Friuli 6 maggio 1976: 40 anni di pianti ipocriti e grande dignità
Era il 6 maggio 1976, e il centro del Friuli fu sconvolto da un sisma di magnitudo 6.4 della scala Richter.
I morti furono 989, gli sfollati più di centomila, le case distrutte 18mila, e 45 i comuni rasi al suolo, come Gemona e Venzone. Solo a Gemona ci furono 400 morti.
Avevo meno di 10 anni, quel giorno è mancata mia madre, per altri motivi. Per me il sisma fu un altro. Mi accorsi di quello che era successo a Gemona solo una decina di giorni dopo, quando con i miei zii portammo la loro roulotte per una famiglia sfollata.
Tornammo a prenderla dopo qualche molti mesi: era più pulita di prima, aveva solo un po’ di muffa sotto un materasso, per non rovinarla non avevano mai accesso il riscaldamento.
Cosa ricordo: case distrutte, uomini e donne impegnate a lavorare, e un paio di spighe di granturco. Sì, perchè malgrado quello che era successo la famiglia che abbiamo incontrato volle regalare a me e mio cugino delle spighe, che tanto ci incuriosivano. Bella gente questi friulani.
Sono passati 40 anni oggi da allora. Pochi mesi fa ho fatto un salto a trovare dei clienti ad Udine. Un’azienda giovane, di successo, con due titolari perennemente in movimento, che con grande dignità in pochi anni hanno imposto sul mercato una nuova tecnologia. E’ questa l’immagine che ho da allora dei friulani, e che ho ancora oggi: lavoratori, innovatori, generosi.
In questi giorni vedremo però l’altro lato dei terremoti. I piagnoni, coloro che si commuoveranno per le vittime di 40 anni fa, coloro che si indigneranno perchè non si fece abbastanza, coloro che imbratteranno i microfoni con i loro latrati ipocriti. Coloro che mentre bagnano i fazzoletti di false lacrime poi tengono le norme tecniche ferme per anni, impedendo che di fatto possa esserci un’evoluzione della prevenzione … Coloro che hanno ferma sulla scrivania da mesi e mesi una norma per la classificazione sismica degli edifici, predisposta da alcun dei migliori esperti internazionali (e talmente valida che un ente come federcasa applicherà fin da subito), e che consentirebbe finalmente al cittadino di capire se la sua casa, la scuola dove manda i suoi figli, il suo luogo di lavoro, sono sicuri … Coloro che delegano al Servizio Tecnico centrale tutti i controlli sui laboratori ufficiali e autorizzati, sugli FPC, sui centri di lavorazione del ferro etc etc e poi lasciano che il servizio abbia una sola persona come tecnico … Coloro che dicono di voler tutelare la sicurezza del cittadino e poi eliminano le tariffe professionali, perchè a loro detta la professione è come le lavatrici, non ha un prezzo minimo … coloro che scaricano le colpe sugli scienziati perchè non hanno predetto ora, intensità e durata del terremoto ...
E se non avete tempo di ascoltare i grigni di questi personaggi oggi, li potrete ascoltare il 20 di maggio, o il 3 di giugno, o il 6 di aprile, o il 26 settembre, o il 23 novembre, … e li riconoscerete perchè saranno quelli che occuperanno i posti principali sui podi di commemorazione.
Per quanto riguarda il Ministro Delrio, può scegliere lui da che parte sedersi, visto che ha in mano tutto il potere per decidere su molte di queste cose: piangere o fare.