Efficienza Energetica
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Fondo nazionale efficienza energetica: le regole applicative per imprese e pubbliche amministrazioni

Fondo nazionale efficienza energetica: regole operative, schemi di intervento, criteri di valutazione e sistemi di calcolo sono stati presentati al MISE da Invitalia, cui ne è affidata la gestione

Fondo nazionale efficienza energetica: regole operative, schemi di intervento, criteri di valutazione e sistemi di calcolo sono stati presentati al MISE da Invitalia, alla quale è affidata la gestione

Fondo nazionale efficienza energetica: le regole del gioco in anteprima

Sono state presentate, presso il Ministero dello Sviluppo economico, le regole applicative del Fondo nazionale per l'efficienza energetica, alla presenza del sottosegretario Crippa e di Invitalia, che gestirà il Fondo.

Affinché il Fondo sia operativo però è necessario che il MISE pubblichi il decreto attuativo. La bozza di provvedimento (coi relativi allegati) approva gli schemi generali e individua le modalità e gli ulteriori parametri economico-finanziari e requisiti minimi di accesso alle agevolazioni di cui al decreto 22 dicembre 2017 del MISE e del Minambiente, di concerto con il MEF, recante le modalità di funzionamento del Fondo.

Alla sua formulazione definitiva è possibile contribuire, attraverso una consultazione aperta fino al prossimo 25 gennaio 2019, presentando osservazioni agli indirizzi mail: maio@anci.it e/o perpignani@anci.it.

Requisiti per l'accesso

Alle risorse del fondo potranno accedere imprese e pubbliche amministrazioni per realizzare interventi su edifici, impianti e processi produttivi

I miglioraramenti dovranno quindi riguardare l'efficienza energetica degli edifici di proprietà, delle case popolari e delle infrastrutture pubbliche, compresa l'illuminazione.

Struttura e risorse

Il fondo (rotativo) avrà due sezioni: 

  1. concessione di garanzie su operazioni di finanziamento, cui sarà destinato il 30% delle risorse disponibili (di cui il 30% riservato agli interventi riguardanti reti o impianti di teleriscaldamento e raffrescamento);
  2. erogazione di finanziamenti a tasso agevolato (70% delle risorse disponibili, di cui il 20% riservato alle PA). Nel dettaglio: finanziamenti a tasso agevolato fisso (0,25%), della durata di 15 anni, per la copertura fino al 60% dei costi agevolabili (l’80% per gli interventi sulle reti di illuminazione) e investimenti di valore compreso tra 150 mila e due milioni di euro.

Le risorse stimate del fondo, al 31 dicembre 2020, ammontano a 310 milioni (185 milioni già impegnati) e potranno essere incrementate con versamenti volontari da parte di altre amministrazioni centrali e regionali, enti e organismi pubblici e organizzazioni no-profit.

Il percorso per l'attivazione del Fondo

In primis, la Corte dei Conti deve registrare la convenzione tra i Ministeri e Invitalia. Seguiranno i seguenti step:

  1. consultazione pubblica (fino al 25 gennaio 2019) sulle modalità operative per accedere al fondo;
  2. emanazione del decreto inter-direttoriale Mise-Mattm, sentito il MEF, che stabilirà le modalità operative;
  3. avvio effettivo e monitoraggio delle attività;
  4. apertura di una sezione del fondo dedicata al rilascio di garanzie su operazioni di finanziamento degli interventi di efficienza energetica su edifici privati e condomini.

LO SCHEMA DI DECRETO ATTUATIVO E' DISPONIBILE IN FORMATO PDF

Articolo integrale in PDF

L’articolo nella sua forma integrale è disponibile attraverso il LINK riportato di seguito.
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