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Filiera legno: si prevede un anno negativo (-3.3%). Il 40% delle imprese riduce investimenti

Primi sei mesi dell'anno non certo positivi per la filiera del legno, che ha fatto segnare numeri negativi: -14.9% di fatturato e -13.9% nella produzione. Il 39% delle imprese del settore ha rallentato gli investimenti a causa delle difficoltà macroeconomiche.

Nei primi sei mesi fatturato giù del 14.9%

Il primo semestre del 2023 ha segnato un periodo di grande incertezza per il settore legno-arredo italiano, con variazioni significative nei dati di fatturato e produzione rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, secondo i dati forniti dall'Istituto nazionale di statistica, Istat.

Nel periodo gennaio-giugno 2023, il settore del legno ha registrato una diminuzione del fatturato del 14,9%, mentre la produzione è scesa del 13,9%. Questi dati allarmanti riflettono la sfida che il settore legno-arredo sta affrontando nel tentativo di adattarsi a una situazione in continua evoluzione, una sfida che sembra destinata a protrarsi per tutto il 2023 e forse oltre.

È importante notare che la diminuzione della domanda nel settore dei mobili ha avuto un impatto diretto sulla produzione di legno, con fatturati che negli ultimi due anni sono aumentati notevolmente a causa dei crescenti costi delle materie prime e dell'energia. Pertanto, la diminuzione del fatturato può in parte essere attribuita a una normalizzazione dei prezzi delle materie prime.

Nel confronto tra giugno 2022 e giugno 2023, il settore del legno ha subito una flessione ancora più marcata, con un calo del fatturato del 17,1% e una diminuzione della produzione del 13,9%. Nel settore dei mobili, il fatturato è diminuito dell'0,8%, mentre la produzione ha registrato una contrazione del 5,1%.

Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha commentato questa situazione difficile, spiegando che mentre la diminuzione del fatturato del legno può essere parzialmente attribuita alla stabilizzazione dei costi delle materie prime e dell'energia, la diminuzione della produzione di mobili è un indicatore di un rallentamento della domanda e delle esportazioni dei prodotti italiani all'estero. Questi fattori hanno a loro volta un impatto sul settore del legno, che sta iniziando a sperimentare una riduzione della produzione dopo aver esaurito le richieste eccezionali del 2022.

I dati elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo su un campione rappresentativo di aziende del settore, che corrispondono al 18% del fatturato totale del settore (circa 10 miliardi su un totale di 56,5 miliardi), confermano questa tendenza. Nel primo semestre del 2023, la filiera legno-arredo ha registrato una contrazione complessiva del 5,9%, con un trend negativo sia per il mercato italiano (-6,8%) che per le esportazioni (-4,5%).

In particolare, il macrosistema legno ha subito una contrazione del 12,6%, con vendite in calo sia sul mercato nazionale (-14%) che sul mercato estero (-8,3%). Le variazioni sono state molto differenziate tra i diversi comparti, con i pannelli in forte contrazione e le coperture, strutture ed edifici in legno in crescita.

Il macrosistema arredamento: diminuzione dell'1.1%

Il macrosistema arredamento, che rappresenta il 62% delle vendite totali, ha chiuso il primo semestre del 2023 in linea con lo stesso periodo del 2022, registrando una diminuzione dell'1,1%. Questo andamento è stato influenzato principalmente dalle esportazioni in calo (-3,3%), che costituiscono più della metà delle vendite totali, e che hanno compensato l'effetto moderatamente positivo del mercato nazionale (+1,3%).

Le Prospettive per il 2023: prevista una contrazione del 3.3%

Guardando avanti al 2023, le previsioni non sono rosee per il settore legno-arredo italiano. Si prevede una chiusura d'anno negativa, con una contrazione del 3,3% nel complesso, di cui il mercato estero in calo del 2,6% e il mercato nazionale in diminuzione del 3,8%. Per quanto riguarda il macrosistema arredamento, si prevede un andamento complessivamente positivo (+0,2%), grazie a una maggiore stabilità del mercato interno (+1,3%) rispetto alle esportazioni (-0,7%). Al contrario, il macrosistema legno si prevede che subirà una contrazione totale dell'8,5%, senza sostanziali differenze tra il mercato nazionale (-8,6%) e quello estero (-8,3%).

La difficile situazione finanziaria delle imprese: il 22% cerca risorse alternative 

La situazione di incertezza e difficoltà finanziarie è evidente anche dai dati del Monitor di FederlegnoArredo. Il 39% delle imprese nel settore legno-arredo ha rallentato gli investimenti a causa delle sfide attuali. La difficoltà nell'ottenere finanziamenti a costi accessibili è aggravata dagli aumenti dei tassi di interesse e dal calo degli affidamenti bancari alle imprese, che segna il minimo storico da oltre 20 anni. Circa il 22% delle imprese sta valutando la possibilità di ridurre gli affidamenti e cercare risorse alternative, comprese quelle dai soci.

Le aziende del settore legno-arredo sono disposte a affrontare queste sfide in modo proattivo, ma è cruciale prevedere misure di sostegno agli investimenti per preservare la competitività dell'intero settore in un momento così critico. Con una situazione di incertezza che sembra destinata a protrarsi, il settore del legno-arredo deve cercare soluzioni innovative per affrontare le sfide economiche attuali e future.

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