Gallerie: in GU le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio e la valutazione della sicurezza
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di approvazione delle Linee Guida sulle gallerie stradali. Ora possibile la classificazione di queste opere d'arte infrastrutturali.
Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio delle gallerie esistenti lungo le strade statali o autostrade gestite da Anas S.p.a. o da concessionari autostradali
Finalmente sono disponibili e attuabili le linee guida riguardanti la classificazione e gestione del rischio delle gallerie, un documento che nasce, come ci anticipò l'ing. Carlo Ricciardi, grazie al lavoro svolto presso il Consiglio Superiore dei LLPP (Linee Guida sulla classificazione del rischio delle gallerie: il punto).
L’impostazione del documento, su un piano formale, è la stessa delle Linee guida per i ponti, anche se non solo per lo specifico ambito gallerie, ma anche per alcuni criteri, il testo proposto si differenzia dalle linee guida per i ponti.
Come per il documento dei ponti, le Linee Guida nascono dal comma 1 dell'art. 49 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, che prevedeva:
«Al fine di assicurare l'omogeneità della classificazione e gestione del rischio, della valutazione della sicurezza e del monitoraggio delle gallerie esistenti lungo la rete stradale e autostradale, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici, adottato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono approvate apposite linee guida in materia di programmazione ed esecuzione delle attività di indagine sullo stato di conservazione delle gallerie esistenti lungo le strade statali o autostrade gestite da Anas S.p.a. o da concessionari autostradali, di esecuzione delle ispezioni e di programmazione degli interventi di manutenzione e di messa in sicurezza delle stesse».
In Italia abbiamo 2179 gallerie stradali.
Le linee guida riguardano 2.179 gallerie
In Italia abbiamo circa 840.000 km di strade; fra queste 8.006 km di autostrade e 27.259 km strade statali (Anas) con 2.179 gallerie, 21.072 ponti e viadotti, 6.320 cavalcavia.
Si tratta quindi di un ambito di applicazione molto vasto.
Il documento, al pari di quanto previsto dalle analoghe linee guida per i ponti, richiama l’importanza della strategicità dell’infrastruttura nella rete stradale, ed è di fondamentale importanza per l'adozione di idonee misure di manutenzione preventiva per salvaguardare l’esercizio dell’infrastruttura.
Per la piena adozione di una strategia di manutenzione preventiva è infatti necessario poter procedere a una mappatura - non solo tecnica - delle opere, e per fare ciò è necessario avere a disposizione i criteri di classificazione.
Come per le Linee Guida riguardanti ponti e viadotti, questo documento dovrà allinearsi ed essere congruenti all'archivio informatico nazionale delle opere pubbliche (Ainop).
Le 5 gallerie stradali più lunghe in Italia
1) Traforo del Frejus: lungo 12.800 metri è la sesta galleria più lunga al mondo, collega la Francia con l’Italia.
2) Traforo del Monte Bianco: lunghezza 11.611 metri, unisce Italia e Francia.
3) Galleria del Gran Sasso: lunga 10.190 metri è la galleria a doppia corsia di marcia più lunga d’Europa. Fa parte dell’autostrada A24 che collega Roma al Mar Adriatico, passando per l’Aquila e Teramo.
4) Galleria Variante di Valico: il tunnel di 8.600 metri è nel tratto autostradale A1 di circa 68 km, tra Barberino del Mugello e Sasso Marconi
5) Galleria Sant’Antonio-Cepina: strada SS38 dello Stelvio e si trova in Lombardia, nei pressi di Bormio, in Valtellina ed è lunga 7.925 metri. Questo tunnel stradale è costituito da un tubo a una corsia a doppio senso di circolazione.
Un documento rivisto anche alla luce della sentenza del TAR
Le « Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio delle gallerie esistenti», avevano ottenuto un parere favorevole da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici (parere n. 72/2021) già nell'adunanza dell'Assemblea Generale svoltasi in data 3 febbraio 2022.
La sentenza 3132/2022 del 18 marzo 2022 con la quale il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione prima) ha annullato paragrafo 1.8 delle «Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti» adottate con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 17 dicembre 2020, n. 578 ha però reso necessario di ottenere un nuovo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Parere positivo (parere n. 29/2022) arrivato dall'Assemblea generale nell'adunanza dell'8 aprile 2022.
