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Fibra ottica senza scavi: a Milano si utilizzano le fognature

Con un accordo tra Città Metropolitana e Gruppo Cap, Milano si appresta a portare la fibra ottica in tutto il territorio milanese utilizzando le fognature ed evitando così le impegnative opere di scavo.

Con un accordo tra Città Metropolitana e Gruppo Cap, Milano si appresta a portare la fibra ottica in tutto il territorio milanese utilizzando le fognature ed evitando così le impegnative opere di scavo. 

Ai 2mila km di dorsale telematica, già posati negli anni scorsi grazie a un accordo stipulato nel 2009 proprio tra Provincia di Milano e CAP, verranno aggiunti gli ultimi 210 km che consentiranno di cablare 9 nuovi comuni e 11 sedi del Gruppo CAP, trasformano a Città metropolitana di Milano una delle più cablate d’Europa.
 
 
Con il cablaggio dei Comuni di  Bollate, Paderno Dugnano, Cusano Milanino, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cernusco sul Naviglio, Carugate, Pessano con Bornago, si completerà cosi l'anello di rete in fibra ottica dell'intera area metropolitana.
Con il completamento dell’anello l’area della città metropolitana milanese diverrà uno dei territori più cablati d’Europa, consentendo l’avvio di servizi ultra broadband, la banda ultra larga che rappresenterà un vettore di telecomunicazioni d’eccellenza, destinato a trasformare il territorio in un asset strategico rivolto sia agli operatori TLC sia alle Pubbliche amministrazioni, in un’ottica di non sovrapposizione degli impegni, ma di integrazione. Una sinergia che vede impegnati Città Metropolitana e Gruppo CAP che proprio in questi giorni hanno sottoscritto l’accordo che regola tempi e natura del progetto. L’azienda, con un investimento di 2 milioni e mezzo di euro,  provvederà alla posa e cura della fibra ottica, che sarà inserita direttamente nei collettori fognari, riducendo i costi dell’infrastruttura e l’impatto sull’ambiente. La Città
 
Metropolitana concederà a CAP la possibilità di connettersi gratuitamente alla rete e l’utilizzo per 50 anni in esclusiva del 20% dei cavi spenti. Il Gruppo CAP, completando l'anello, e raggiungendo 11 sedi aziendali, potrà azzerare così i propri costi di trasmissione dati (con un ritorno dell’investimento di 6,5 anni) e sviluppare politiche mobile nella gestione del servizio idrico. D’altra parte la Città metropolitana di Milano potrà velocizzare la propria rete informatica, con vantaggi concreti anche in tutti quei luoghi pubblici, come biblioteche, ospedali, scuole, di cui i cittadini sono i primi fruitori e introietterà le royalties che deriveranno dalla posa del cavo in fibra brevettato e registrato nel 2013, dalla Provincia di Milano, ora Città metropolitana, allo European Patent Office.
Una soluzione decisamente innovativa che è il primo esempio concreto di vasta scala del piano smart city presentato in questi giorni dal Governo al commissario per l'Energia, Maros Šef?ovi?, e che punta proprio ai nuovi investimenti in Banda Larga. In questo modo la Città Metropolitana segue i passi di grandi metropoli come New York in cui i cavi della fibra ottica sono stati posati lungo la rete idrica antincendio dismessa da anni che è diffusa capillarmente nel sottosuolo della grande mela. Mentre a Los Angeles la scelta è ricaduta sui tunnel della metropolitana e sulle condutture di servizio dei mezzi di trasporto sotterraneo che ospitano ad oggi diverse decine di km di fibra.