Architettura
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Festival des Cabanes: abitare modulare e sostenibile nei progetti nei giardini di Villa Medici a Roma

L'evento si è tenuto presso Villa Medici fino al 10 ottobre 2023. Le installazioni realizzate sono caratterizzate dall'uso di materiali riciclati, secondo principi ecologici, offrendo ai visitatori nuove esperienze e stimolando una riflessione sul tema dell'abitare modulare e sostenibile. Sette le "capanne" esposte.

Festival des Cabanes: uso materiali riciclati e nuovo abitare modulare

La seconda edizione del Festival des Cabanes presso Villa Medici è stata riproposta per l'estate 2023.

Quest'invito ha coinvolto architetti, artisti e studiosi nella visita di questi affascinanti giardini storici, i quali vantano un prezioso patrimonio di alberi progettato da Ferdinando de' Medici alla conclusione del XVI secolo. Il festival è stato fino al 10 ottobre 2023.

Nel corso della stagione estiva 2023, nei suggestivi giardini di Villa Medici trovano spazio sette creazioni uniche: installazioni temporanee, micro-architetture e prototipi abitativi. Queste opere, chiamate "capanne", sono il risultato di un impegno speciale da parte di studi di architettura e design, tra cui ArchiSculpteurs, Atelier CRAFT, Atelier Poem, Aurel Design Urbain, Nelson Wilmotte Architectes, offset e orizzontale. Esposte all'aperto per un periodo di quattro mesi, queste strutture, spesso realizzate con l'uso di materiali riciclati o seguendo principi ecologici, offrono ai visitatori un'esperienza completamente nuova all'interno dei giardini di Villa Medici. Inoltre, stimolano una riflessione sulla tematica dell'abitare modulare e sostenibile, oltre a esplorare il nostro legame con l'ambiente naturale.

Attraverso il concetto utopico delle "capanne", i collettivi chiamati hanno realizzato progetti che si intrecciano con il retaggio storico di Villa Medici, mentre rimangono sensibili alle problematiche architettoniche e ambientali attuali.

Nel corso dell'estate, queste strutture leggere hanno fatto da cornice per diversi laboratori educativi, momenti di lettura e sessioni di yoga, contribuendo ad approfondire l'esperienza dei giardini in un modo ancor più coinvolgente e interattivo.

Vediamo di seguito i 7 progetti di queste installazioni.

Le sette "capanne" presentate

BATOUTO

Progetto: BATOUTO
Progettata da: ARCHISCULPTEURS

La "capanna" Batouto rappresenta un tributo al nomadismo e all'eleganza che questo stile di vita apporta alla nostra concezione di abitare il mondo. Si configura come un giardino attraverso il tempo, animato dalle energie della sua evoluzione, e ci ricorda che una parte significativa della nostra autentica gioia deriva dalla capacità di preservare e condividere lo spazio che occupiamo.

BATOUTO, ARCHISCULPTEURS.
BATOUTO, ARCHISCULPTEURS.
(© Javier Callejas)

Batouto invita a immaginare l'intricato mondo di un bosco in cui ci rifugiamo, proprio come facevamo nell'infanzia, per osservare la vita che ci circonda. Nel cuore di questa forma apparentemente disordinata, un sistema di passerelle conduce alle strutture in alto, offrendo un punto di osservazione privilegiato su Roma e Villa Medici.

Il nome Batouto trae ispirazione dai personaggi del romanzo "Sartorius" di Edouard Glissant. Questo rifugio, con la sua forma poetica e istintiva, cerca di ascoltare e rispondere a tutti i linguaggi, cercando di stimolare l'immaginazione di ogni spettatore. L'intento di questo padiglione è coinvolgere il visitatore all'interno del paesaggio stesso, consentendo loro di diventare parte integrante di esso.

BATOUTO, ARCHISCULPTEURS.
BATOUTO, ARCHISCULPTEURS.
(© Daniele Molajoli)

CREDITI PROGETTO

Materiali di costruzione: sezioni di legno di abete rosso, accessori metallici, vernice
Anno di progettazione:
2022
Dimensioni:
16,2 x 11,4 x 8,4 m
Progettazione, fabbricazione, produzione e montaggio:
ArchiSculpteurs
Studio di progettazione della struttura in legno:
CS2L Ingéniérie

