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Fit for 55%: accordo raggiunto sulle nuove norme UE per il trasporto marittimo pulito

Il 14 luglio 2021, la Commissione europea ha adottato “Fit for 55%”, un pacchetto di proposte per ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, con un ruolo centrale per il sistema di scambio di quote di emissione (EU ETS). Questo pacchetto include misure specifiche per il settore marittimo, che dovrà gradualmente restituire quote di emissione dal 2024 e ridurre le emissioni di gas serra, con una revisione delle norme prevista entro il 2028.

Il 14 luglio 2021, la Commissione europea ha adottato “Fit for 55%”, una serie di proposte politiche e legislative che preparano l’attuazione dell’European Green Deal.
In particolare, Fit for 55 mira a ridurre le emissioni di gas serra (GHG) almeno del 55% entro il 2030.
Nel pacchetto “Fit for 55%” è incluso, e la fa da padrone, il sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (EU ETS), che è un mercato del carbonio basato su un sistema di limitazione e scambio di quote di emissione per le industrie ad alta intensità energetica e per il settore della produzione di energia.
Il pacchetto "Pronti per il 55%" mira a riformare l'EU ETS rendendolo più ambizioso. Le nuove disposizioni comprendono tra le altre un'estensione alle emissioni del trasporto marittimo.
Il settore dei trasporti richiederà cambiamenti fondamentali per diventare più sostenibile, poiché è in forte ritardo nella riduzione delle emissioni rispetto ad altri settori.
Finora, il trasporto marittimo è l'unico settore di trasporto non soggetto a obiettivi o misure di riduzione delle emissioni di gas serra nell'UE, ma questa situazione è destinata a cambiare con diverse legislazioni del pacchetto Fit for 55 che riguardano il settore marittimo.
L'obbligo per le società di navigazione di restituire quote di emissione sarà introdotto gradualmente e sarà pari al 40% per le emissioni verificate dal 2024, al 70% dal 2025 e al 100% dal 2026.
Nel dettaglio le navi dovranno ridurre gradualmente le emissioni di gas serra (GHG) tagliando la quantità di GHG nell’energia che utilizzano.
Infine è stato stabilito che la Commissione riesaminerà le norme entro il 2028 per decidere se estendere i requisiti di riduzione delle emissioni alle navi più piccole o se aumentare la quota di energia utilizzata dalle navi provenienti da Paesi non UE.


Il trasporto marittimo genera circa il 13.5% delle emissioni complessive di tutta la UE

Seguendo gli obiettivi climatici fissati nell’Accordo di Parigi, l’Unione Europea mira a rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050.
Il 12 dicembre 2019, il Consiglio Europeo, insieme alla Commissione Europea, ha istituito il Green Deal Europeo (EGD), la strategia fondamentale dell’UE per combattere il cambiamento climatico e raggiungere la neutralità climatica.
Il 14 luglio 2021, la Commissione europea ha adottato “Fit for 55%”, una serie di proposte politiche e legislative che preparano l’attuazione dell’European Green Deal.

In particolare, Fit for 55 mira a ridurre le emissioni di gas serra (GHG) almeno del 55% entro il 2030.

Mentre il Green Deal rappresenta un piano d’azione generale per combattere il cambiamento climatico, il pacchetto Fit for 55 offre il percorso preparatorio per raggiungere gli obiettivi dell’EGD. Più specificamente, Fit for 55 si concentra su argomenti specifici che necessitano di particolare attenzione e necessitano di una forte transizione verde per raggiungere la neutralità climatica.

Il Consiglio, nel 2023, ha adottato cinque atti legislativi che consentiranno all'UE di ridurre le emissioni di gas a effetto serra nei principali settori dell'economia, garantendo nel contempo che i cittadini e le microimprese più vulnerabili, nonché i settori esposti al rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, ricevano un sostegno efficace nella transizione climatica.

Nel pacchetto “Fit for 55%” è incluso, e la fa da padrone, il sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (EU ETS), che è un mercato del carbonio basato su un sistema di limitazione e scambio di quote di emissione per le industrie ad alta intensità energetica e per il settore della produzione di energia.
Questo è lo strumento principale dell'UE per affrontare la riduzione delle emissioni.

