Finalmente la nuova Norma UNI 11962 per le scale verticali: sicurezza e rinnovamento

Scale verticali: tipologie e materiali

Le scale verticali si presentano come delle strutture semplici utilizzate per consentire il superamento di dislivelli verticali e vengono utilizzate nei contesti domestici e industriali.

Le caratteristiche principali che identificano queste scale sono i due montanti laterali e una serie di pioli distribuiti a intervalli regolari che fungono da punti d’appoggio per i piedi e talvolta per le mani.
Esse si presentano con vari materiali ossia:

• legno, utilizzato per scale leggere, usate frequentemente in ambienti interni. Sebbene offrano una buona resistenza, tali scale richiedono buona manutenzione per prevenire il deterioramento;
• alluminio, molto comune per la sua leggerezza, resistenza alla corrosione e maneggevolezza ed è ideale per utilizzi mobili;
• acciaio, questo viene spesso impiegato in contesti industriali, offrendo una elevata resistenza meccanica anche se può essere soggetto a corrosione se non adeguatamente trattato.
• fibra di vetro, utilizzata soprattutto in ambienti con rischio elettrico, poiché garantisce un buon isolamento.
  Esistono anche varie tipologie di scale verticali, ossia:
• scale mobili, che vengono utilizzate per operazioni temporanee, come manutenzioni o accessi rapidi a livelli elevati o per ispezioni a quota ridotta;
• scale fisse, che sono installate in modo permanente e utilizzate per garantire un accesso stabile e sicuro, ad esempio per tetti, impianti particolari, silos e serbatoi.

In Italia, le principali indicazioni normative derivano da:

• il DLGS 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro);
• norme tecniche come la UNI EN 131 (scale portatili).

Recentemente è stata pubblicata la nuova norma UNI 11962 per le scale verticali che introduce standard chiari e di sicurezza per le scale verticali permanenti, con o senza gabbia, utilizzate in contesti a rischio di caduta dall’alto.

Caratteristiche della norma UNI11962 per le scale verticali

È stata recentemente pubblicata la norma UNI 11962, che stabilisce i requisiti di sicurezza e i criteri progettuali per le scale verticali con inclinazione superiore a 75 gradi rispetto l’orizzontale, atte a garantire un accesso sicuro a edifici, infrastrutture e impianti.

La norma UNI 11962 si presenta come un nuovo punto di riferimento tecnico per la sicurezza definendo i requisiti e standard per le scale verticali permanenti (a differenza della UNI 131), con o senza gabbia, infatti queste strutture, utilizzate per l'accesso a diverse opere e infrastrutture, non avevano precedentemente una regolamentazione specifica.

La norma è stata elaborata dal gruppo di lavoro GL 17 “Scale”, coordinato da Luca Rossi del Ditsipia (Dipartimento per le innovazioni tecnologiche e la sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail), sotto la supervisione della Commissione Sicurezza di UNI, presieduta da Fabrizio Benedetti, Coordinatore generale della Ctss (Consulenza tecnica salute e sicurezza dell’Inail).

Tali disposizioni si applicano:

• a scale con inclinazione superiore ai 75 gradi, fissate a un supporto e utilizzate in ambienti a rischio di caduta dall’alto;
• a scale dotate di almeno una rampa, di una protezione anticaduta e di uno o più pianerottoli e/o piattaforme per garantire la sicurezza degli utenti.

Tali le scale sono suddivise in due categorie:

• classe S1, con un sistema anticaduta guidato;
• classe S2, dotata di una gabbia di sicurezza.

Nello specifico, per una accurata selezione del tipo di scala occorre far riferimento alle indicazioni fornite nelle appendici della norma, considerando le sollecitazioni statiche e dinamiche, come il peso degli utenti e l'uso dei sistemi anticaduta.

La UNI 11962 rappresenta un significativo avanzamento nel campo della sicurezza sul lavoro, stabilendo standard chiari per progettisti e installatori, con l'intento di prevenire gli incidenti e assicurare accessi sicuri e conformi alle normative vigenti.