ArchiSculpteurs è un collettivo amichevole composto da Julien Fajardo, architetto e Vincent Brédif, scultore. Collaborano regolarmente ai rispettivi progetti. Le loro realizzazioni comuni si incontrano al crocevia tra scultura e architettura in progetti che chiamano "ArchiSculptures". Le strutture che applicano fanno parte delle loro ricerche e sperimentazioni sui modi di abitare.
Realizzazione: 2023 / BATOUTO* - ArchiSculpture #04, progetto vincitore del Festival des Cabanes di Villa Medici 2023, Roma, Italia. in corso. 2022 / EROSION [1421. 1416.] – ArchiSculpture #02, progetto vincitore di Horizons «Arts-Nature» en Sancy, Murat-Le-Quaire, Francia. EROSION è stato selezionato dalla giuria di Arte Laguna ed esposto nel marzo 2022 all'Arsenale di Venezia. 2022 / RENCONTRE - ArchiSculpture #03, progetto vincitore di Le Tacot, Voyage Ephémère, Rontalon, Francia. 2021 / LES VOISINS - ArchiSculpture #01, progetto vincitore del Festival des Cabanes, Annecy, Francia. Le fotografie di Les Voisins* sono state esposte a Melbourne nel 2021 alla galleria CAVES.

 


PARASOL TREE HOUSE

Progetto: PARASOL TREE HOUSE
Progettata da: ATELIER CRAFT

Parasol Tree House
Parasol Tree House
(© Atelier Craft)

La Parasol Tree House trae ispirazione dalla collocazione geografica e storica di Roma, oltre che dai giardini di Villa Medici, per offrire una riflessione sulla ciclicità della vita e sulle proporzioni che caratterizzano il paesaggio. Il suo ruolo è inserirsi all'interno di un sistema di supporto versatile, atto a servire sia il giardino che coloro che lo frequentano.

Parasol Tree House
Parasol Tree House
(© Daniele Molajoli)

Attraverso la realizzazione di un modello di albero meccanico, la Parasol Tree House invita a riflettere sul ruolo dell'essere umano all'interno dei processi naturali, in un momento di profondi cambiamenti climatici. Grazie alla creazione di una copertura artificiale a forma di chioma, vengono generati spazi ombreggiati che permettono al pubblico di "abitare" il fusto stesso della struttura. Inoltre, durante le intense piogge estive, il suo design a imbuto permette di raccogliere l'acqua piovana, che viene poi gradualmente distribuita all'ambiente circostante nei periodi di siccità.

CREDITI DI PROGETTO

Materiali di costruzione: abete, connettori in acciaio zincato, pietra di travertino
Anno di progettazione:
2022
Dimensioni:
7,6 x 4 x 11 m
Progettazione, fabbricazione e montaggio:
Atelier CRAFT
Studio di progettazione della struttura:
Atelier PoCo (Poésie Constructive)
Produzione:
Agence togaether, Atelier CRAFT

Thomas Lelouch, Minh Ta e Roman Szymczak hanno unito le proprie forze nel 2015 per fondare Atelier CRAFT. La pratica creativa di Atelier CRAFT si articola attorno all'arte, all'architettura e alla progettazione. La coesistenza di uffici di progettazione e laboratori di costruzione permette allo studio di gestire ogni progetto nella sua interezza; una versatilità che nasce da un particolare interesse per la lavorazione dei materiali e per i dettagli tecnici che rendono unica ogni realizzazione. Atelier CRAFT propone approcci ibridi e collettivi con l'obiettivo di costruire esperienze uniche.
In un approccio eco-responsabile, lo studio presta particolare attenzione ai materiali impiegati e al loro riutilizzo, con il principio fondante della reversibilità delle costruzioni e degli usi.


 

LA TIMIDITÉ DES CIMES

Progetto: LA TIMIDITÉ DES CIMES
Progettata da: ATELIER POEM
Progetto vincitore del Festival des cabanes des Sources du Lac d’Annecy per Villa Medici

Festival des cabanes des Sources du Lac d’Annecy

L'obiettivo principale del Festival des cabanes des Sources du Lac d'Annecy è quello di promuovere l'architettura in modo che possa essere compresa da tutti attraverso varie lenti che riflettono la diversità delle relazioni tra l'umanità, l'ambiente circostante e il paesaggio. Questo obiettivo abbraccia sia il territorio della Communauté de Communes des Sources du Lac d'Annecy che si estende ad altre regioni a livello locale, nazionale e persino internazionale.

