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FSEr: la “rivoluzione digitale” della sanità del Veneto

in arrivo in veneto il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale

Sembra che il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale sarà a regime a fine 2016. Non si tratterà solo di una semplice “carta di identità sanitaria” digitale ma servirà per gestire servizi socio-sanitari “personalizzati” ai circa 5 milioni di assistiti del Veneto. 

L’obiettivo del progetto sarà quello di condividere dati clinici del paziente e creare servizi online accessibili ai cittadini per una sanità efficiente, rapida, meno costosa e sostenibile, e questo anche grazie alle migliori opportunità di cura rese possibili dall’interoperabilità tra le aziende sanitarie.
 
Una rivoluzione di cui si è parlato nell’incontro “Agenda Digitale in Veneto. Il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale”, promosso sabato 18 aprile all’interno della rassegna Open4 (www.open.verona.it) dall’Ordine degli Ingegneri di Verona con la collaborazione di Arsenàl.IT, il Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, consorzio delle 23 aziende sociosanitarie e ospedaliere venete, al quale la Regione nel 2012 ha affidato il ruolo di project management (www.consorzioarsenal.it).
 
«Il digitale sta aprendo grandi prospettive di miglioramento nell'organizzazione dei servizi sanitari - sottolinea Carlo Reggiani, consigliere e membro della Commissione ICT dell’Ordine degli Ingegneri di Verona – e le competenze degli Ingegneri sono a garanzia di integrità, tutela dei dati e privacy nei protocolli di interscambio delle informazioni tra i diversi soggetti coinvolti: medici, aziende sanitarie e cittadini. L'attuazione dell'Agenda Digitale ha dunque preso il via e i risultati stanno diventando sempre più visibile anche ai cittadini. Come Ingegneri siamo direttamente coinvolti nella progettazione dell'innovazione».
 
«Una volta a regime il FSEr permetterà agli utenti di accedere ai propri dati e alla propria storia clinica –spiega Federica SandriProject Manager del Progetto FSEr - e di utilizzare servizi sociosanitari online che andranno a semplificare in maniera significativa il dialogo da un lato con chi opera nel sistema sanitario (medici, personale delle professioni sanitarie, personale amministrativo, ecc.), dall’altro con la pubblica amministrazione. Il tutto mediante percorsi di cura resi più rapidi che produrranno risparmi e maggiore efficienza per la sanità veneta».
 
Il Fascicolo Sanitario Elettronico rappresenta dunque per il Veneto un’occasione per ripensare completamente l’organizzazione dei sistemi informativi sanitari regionali: uno strumento con grandissime potenzialità ma ancora poco conosciuto; un modello atipico rispetto al panorama nazionale che trova in Arsenàl.IT un acceleratore di processi, centro di competenza capace di fare sistema tra le aziende socie. 
 
Sono più di 1.000 gli operatori della sanità veneta attualmente coinvolti nel progetto, 17 i gruppi di lavoro regionali che studiano linee guida e indicazioni operative di progetto.