E' seguito quindi il parere positivo (nota prot. n. 5580 del 9 giugno 2022) della Direzione generale per le strade e le autostrade, l'alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali, e il successivo parere (nota prot. n. 7672 del 29 luglio 2022), con la quale la Direzione generale per le strade e le autostrade, l'alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali, ad integrazione e chiarimento della nota prot. n. 5580 del 9 giugno 2022, ha comunicato di ritenere «superate le osservazioni inerenti all'adozione di criteri di progressività per l'implementazione dei processi» ed ha confermato «l'assenza di elementi ostativi all'adozione del documento», quindi la emanazione del decreto del MIMS del 1 agosto 2022 e l'uscita in GU del 23 agosto 2022.
Ambito di applicazione e scopo delle linee guida
Le Linee guida si applicano alle gallerie stradali esistenti, intese come opere in sotterraneo in cui una dimensione è prevalente sulle altre due, di lunghezza, superiore o uguale a 200 m per almeno uno dei fornici quando il sistema galleria presenta carreggiate separate, comprese le gallerie artificiali, le gallerie paramassi ed i sottopassi.
Per i trafori internazionali ricadenti lungo la rete transeuropea, le modalità e l’applicazione delle presenti Linee Guida sono demandate alle competenti Commissioni intergovernative che si avvalgono anche dei comitati di sicurezza già dalle stesse istituiti.
Per le opere di lunghezza inferiore a 200 m, il gestore valuterà caso per caso una adozione parziale delle presenti Linee guida, in relazione alle specificità delle singole situazioni e calibrata sulle criticità della singola galleria.
Per i sottopassi, con riferimento alle problematiche di natura idraulica, le Linee guida si applicano anche per lunghezze inferiori ai 200 m.
Le Linee guida hanno carattere complementare alle altre norme che afferiscono alla sicurezza stradale di cui al Decreto legislativo 15 marzo 2011, n. 35 e alla sicurezza antincendio nelle gallerie stradali della rete transeuropea di cui al Decreto legislativo 5 ottobre 2006, n. 264.
I contenuti delle Linee Guida
Le Linee guida illustrano una procedura per la gestione delle attività finalizzate alla sicurezza delle gallerie stradali esistenti al fine di prevenire livelli inadeguati di danno, tali da incidere sulla sicurezza dell’opera e, in senso più generale, dell’intera infrastruttura, rendendo accettabile il rischio.
L’impostazione vuole perseguire una condotta di prevenzione rispetto all’emergere di situazioni potenzialmente pericolose, per programmare l’adozione di interventi di manutenzione preventiva senza incorrere in condizioni di intervento in urgenza.
Quanto riportato nel presente documento è riferito alla adozione di condotte di consapevolezza e prevenzione per l’intero ambito delle gallerie stradali in esercizio, restando inteso che qualora già si riconoscano condizioni che richiedono l’adozione di interventi immediati, il gestore darà corso alla individuazione ed attuazione degli interventi riconosciuti necessari indipendentemente dall’applicazione delle procedure previste dalle Linee guida.
Il documento è composto da tre parti:
- il censimento associato alla valorizzazione delle conoscenze pregresse già disponibili,
- la classificazione preliminare del rischio stimato in modo convenzionale attraverso la definizione di una classe di attenzione,
- la valutazione della sicurezza, di tipo preliminare e accurata, e la sorveglianza e monitoraggio, comprese le tipologie di prove eseguibili.
I programmi delle indagini e degli interventi che si riconoscessero necessari saranno graduati per ciascuna galleria, fornendo criteri di priorità e distinguendo, nell’ambito di una stessa galleria, interventi semplici e di efficacia nel breve termine da quelli più complessi e di attuazione più lontana nel tempo.
Come per le “Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti”, anche per le gallerie la classificazione del rischio o, meglio, la classe di attenzione si inquadra in un approccio generale multilivello che dal censimento delle opere d’arte da analizzare associato al livello di conoscenza, che scaturisce dall’esame preventivo e sintesi di tutte le informazioni già disponibili, perviene alla determinazione di una classe di attenzione sulla base della quale si perverrà, nei casi previsti dalla metodologia stessa, alla valutazione della sicurezza, sia essa limitata ai possibili dissesti di carattere locale o riferita al comportamento globale dell’opera, cui dovrà seguire la programmazione degli interventi e dei piani di sorveglianza che si riconoscessero necessari.