Il progetto

"La Timiditè des cimes" (la timidezza delle chiome) è un omaggio ai boschi sacri, i "lucus", della mitologia, e rappresenta un frammento di foresta dove le cime degli alberi non si sfiorano e creano un affascinante mosaico. Al centro dell'ispirazione emerge l'albero del pino, specie che definisce il paesaggio romano. Il titolo stesso del progetto richiama la struttura formale della "capanna" e il percorso tracciato dai visitatori, entrambi contribuenti a comporre un secondo mosaico.

Le Timiditè des cimes
La Timiditè des cimes.
(© Daniele Molajoli)

Collocata all'ingresso dei giardini, l'opera funge da soglia, un punto di transizione tra il vialetto e la piazza, guidando chi vi accede attraverso un'esperienza sensoriale che richiama la placida passeggiata all'ombra delle fronde. La "capanna" richiama l'estetica dei giardini storici di Villa Medici mediante la semplice geometria ottenuta dall'assemblaggio di quindici moduli identici. Lo spazio tra questi moduli permette all'illuminazione di filtrare e crea motivi cangianti durante il susseguirsi delle ore del giorno.

CREDITI PROGETTO

Materiali di costruzione: legno di abete
Anno di progettazione:
2022
Dimensioni:
9 x 5,4 m
Progettazione:
Atelier Poem
Fabbricazione, produzione e montaggio:
Wooden houses SRL

Atelier Poem, dal greco antico poíêma (creazione) e poiéô (azione), è uno studio di architettura che fonda la sua pratica sull'atto di "realizzare". Una realizzazione intesa come potere dell'azione, che va quindi oltre il gesto concreto della costruzione. Alice Cecchini e Roman Joliy, i fondatori, cercano nella loro pratica di rendere manifesta l’essenza delle cose, dall'opera nel suo complesso fino ai dettagli. Ciò si manifesta all'interno di progetti che intrecciano relazioni tra gli individui e l’identità dei luoghi attraverso narrazioni uniche. Atelier Poem pensa all'architettura come a un processo sensibile in cui la complessità di ogni parametro progettuale venga risolta attraverso concetti semplici e puri; una poetica che modella i materiali e la luce in base alle loro capacità emotive.
Atelier Poem riceve la menzione “Giovane Talento dell’Architettura italiana 2022”, premio assegnato dal CNAPPC.

 


TUTTO SESTO

Progetto: TUTTO SESTO
Progettata da: AUREL DESIGN URBAIN

Tutto Sesto si configura come un impianto discreto ma altamente funzionale, offrendo al visitatore un'esperienza coinvolgente nell'esplorazione del sito e invitandolo a riposarsi all'ombra dei maestosi alberi di pino. Il progetto presenta un design sinuoso, ispirato alle curve tipiche delle modanature presenti nell'architettura rinascimentale.

Tutto Sesto
Tutto Sesto
(© Daniele Molajoli)

In stretta sintonia con l'ambiente circostante, Tutto Sesto instaura un dialogo formale che si integra armoniosamente con il contesto, garantendo al contempo che la vista sui giardini e su Villa Medici rimanga libera e aperta. La struttura leggera è stata concepita con l'obiettivo di contenere il movimento dei visitatori attraverso i giardini, senza tuttavia invadere o sovrastare l'ambiente circostante.

CREDITI PROGETTO

Materiali di costruzione: acciaio e alluminio tagliati al laser, verniciatura
Anno di progettazione:
2023
Progettazione, fabbricazione e produzione:
Tôlerie Forezienne
Montaggio:
Tôlerie Forezienne, Novacité

Creato da Caterina e Marc Aurel, Aurel Design Urbain nasce dall'incontro di due universi creativi: quello della luce, degli oggetti e dei materiali e quello delle città e degli spazi pubblici. Questi due approcci complementari, che spaziano dal piccolo al grande, sono la firma dello studio Aurel Design Urbain.
Con 25 anni di esperienza alle spalle, Aurel Design Urbain riflette su come sarà la città di domani, inventando nuovi usi e nuove utopie per restituire ai cittadini un posto nello spazio pubblico.
Vincitori del premio Dialogue della Fondazione Bettencourt Schueller nel 2014 per la loro collezione di mobili in ceramica per i souk di Beirut, hanno anche vinto la Résidence métiers d'art di Villa Medici con la Fondazione Bettencourt Schueller nel 2023.
Caterina & Marc Aurel hanno progettato, tra l'altro, i nuovi ingressi della metropolitana parigina, le pensiline degli autobus della città di Parigi e gli arredi per i tram di Liegi, Metz, Lussemburgo e Parigi. Oggi partecipano al progetto di ristrutturazione della città di Alula, in Arabia Saudita, con la creazione di arredi su misura per la futura rete tranviaria.

