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Gae Aulenti: vita, pensiero e opere principali dell'architetto e designer multidisciplinare

Gae Aulenti, celebre architetta e designer italiana, ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'architettura e del design con progetti iconici come il restauro del Museo d'Orsay a Parigi e la lampada "Pipistrello". Di seguito la sua storia, le sue opere principali e il suo approccio architettonico.

Biografia di Gae Aulenti

Gae Aulenti, il cui nome completo era Gaetana Emilia Aulenti, nasce il 4 dicembre 1927 a Palazzolo dello Stella, in provincia di Udine ed è stata una delle più influenti architette e designer italiane del XX secolo.

Studia architettura  e si forma tra Firenze e Torino durante gli anni della guerra, al termine della quale sceglie di trasferirsi a Milano. Si laurea al Politecnico nel 1954 ed è qui che inizia la sua attività professionale, spaziando in diversi settori dall'architettura, il design d'interni, le esposizioni museali fino alla scenografia teatrale. Dopo la laurea, dal 1955 al 1965 inizia a lavorare come assistente del professore Ernesto Nathan Rogers, esponente di spicco del razionalismo italiano. Questo periodo formativo ha influenzato profondamente il suo approccio al design e all'architettura, caratterizzato da una forte attenzione alla funzionalità e all'estetica.

All'università è assistente prima di Giuseppe Samonà (dal 1960 al 1962) presso la cattedra di Composizione Architettonica all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, e poco dopo (dal 1964 al 1969) dello stesso Ernesto Nathan Rogers presso la cattedra di Composizione Architettonica al Politecnico di Milano. Conosce in questo periodo anche l'architetto Renzo Piano.

Il suo lavoro si è distinto per l'uso di materiali tradizionali in modi innovativi e per un approccio multidisciplinare che univa architettura, design industriale e arte.

 

L'architettura è un mestiere per uomini, ma ho sempre fatto finta di nulla.

 

L'architetta e designer Gae Aulenti.
L'architetta e designer Gae Aulenti a Palazzo Grassi di Venezia nel 1986 (crediti: Gorup de Besanez fonte: wikipedia)

  

Progetti di architettura e design di interni

Uno dei progetti più noti di Aulenti è il restauro della Gare d'Orsay a Parigi, trasformata nel celebre Museo d'Orsay, inaugurato nel 1986. Questo progetto ha consolidato la sua fama internazionale, mettendo in luce la sua capacità di integrare armoniosamente elementi storici e moderni.

Al Museo D'Orsay, Gae Aulenti ha preservato la struttura originale della stazione ferroviaria Gare D'Orsay, situata vicino al lungosenna. L'architetta è riuscita a mantenere l'identità del luogo, aggiungendo al contempo ingegnose modifiche.

Tra questi, per esempio vi è la progettazione degli spazi interni e dei percorsi espositivi, la costruzione di due torrette ai lati del salone principale e l'inserimento delle bocchette dell'aria condizionata e dei dispositivi per ridurre l'eco nelle rosette decorative del soffitto, perfettamente restaurate.

Aulenti ha posto particolare attenzione all'illuminazione delle opere artistiche presenti studiando il rapporto visuale tra opera e visitatore. Un accorgimento, per esempio è stato l'uso della pietra calcarea chiara per sfruttare al meglio la luce proveniente dalla volta in vetro e metallo. 

La luce naturale e quella artificiale dovevano provenire dalla stessa direzione, poiché il museo è un edificio a copertura vetrata, che permette l'uso della luce zenitale.

 

Allestimento Museo d'Orsay, Parigi. Gae Aulenti
Allestimento Museo d'Orsay, Parigi. (Crediti: Alexander Franke fonte: wikipedia)

  

Opere principali

Gae Aulenti ha lasciato un'impronta significativa nel mondo dell'architettura e del design attraverso una serie di opere principali che spaziano da progetti di restauro a creazioni di design industriale. Di seguito sono riportate alcune delle sue opere più rappresentative:

  • Museo d'Orsay, Parigi (1980-1986)
    Aulenti ha trasformato la Gare d'Orsay, una vecchia stazione ferroviaria, in uno dei musei d'arte più celebri al mondo. Questo progetto ha richiesto un approccio sensibile al restauro, integrando elementi storici con spazi espositivi moderni, mantenendo l'integrità architettonica originale.
  • Palazzo Grassi, Venezia (1985-1986)
    L'intervento nel restauro di Palazzo Grassi ha trasformato questo edificio del XVIII secolo in un centro espositivo moderno. Il suo lavoro ha incluso la progettazione degli interni e degli spazi espositivi, mantenendo il carattere storico dell'edificio.
  • Museo Nazionale d'Arte Catalana, Barcellona (1985-2004)
    Ha lavorato per quasi due decenni alla ristrutturazione e all'ampliamento del Museo Nazionale d'Arte Catalana, creando nuovi spazi espositivi e migliorando l'accessibilità e la funzionalità del museo.
  • Museo d'Arte Moderna di San Francisco (1994-1995)
    Aulenti ha progettato la nuova galleria d'ingresso e la facciata del Museo d'Arte Moderna di San Francisco. Il progetto ha incluso un atrio luminoso e una scala monumentale che collega i diversi livelli del museo.
  • Museo Poldi Pezzoli, Milano (1999-2000)
    Ha curato il restauro e la ristrutturazione del Museo Poldi Pezzoli, uno dei musei più importanti di Milano. Il suo intervento ha migliorato l'organizzazione degli spazi espositivi e ha introdotto nuove soluzioni per l'illuminazione delle opere d'arte.
  • Nuovo allestimento del Museo Nazionale del Bargello, Firenze (2005-2006)
    Il progetto ha riguardato la riorganizzazione degli spazi espositivi e la creazione di un nuovo allestimento per le collezioni del museo, con un'attenzione particolare alla valorizzazione delle opere d'arte medievale e rinascimentale.
  • Piazza Cadorna, Milano (1999)
    Aulenti ha progettato la riqualificazione di Piazza Cadorna, creando un nuovo spazio urbano con una caratteristica scultura a forma di ago e filo, simbolo del legame tra la città di Milano e la moda.
  • Lampada Pipistrello (1965)
    Questa lampada, progettata per Martinelli Luce, è diventata un'icona del design moderno. La sua forma organica e regolabile l'ha resa un pezzo di design molto amato e riconosciuto a livello internazionale. Disegnata come site specific per lo showroom di Olivetti che realizza contestualmente a Parigi. Poco dopo, per la stessa Olivetti disegnerà lo showroom di Buenos Aires. La collaborazione con la nota azienda produttrice di macchine per scrivere le dà una certa notorietà, tanto che poco dopo Gianni Agnelli la chiamerà per affidarle la ristrutturazione del suo appartamento milanese in zona Brera. Tra i due nasce un'amicizia che durerà per tutta la vita e per gli Agnelli Aulenti concepirà numerosi progetti.
  • Nel 1972 partecipa all'esposizione Italian: the new Domestic Landscape organizzata da Emilio Ambasz al MoMa insieme a numerosi altri designer e architetti emergenti, tra cui Marco Zanuso e Richard Sapper, Joe Colombo, Ettore Sottsass, Cesare Leonardi, Gaetano Pesce, Archizoom, Superstudio, Gruppo Strum e Gruppo 9999.
  • Tavolo con Ruote (1980)
    Progettato per FontanaArte, il Tavolo con Ruote è un esempio del design funzionale e innovativo di Aulenti. Il tavolo è costituito da una lastra di vetro temperato appoggiata su quattro ruote industriali, combinando estetica e praticità.
  • L'Allestimento della Mostra "Italia '61" a Torino (1961)
    Aulenti ha progettato l'allestimento della mostra celebrativa del centenario dell'Unità d'Italia, un progetto che ha messo in evidenza la sua capacità di creare spazi espositivi dinamici e coinvolgenti.
  • Showroom Olivetti, Parigi (1967)
    Un altro progetto significativo è stato lo showroom Olivetti a Parigi, dove Aulenti ha creato uno spazio espositivo innovativo e moderno per i prodotti della famosa azienda italiana di macchine per scrivere e computer.
  • Restauro del Palazzo Branciforte, Palermo (2012)
    Uno dei suoi ultimi progetti, il restauro del Palazzo Branciforte, ha trasformato un antico edificio in un centro culturale multifunzionale, con spazi per esposizioni, una biblioteca e una scuola di cucina.