Da una visione generale al dettaglio
Sono approfondite nel dettaglio le metodologie da adottare per sviluppare l’approccio proposto a livello territoriale, quali il censimento delle opere, la raccolta dei dati già disponibili a partire dai dati di progetto, della realizzazione e della gestione e adozione di interventi di manutenzione già attuati in fase di esercizio.
Seguono le ispezioni iniziali, anche ai fini della redazione delle schede di difettosità dell’opera nonché la valutazione della classe di attenzione in funzione dei possibili rischi rilevanti, strutturale (strutturale “globale” e geotecnico), sismico, idraulico, geologico, stradale, strutturale “locale” e determinati da cause non direttamente strutturali.
Tali rischi, inizialmente analizzati separatamente in termini di pericolosità, vulnerabilità e esposizione, sono poi riuniti in un’unica classificazione generale della classe di attenzione, che è comunque qualificata in relazione alla diffusione nell’ambito dello sviluppo della galleria ed in relazione a particolari rischi, quali l’idraulico ed il geologico, che richiedono una specifica e distinta considerazione negli approfondimenti riconosciuti necessari.
L’indice di diffusione rispetto allo sviluppo totale della galleria descrive in forma sintetica quale sia la tratta di galleria interessata dalla Classe di attenzione più alta attribuita.
La Classe di attenzione così definita individua le condizioni più critiche ai fini della sicurezza presenti lungo la tratta in peggiori condizioni della galleria, diversamente da come desumibile da valutazioni con indici pesati sullo sviluppo della galleria, meno rappresentative di condizioni locali di sicurezza e che forniscono un indice di severità complessivo dell’intera opera indicativo in genere per previsioni di fabbisogni economici complessivi.
L’articolazione delle linee guida mantiene distinte nelle varie fasi le attività ispettive da quelle di valutazione del livello delle conoscenze e delle valutazioni sullo stato di conservazione delle opere.
Fatta salva la necessaria qualifica degli incaricati delle ispezioni, le valutazioni che prendono in esame lo stato delle conoscenze e gli esiti di ispezioni e di indagini saranno sviluppate in ambito di giudizio esperto, cui potranno concorrere specialisti di più discipline secondo le specifiche tematiche di interesse per ciascuna galleria, con il coordinamento di un responsabile della galleria designato dal gestore.
Le 10 gallerie più lunghe nel mondo
1. Galleria di base del San Gottardo, Svizzera (57,1 km)
2. Tunnel di Seikan, Giappone (53,9 km)
3. Tunnel sotto la Manica, Francia / Gran Bretagna (50,5 km)
4. Tunnel di Yulhyeon, Corea del Sud (50,3 km)
5. Galleria di base del Lötschberg, Svizzera (34,6 km)
6. Nuovo tunnel di Guanjiao, Cina (32,65 km)
7. Tunnel del Guadarrama, Spagna (28,4 km)
8. Tunnel di Taihang, Cina (27,8 km)
9. Tunnel di Hakkôda, Giappone (26,45 km)
10. Iwate-Ichinohe Tunnel, Giappone (25,8 km)
Sono tutte gallerie ferroviarie. Il Lærdal Tunnel, Norvegia (24,5 km), è il tunnel stradale più lungo del mondo
Resi disponibili gli strumenti per la conoscenza delle gallerie
Il documento fornisce gli strumenti per la conoscenza a livello territoriale delle gallerie e per definire le priorità per l’esecuzione delle eventuali operazioni di sorveglianza e monitoraggio, di verifica e di intervento.
Vengono altresì forniti i criteri per la conduzione delle valutazioni riconosciute necessarie, per i programmi di monitoraggio e di intervento con indicazioni per la tipologia e frequenza delle ispezioni periodiche e approfondite, nonché per la predisposizione del Documento integrativo del Piano di manutenzione per ciascuna galleria.
Si delineano alcuni aspetti organizzativi in relazione alla previsione di un sistema di qualifica delle attività di ispezione, con ispettori appartenenti all’organizzazione del gestore e ad organismi indipendenti, che saranno definiti con successivo apposito regolamento.
L’ambito delle funzioni di vigilanza viene ampliato da una attività di solo controllo, alla verifica di adozione e attuazione di un sistema di gestione della sicurezza che comprende anche le attività di controllo.