 


AWA

Progetto: AWA
Progettata da: NELSON WILMOTTE ARCHITECTES x COPACABANON x E-BELLULE

AWA, il nuovo progetto firmato da COPACABANON, realizzato come una "capanna" autonoma concepita per insediamenti in luoghi isolati. Questo risultato è frutto di una stretta collaborazione tra architetti, artigiani e ingegneri, che mira a creare un'esperienza unica. L'opera AWA rappresenta una capanna in legno, disegnata dallo studio Nelson Wilmotte Architectes, che si ispira alle linee essenziali delle costruzioni tradizionali giapponesi.

AWA
"Capanna" AWA.
(© Daniele Molajoli)

Incastonata al centro dell'aranceto, questa "capanna" si affaccia maestosamente sui giardini di Villa Medici, regalando una vista panoramica sui campanili di Roma. Con un'impronta sostenibile ed ecologica, AWA è una micro-architettura di 8 m² che condensa tutti i comfort delle strutture moderne: un ambiente abitativo completo con camera da letto, cucina e bagno. Il tutto è orchestrato dall'innovativa interfaccia autonoma E-BELLULE, che ne controlla e gestisce le funzioni.

CREDITI PROGETTO

Materiali di costruzione: legno, alluminio, materiali compositi
Anno di progettazione:
2023
Dimensioni:
2 x 4 m
Progettazione:
Nelson Wilmotte Architectes
Fabbricazione, produzione e montaggio:
Copacabanon e E-Bellule

Nelson Wilmotte si è laureato in architettura all'École Nationale Supérieure d'Architecture di Parigi, ha maturato la sua esperienza in studi internazionali, tra cui quello del newyorkese Steven Holl. Nel 2012, Nelson Wilmotte incontra Jérémy Dumont-Fillon, costruttore di chalet da tre generazioni, con il quale fonda COPACABANON. La loro ambizione è duplice: portare l’architettura in giardino valorizzando l’eccellenza della filiera del legno francese.
Nell'ambito di un progetto pilota, COPACABANON ha sviluppato una "capanna" completamente autonoma, dotata di tutti i comfort moderni e installata in un ambiente isolato, senza reti né risorse. L'intero progetto ha portato allo sviluppo della soluzione E-BELLULE, il cui obiettivo è rendere connessi e intelligenti gli habitat autonomi isolati, offrendo un'interfaccia che centralizzi tutti gli elementi di controllo, gestione e manutenzione della struttura per controllarne l'eco-gestione e la longevità.

 


VIVERE PONTIS

Progetto: VIVERE PONTIS
Progettata da:
OFFSET

L'idea dietro all'installazione Vivere Pontis consiste nell'interconnettere due piazze adiacenti all'interno dei giardini di Villa Medici mediante una passerella abitata, che regala una prospettiva inedita dei giardini storici. Il ponte incarna l'esperienza di attraversare le siepi e il sentiero, creando una sequenza di livelli che permettono di ascendere a ritmi differenziati. Questa concezione offre ai visitatori nuove angolazioni panoramiche sul paesaggio circostante, consentendo loro di contemplare l'orizzonte urbano e ammirare i giardini sottostanti.

Vivere Pontis
Vivere Pontis, OFFSET.
(© Daniele Molajoli)

La passerella assume in questo modo diversi ruoli che si amalgamano con le peculiarità vegetali dei giardini. Funge da schermo, posti a sedere e persino da palcoscenico, tutti modi per immergersi e abitare gli spazi in simbiosi con l'ambiente naturale.

Materiali di costruzione: legno e compensato
Anno di progettazione:
2022
Dimensioni:
29 x 3,5m
Progettazione, fabbricazione e montaggio:
offset x Thibault Smith
Produzione:
AMORELLI – Legnami & Parquet

Nata da una passione e da un percorso comune, Offset nasce dalla decisione di una ventina di amici di riunirsi per mettere in comune le loro forze. Con l'obiettivo di fornire un quadro di riferimento per partecipare insieme a progetti e concorsi di architettura, l’associazione è, per i suoi membri, un’occasione di consolidare i valori che li uniscono e di sviluppare un'esperienza comune.
Composta da amici e amiche architetti, studenti e laureati, cerca di dialogare e di unirsi agli attori locali in un processo di valorizzazione e condivisione delle competenze. In un anno di vita, l'associazione è riuscita a realizzare diversi progetti, affrontando i temi della partecipazione, della riabilitazione e dell'autocostruzione.


