Frenata per la filiera dell’edilizia: la RPT abbandona i tavoli ANCE
La Rete delle Professioni Tecniche abbandona i tavoli della “filiera dell’edilizia” proposta dall’ANCE.
- L’affidamento prioritario della progettazione esecutiva al vincitore di un concorso di progettazione, strumento il cui rilancio la RPT ritiene fondamentale.
- L’estensione del periodo entro il quale valutare i curricula dei concorrenti negli affidamenti di servizi di progettazione ed altri servizi tecnici e la contestuale valorizzazione delle esperienze formative specifiche sul settore del servizio in affidamento, al fine di non escludere dal mercato i giovani e gli operatori economici che non hanno avuto la fortuna di lavorare negli ultimi anni.
- La drastica riduzione del ricorso allo strumento dell’accordo quadro che, accorpando di fatto più lavori (servizi o forniture) per la partecipazione alle gare, impongono ai concorrenti il possesso di requisiti molto pesanti, contribuendo così a sbarrare l’accesso al settore dei lavori pubblici degli operatori economici medio-piccoli.
“Comunque sia – afferma ancora la RPT - continueremo a confrontarci con le istituzioni competenti affinché il decreto correttivo possa superare le criticità del nuovo codice dei contratti, puntando sul documento condiviso con i nove Consigli Nazionali delle Professioni Tecniche. Siamo certi che ci saranno altri momenti di condivisione con tutti i soggetti della filiera dell’edilizia, al fine di raggiungere obiettivi comuni per il rilancio del settore dei lavori pubblici, purché non vengano derogati principi fondamentali quali quello della centralità del progetto nel processo di esecuzione di un’opera pubblica e quello dell’apertura del mercato ai giovani che hanno talento ed alle strutture professionali medio-piccole, che costituiscono più del 90% degli operatori economici del settore.”