Il documento, e la metodologia in esso descritta, assumendo un’ampia valenza, possono prendersi quale utile riferimento, nei principi e nelle regole generali, sia per le gallerie stradali sia per quelle ferroviarie, pur presentando quest’ultime, specie in relazione alle condizioni funzionali dell’esercizio ferroviario, profili di sicurezza che si differenziano rispetto a quelli delle gallerie stradali.
Ferma restando questa valenza generale, la presente versione del documento declina i criteri ed i dettagli operativi nel caso delle gallerie stradali.
Gallerie: definizione dei livelli di analisi e relazione tra essi
L’approccio si sviluppa su sei livelli differenti, aventi grado di approfondimento e complessità crescenti.
Sinteticamente:
- Il Livello 0 prevede il censimento di tutte le opere e delle loro caratteristiche principali nonché la raccolta delle informazioni e della documentazione disponibili, anche in relazione a rilievi e prove già effettuati, con giudizio esperto sul grado delle conoscenze disponibili e individuazione preliminare degli indicatori di pericolosità di maggiore interesse per ciascuna galleria.
- Il Livello 1, esteso alle opere censite a Livello 0, prevede l’esecuzione di ispezioni iniziali della struttura, rivestimento ed altri elementi di rilevanza strutturale e non strutturale, e delle caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche ed idrauliche dell’area, tese a individuare lo stato di conservazione e le principali caratteristiche strutturali e geometriche di tutte le opere, nonché potenziali condizioni di rischio associate all’interazione con le formazioni naturali che ospitano la galleria, secondo le caratteristiche geotecniche/geomeccaniche e l’assetto del contesto geologico. Le ispezioni iniziali saranno condotte a partire dal quadro di conoscenze già disponibili, eventualmente integrate con specifiche indagini, come ricostruito nell’ambito del Livello 0.
- Il Livello 2 consente di giungere alla classe di attenzione di ogni galleria, sulla base dei parametri di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione, determinati elaborando i risultati ottenuti dai livelli precedenti. In funzione di tale classificazione, si procede quindi con uno dei livelli successivi. La Classe di attenzione è qualificata secondo un indice di diffusione, espresso quale percentuale della lunghezza della galleria caratterizzata dalla classe attribuita. Vengono altresì riportati quali caratteri qualificanti i fattori di pericolo che determinano la classe di attenzione sia riferiti alla struttura di galleria, sia riferiti a fattori esterni all’ambiente galleria in senso stretto, quali le classi associate ai rischi geologico geotecnico lungo la galleria ed agli imbocchi e al rischio idrologico idraulico.
- Il Livello 3 prevede l’esecuzione di valutazioni preliminari atte a comprendere, unitamente all’analisi della tipologia ed entità dei dissesti rilevati nelle ispezioni eseguite al Livello 1, il livello di sicurezza nei confronti dei possibili dissesti locali che interessano il rivestimento, più o meno diffusi nella galleria, e dei dissesti correlati all’interazione del rivestimento con le formazioni naturali attraversate. Quando ne ricorrano le condizioni, vengono sviluppate specifiche valutazioni per le possibili interazioni con instabilità di insieme delle formazioni naturali attraversate o in corrispondenza degli imbocchi, nonché delle condizioni di salvaguardia idraulica.
- Il Livello 4 prevede l’esecuzione di valutazioni accurate della sicurezza della galleria nei confronti delle azioni agenti e di fattori esterni all’ambiente galleria in senso stretto, tenendo in debito conto quanto indicato dalle Norme Tecniche per le Costruzioni vigenti.
- Il Livello 5, non trattato esplicitamente nelle presenti Linee Guida, si applica a gallerie considerate di significativa importanza all’interno della rete. Per tali opere è utile svolgere analisi più sofisticate quali quelle di resilienza, valutando la rilevanza trasportistica, analizzando l’interazione tra la struttura e la rete stradale di appartenenza e le conseguenze di una possibile interruzione dell’esercizio della galleria sul contesto socioeconomico in cui essa è inserita.
Dal Livello 0 al Livello 5, la complessità, il livello di dettaglio e l’onerosità delle indagini e delle analisi aumentano, ma il numero di infrastrutture su cui applicarle, così come il livello di incertezza dei risultati ottenuti, si riduce.