Cabane 7L

Progetto: Cabane 7L
Progettata da:
ORIZZONTALE

Il collettivo di architettura orizzontale di Roma ha sviluppato un progetto che si estende su due diverse aree all'interno di Villa Medici. Sul piazzale esterno è stata creata una sala dedicata alla lettura, nota come "cabinet de lecture", che accoglie i visitatori. Nel vestibolo, invece, è stata realizzata la Librairie 7L, una libreria che presenta una selezione appositamente curata di opere per il festival.

Cabane 7L
Cabane 7L
(© Daniele Molajoli)

La sala di lettura, posta all'ingresso di Villa Medici, è stata progettata come una sorta di terrazza sospesa, invitando i visitatori a cambiare prospettiva salendo su un gradino per leggere o semplicemente osservare l'energia della strada.

Nella Librairie 7L è possibile esplorare una scelta di libri di alta qualità che mettono in evidenza l'interazione tra architettura e natura. Questa selezione copre l'opera di architetti, artisti, fotografi e filosofi.

Con l'arrivo dell'autunno, la gamma di libri sarà arricchita da pubblicazioni dedicate al cinema, in sintonia con il Festival di Film di Villa Medici programmato dal 13 al 17 settembre 2023.

CREDITI PROGETTO

Materiali di costruzione: legno, rete ombreggiante
A
nno di progettazione: 2023
Dimensioni:
14 x 2,70 x 6,75 m
Progettazione:
orizzontale
Fabbricazione, produzione e montaggio:
Handle Art&Design Exhibition

La Librairie 7L, fondata nel 1999 da Karl Lagerfeld a Parigi, è stata acquisita nel 2021 da CHANEL. 7L sta per 7 rue de Lille nel 7esimo arrondissement di Parigi, ma anche per il numero preferito di Karl Lagerfeld.
Amo questo posto così tanto che è parte di me,
ha dichiarato il grande couturier bibliofilo, insaziabile ricercatore di bellezza e conoscenza.
7L celebra l'amore incondizionato del suo fondatore per i libri e la fotografia. Lo spazio di 700 m2 riunisce una libreria dedicata alle nuove opere nel campo delle arti visive, uno spazio culturale in cui la creazione contemporanea si ispira ai contenuti della sua biblioteca personale (presente nel suo ex studio fotografico adiacente alla libreria), nonché le Éditions 7L. Per quanto riguarda la libreria, la linea editoriale riflette la diversità della produzione artistica del XXe XXI secolo. Presenta opere di fotografia, design, decorazione e architettura d'interni, oltre a monografie sulle arti della moda, cataloghi di grandi mostre e libri su giardini e ceramiche.

 

orizzontale è un collettivo di architetti con base a Roma, il cui lavoro attraversa architettura, paesaggio, arte pubblica e autocostruzione. orizzontale promuove dal 2010 progetti di spazi pubblici relazionali, dando forma ad immagini di città dismesse o inedite. Questi progetti sono stati terreno di sperimentazione per nuove forme di interazione tra gli abitanti e i beni comuni urbani e al tempo stesso occasione per mettere alla prova i limiti del processo di creazione architettonica.
orizzontale ha costruito e sviluppato progetti in Italia, Spagna, Germania, Austria, Grecia, Ucraina, Portogallo, Olanda. “8 ½”, il teatro mobile costruito da orizzontale nel 2014, è risultato vincitore del premio internazionale Young Architects Program (“YAP MAXXI 2014”) indetto dal Museo MAXXI e dal MoMA PS1. Nel 2016 orizzontale vince il concorso per la rigenerazione di Piazza della Comunità Europea ad Aprilia, indetto da MiBACT e CNAPPC. Il progetto è realizzato ed è stato premiato nel 2020 con il Premio Urbanistica dall’INU. Nel 2018 alla Biennale di Venezia orizzontale riceve dal CNAPPC il riconoscimento “Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2018” che premia il migliore studio under35 italiano. Nel 2021 viene invitato a partecipare alla 17esima Biennale di Architettura Venezia nel Padiglione Italia. Il collettivo orizzontale è composto da: Jacopo Ammendola, Juan López Cano, Giuseppe Grant, Margherita Manfra, Nasrin Mohiti Asli, Roberto Pantaleoni et Stefano Ragazzo.

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Immagini

© Daniele Molajoli

Festival Cabanes_ Orizzontale, Librairie 7L

© Daniele Molajoli

Vivere Pontis, OFFSET.

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L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.

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