scientifico),
  • Cineca (responsabile tecnologico),
  • la Fondazione Innovazione Urbana (responsabile della comunità).

Inoltre, ci saranno collaborazioni con altre città europee che hanno in programma progetti similari di Gemelli Digitali Urbani, con Barcellona in prima fila. Il Gemello Digitale di Bologna sarà anche il progetto pilota italiano per il Centro nazionale HPC Big Data e Quantum Computing.

Gli obiettivi del progetto Gemello Digitale Urbano sono ambiziosi: si tratta di creare un modello digitale preciso della città, alimentato da dati e informazioni raccolti, anche in tempo reale. Questo modello sarà in grado di supportare processi decisionali avanzati attraverso analisi e previsioni, e si adatterà alla realtà urbana in continua evoluzione.

Inoltre, il progetto rientra nella strategia di mandato Città della Conoscenza, che pone la scienza e la conoscenza al centro della crescita della città e delle politiche metropolitane.

Attraverso questo Gemello Digitale e l'uso delle informazioni carpite, si potranno affrontare sfide quali il cambiamento climatico, l'aspetto economico e sociale delle città, e si potranno introdurre funzionalità di supporto decisionale che porteranno a cambiamenti significativi nella gestione urbana. Inoltre, ciò stimolerà la partecipazione di nuovi attori e sperimentazioni per migliorare le relazioni sociali tra tutti gli stakeholder, compresi i cittadini.

Inoltre, il progetto mira anche a rendere i dati e le conoscenze utili ed efficaci, attivando meccanismi di analisi e previsione per soddisfare le esigenze della città e delle comunità locali, promuovendo nel contempo la produzione di conoscenza e il suo impatto positivo sul territorio.

Il Gemello Digitale, insieme ad altri progetti strategici dell'Amministrazione, come Bologna Missione Clima, Impronta Verde e il Piano per l'Abitare, contribuirà a creare un modello di città alternativo, incentrato sulla transizione sociale, ambientale e tecnologica. Inoltre, posizionerà Bologna come un esempio da seguire a livello nazionale e internazionale, aumentando l' della città.

Quest'innovazione farà di Bologna una pioniera nella condivisione pubblica dei dati, simile all'epoca della creazione della prima rete civica in Italia, Iperbole. Questo progetto metterà a disposizione di tutti, non solo dell'Amministrazione, un patrimonio di conoscenza senza precedenti in modo aperto e trasparente.

Un elemento distintivo del Gemello Digitale è la sua enfasi sul "governo democratico dei dati" e sulla dimensione giuridica. Pertanto, verrà nominato un garante etico e un comitato scientifico dedicato alla conformità alle normative europee e nazionali sulla privacy e la protezione dei dati personali, oltre all'adozione di principi etici e giuridici in linea con le più recenti leggi europee. Questi meccanismi contribuiranno a rafforzare l'impatto civico del progetto.

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Il progetto affronterà le sfide legali ed etiche legate all'utilizzo di algoritmi nell'apprendimento automatico e nell'intelligenza artificiale, nonché alla gestione dei dati che alimentano questi algoritmi. Si presterà particolare attenzione alle normative vigenti e in fase di sviluppo sullo scambio e la condivisione dei dati, coinvolgendo sia enti pubblici che privati. Inoltre, il progetto si impegna a sviluppare sistemi di intelligenza artificiale in linea con i valori sociali ed etici europei, conformi alle linee guida etiche per un'intelligenza artificiale affidabile della Commissione europea.

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Mobilità, energia e cambiamenti climatici

I primi casi d'uso del Gemello Digitale saranno focalizzati sulla mobilità, sull'energia e sui cambiamenti climatici:

  • Nel campo della mobilità, il Gemello Digitale supporterà Bologna nell'ottimizzazione dei trasporti urbani, considerando nuove infrastrutture come il Tram, il Passante, l'SFM e la Bicipolitana, utilizzando dati esistenti e nuovi.
  • Per quanto riguarda l'energia, il progetto analizzerà l'impatto dell'inclusione di nuovi progetti nei piani urbanistici sulla risposta energetica del patrimonio edilizio cittadino, fornendo così strumenti utili per l'adozione di politiche mirate.

In seguito all'episodio alluvionale che ha colpito Bologna e l'Emilia-Romagna, il Gemello Digitale si concentrerà anche su un caso d'uso legato ai cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico.

Inoltre, nell'ambito dello sviluppo del Gemello Digitale Urbano, il Comune ha stipulato un memorandum d'intesa con l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per sviluppare applicazioni spaziali innovative. Queste applicazioni riguarderanno la pianificazione e il monitoraggio delle infrastrutture, la tutela del verde naturale nelle aree urbane e suburbane, le sfide legate al cambiamento climatico, la protezione della biodiversità, la mobilità urbana sostenibile, l'economia circolare e altri settori in cui le tecnologie spaziali possono apportare valore ai servizi e alle applicazioni.

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