Il pacchetto "Pronti per il 55%" mira a riformare l'EU ETS rendendolo più ambizioso. Le nuove disposizioni comprendono tra le altre un'estensione alle emissioni del trasporto marittimo.

Il settore dei trasporti richiederà cambiamenti fondamentali per diventare più sostenibile, poiché è in forte ritardo nella riduzione delle emissioni rispetto ad altri settori.
Finora, il trasporto marittimo è l'unico settore di trasporto non soggetto a obiettivi o misure di riduzione delle emissioni di gas serra nell'UE, ma questa situazione è destinata a cambiare con diverse legislazioni del pacchetto Fit for 55 che riguardano il settore marittimo.

Il trasporto marittimo genera circa il 13,5 % delle emissioni complessive di tutta l’UE.

Come accennato, per la prima volta le emissioni prodotte dal trasporto marittimo saranno incluse nell'ambito di applicazione dell'EU ETS.

L'obbligo per le società di navigazione di restituire quote di emissione sarà introdotto gradualmente e sarà pari al 40% per le emissioni verificate dal 2024, al 70% dal 2025 e al 100% dal 2026.
La maggior parte delle navi di grandi dimensioni sarà inclusa nell'ambito di applicazione dell'EU ETS fin dall'inizio, mentre altre grandi navi, in particolare le navi d'altura, saranno incluse in un primo momento nel "regolamento MRV" concernente il monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni di CO₂ generate dal trasporto marittimo, e solo successivamente nell'EU ETS.
Le emissioni diverse da quelle di CO₂ (metano e N₂O) saranno incluse nel regolamento MRV a partire dal 2024 e nell'EU ETS a partire dal 2026.

L’accordo provvisorio tra i negoziatori dei due organi stabilisce uno standard anche per i carburanti delle navi per orientare il settore marittimo dell’UE verso l’adozione di carburanti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio e la decarbonizzazione.

Nel dettaglio le navi dovranno ridurre gradualmente le emissioni di gas serra (GHG) tagliando la quantità di GHG nell’energia che utilizzano (rispetto al livello del 2020 di 91,16 grammi di CO2 per MJ) del 2% a partire dal 2025, del 6% a partire dal 2030, del 14,5% a partire dal 2035, del 31% a partire dal 2040, del 62% a partire dal 2045 e dell’80% a partire dal 2050. Ciò si applicherebbe alle navi di stazza lorda superiore a 5.000, che in linea di principio sono responsabili del 90% delle emissioni di CO2 , e a tutta l’energia utilizzata a bordo nei porti dell’UE o per i viaggi tra di essi, nonché al 50% dell’energia utilizzata nei viaggi in cui il porto di partenza o di arrivo si trova al di fuori dell’Ue o nelle regioni ultra periferiche dell’UE.

Infine è stato stabilito che la Commissione riesaminerà le norme entro il 2028 per decidere se estendere i requisiti di riduzione delle emissioni alle navi più piccole o se aumentare la quota di energia utilizzata dalle navi provenienti da Paesi non UE. L’accordo poi, come incentivo, concede più crediti, sotto forma di compensazione delle emissioni, agli armatori che utilizzino combustibili rinnovabili di origine non biologica (Rfnbo) dal 2025 al 2034. Dopo questa data fissa un obiettivo di utilizzo di combustibili rinnovabili del 2% a partire dal 2034 se la Commissione riferirà che nel 2031 gli Rfnbo ammontano a meno dell’1% del mix di combustibili.

Secondo l’accordo preliminare, a partire dal 2030 le navi portacontainer e le navi passeggeri saranno obbligate a utilizzare l’alimentazione elettrica da terra per tutte le esigenze di elettricità quando sono ormeggiate in banchina nei principali porti dell’Ue. A partire dal 2035, l’accordo si applicherà anche al resto dei porti dell’Ue, se questi dispongono di una rete elettrica a terra. Si applicheranno alcune esenzioni, come la permanenza in porto per meno di due ore, l’utilizzo su iniziativa privata di tecnologie a zero emissioni o lo scalo in porto dovuto a circostanze impreviste o emergenze.

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Crediti: Santi Nunnari

Santi Nunnari - membro Comitato Esecutivo ONTM – Delegato ESG & Finanza Sostenibile

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