Il flusso logico che complessivamente definisce le relazioni tra un livello e l’altro è mostrato in Figura 1.1.
Come si evince dalla Figura 1.1, il fulcro centrale dell’approccio, sui cui risultati si basano le valutazioni successive, è il Livello 2, ossia la definizione delle classi di attenzione.
Come esposto nel documento, essa consiste nel determinare, per ogni galleria, una Classe di Attenzione (CdA), funzione di fattori di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione, e classificata in alta, medio-alta, medio-bassa e bassa, riferita alla tratta nelle peggiori condizioni e qualificata secondo le specifiche tipologie di potenziale pericolo. Ad ogni classe di attenzione corrispondono determinate conseguenti azioni, in termini di indagini/monitoraggio/verifiche, graduate in relazione all’indice di diffusione e agli eventuali caratteri speciali.
In particolare:
- Per le gallerie con classe di attenzione Alta è previsto l’immediato avvio di valutazioni accurate, sia in termini di valutazioni di sicurezza sia di approfondimenti sulle caratteristiche idrauliche, geologiche, geotecniche e/o strutturali, stradali, laddove necessario, in relazione in particolare alla Classe di attenzione ed alla specifica tipologia di potenziale rischio che ha concorso alla sua attribuzione. Le ipotesi, i criteri e le modalità di esecuzione delle valutazioni accurate, previste dal Livello 4 dell’approccio multilivello, sono discusse nel § 5. Per le gallerie di Classe di Attenzione Alta è prevista l’esecuzione delle ispezioni approfondite con le modalità e frequenza di cui al § 7.3 e con eventuale installazione di sistemi di monitoraggio come descritto nel § 6.
- Per le gallerie con classe di attenzione Medio-Alta è prevista l’esecuzione di ispezioni ordinarie e approfondite con le modalità e frequenze di cui al § 7.3 con esecuzione di indagini specialistiche e, ove si rendesse necessario, l’installazione di sistemi di monitoraggio come descritto nel § 6. Sulla base delle ispezioni è previsto l’impiego di valutazioni preliminari di Livello 3 e qualora necessaria, l’esecuzione della valutazione approfondita secondo le modalità discusse nel § 5.
- Per le gallerie in CdA Medio-Bassa e Bassa è prevista l’esecuzione di ispezioni periodiche (si veda al proposito la parte ad esso dedicata nelle presenti linee guida). Sono comunque da prevedere ispezioni approfondite ad intervalli regolari, secondo le frequenze indicate nel § 7.3, valutando la conferma della Classe di attenzione e la necessità di dare corso a valutazioni preliminari della sicurezzaLe ispezioni periodiche ordinarie e periodiche indipendenti saranno graduate secondo frequenze rapportate alla Classe di attenzione attribuita alla singola galleria.
Per tutte le gallerie si darà luogo a ispezioni in seguito ad accadimenti di eventi particolari (urti, incendi, eventi sismici, ecc.), quando ne ricorrano le circostanze si darà luogo agli opportuni approfondimenti mediante ispezioni straordinarie con l’esecuzione di specifiche indagini se necessarie.
Il Responsabile della galleria, che opera nell’ambito dell’organizzazione del gestore, avvalendosi della collaborazione degli esperti e degli ispettori, curerà per ogni galleria il programma delle attività, dalla fase di attenzione del Livello 0, alla attribuzione della Classe di attenzione del Livello 2, nonché lo sviluppo delle valutazioni preliminari del Livello 3 e approfondite del Livello 4, con la programmazione dei relativi approfondimenti di indagini e monitoraggi se ritenuti necessari.
Il Responsabile della galleria predisporrà inoltre il programma delle attività ispettive da riportare in un apposito Documento integrativo del piano di manutenzione della specifica galleria.
Per approfondire riproponiamo alcune interviste realizzate in occasione di un evento FABRE.
Intervista all' Ing. Carlo Ricciardi, coordinatore Commissione Redattrice delle Linee Guida sulle Gallerie
Intervista fatta al Prof. Ing. Danilo Peila, membro Commissione delle Linee Guida sulle Gallerie.
Il testo delle Linee guida per la classificazione e gestione del rischio e la valutazione della sicurezza delle gallerie
Il decreto di pubblicazione delle linee guida è visibile a questo LINK.
Il testo delle linee guida è riprodotto integralmente in allegato.
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