  

Gae Aulenti, lampada da tavolo Pipistrello,1967.
Gae Aulenti, lampada da tavolo "Pipistrello",1967. (crediti: Sailko fonte: wikipedia)

 

Istituto Italiano di Cultura di Tokyo. Gae Aulenti
Istituto Italiano di Cultura di Tokyo. (crediti: Yasu fonte: wikipedia)

 

 

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Pensiero Architettonico

Il suo pensiero architettonico si è basato su diversi aspetti tra cui:

  • Dialogo tra Storia e Modernità
    Aulenti ha sempre cercato un equilibrio tra la preservazione della storia e l'introduzione di elementi moderni. Credeva che gli edifici dovessero raccontare una storia, e il suo lavoro di restauro mirava a mantenere il dialogo tra passato e presente, rispettando l'integrità storica e culturale dei luoghi.
  • Multidisciplinarità
    Il suo approccio multidisciplinare è evidente nella varietà dei suoi progetti, che spaziano dall'architettura al design industriale. Aulenti considerava ogni progetto un'opportunità per esplorare nuove combinazioni di materiali, forme e funzioni, dimostrando una straordinaria versatilità.
  • Funzionalità e Estetica
    Aulenti credeva che l'estetica non dovesse mai compromettere la funzionalità. Nei suoi progetti, cercava soluzioni che fossero non solo belle ma anche pratiche e utili. Questo è evidente in oggetti di design come la lampada Pipistrello (1965), che combina un design accattivante con una funzionalità versatile grazie alla sua altezza regolabile.
  • Umanizzazione degli Spazi
    Aulenti ha sempre cercato di creare spazi che rispondessero alle esigenze umane, sia funzionali che emozionali. Nei suoi progetti di design di interni, ha posto particolare attenzione alla creazione di ambienti accoglienti e vivibili, come nel Museo Poldi Pezzoli a Milano, dove ha migliorato la fruibilità e l'illuminazione degli spazi espositivi.

  

Sedia da giardino esposta in Francia. Gae Aulenti
Sedia da giardino esposta in Francia. (crediti: sailko fonte: Wikipedia)

 

L'eredità di Gae Aulenti è evidente non solo nei suoi progetti architettonici e di design, ma anche nell'influenza che ha avuto sulla teoria del restauro architettonico e sull'approccio multidisciplinare al design. La sua capacità di coniugare tradizione e innovazione ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'architettura e del design moderno.

Parallelamente alla produzione architettonica, Gae Aulenti sviluppa un profondo rapporto con il teatro. Nel 1975 avvia un’intensa collaborazione con Luca Ronconi, con cui progetta le scenografie per alcuni tra i più importanti spettacoli del periodo. Di particolare rilevanza, il Laboratorio di Progettazione Teatrale di Prato (1976-1978) con gli spettacoli “La Torre” di Hugo von Hofmannstahl, “Calderon” di Pier Paolo Pasolini e le “Baccanti” di Euripide, per i quali vince il Premio Ubu alla scenografia. Tra gli altri spettacoli si segnalano “Donnerstag aus Licht” (1981) e “Samstag aus Licht” (1984) di Karlheinz Stockhausen; il “Il viaggio a Reims” (1984) di Gioacchino Rossini, diretto da Claudio Abbado, e lo “Zar Saltan” (1988) di Rimkij-Korsakov. Nel 2011 lavora alla scenografie de “Lo stesso mare” di Fabio Vacchi, per la regia di Federico Tiezzi.

Muore il 31 ottobre 2012 a Milano all'età di 84 anni. Prima della sua scomparsa, il 16 ottobre viene insignita del premio alla carriera consegnatole dalla Triennale. 

Protagonista di primo piano della storia dell'architettura contemporanea, altamente apprezzata in tutto il mondo per il suo talento creativo e, in particolare, per la straordinaria capacità di recuperare i valori culturali del patrimonio storico e dell'ambiente urbano.

Il 7 dicembre 2012 viene inaugurata ed intitolata a suo nome la nuova grande piazza circolare situata al centro del complesso della Torre Unicredit di Milano.

 

GUARDA LA MOSTRA
 DEDICATA A GAE AULENTI

 

Riconoscimenti

Nel corso della sua carriera, Gae Aulenti ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro. Tra questi, il prestigioso Premio Imperiale per l'architettura nel 1991 e la Legion d'Onore francese nel 2009, a testimonianza del suo contributo eccezionale all'architettura e al design.

Queste opere dimostrano l'ampiezza del talento di Gae Aulenti e il suo impegno nel creare spazi che uniscono funzionalità, estetica e rispetto per il contesto storico e culturale.

Fonti:

Architettura

L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.

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