Federcostruzioni a colloquio con il senatore Morelli: proposte per sbloccare la situazione crediti e bonus

Detrazioni fiscali: obiettivo mettere a punto un testo unico per edilizia ed impiantistica

Recentemente si è svolto un incontro tra il Governo, rappresentato dal Sottosegretario con delega alla Programmazione e al coordinamento della Politica Economica Alessandro Morelli e alcuni rappresentanti di Federcostruzioni, la federazione che rappresenta la filiera delle costruzioni.

Due le discussioni portate avanti durante il confronto: il primo filone ha riguardato l'ormai annosa questione dello sblocco dei crediti, problema del quale non pare essere vicini ad una soluzione, pur se il Governo "capisce l'urgenza". L'altro tema discusso, e non è una questione da poco, è quello riguardante il futuro del settore delle costruzioni, con l'obiettivo di mettere a punto di un testo unico per le detrazioni fiscali che riguardano edilizia ed impiantistica che consenta al Paese di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti dall'Unione Europea.

"L'incontro è stato molto soddisfacente, il Sottosegretario Morelli si è dimostrato molto aperto al dialogo e con una gran voglia di fare - dichiara il Vicepresidente di Federcostruzioni Emanuele Ferraloro, che spiega come ci sia "preoccupazione per le nuove norme che regolamenteranno il mercato della filiera delle costruzioni. Il Governo si è detto disponibile ad un discorso basato sul medio e lungo termine, vista anche la strategia della Comunità europea sul Green Deal, per dotarci di norme che possono aiutarci a soddisfare le richieste e i principi comunitari e dunque lavorare per mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare ed efficientarlo dal punto di vista energetico, evitando di fare una programmazione solo in funzione della Legge di Bilancio, come è accaduto nell'ultimo decennio. Personalmente sono contento per il futuro ma preoccupato per il presente, d'altronde stiamo parlando di un settore strategico per il Paese, che occupa quasi 3 mln di persone".

Anche Alberto Montanini - Vicepresidente di Federcostruzioni - riconosce come l'incontro sia stato "estremamente positivo", e ritiene che anche il presente possa essere visto con ottimismo, se tutta la filiera sarà in grado di mettere in piedi un percorso basato sulla sostenibilità che riesca a dare un aiuto adeguato al bilancio dello Stato: "Non dobbiamo vedere gli incentivi solo come un'uscita di cassa, vanno valutati nella loro globalità e prendendo anche in considerazione i ritorni che questi assicurano, anche dal punto di vista della calmierazione dei prezzi. I Bonus devono essere usati dove servono, per far girare un motore che possa produrre più di quello che si immette. Se riusciremo a fare tutto questo, il 2023 si potrà chiudere meglio di come è iniziato". A margine dell'incontro, Montanini ha anche ribadito al Sottosegretario Morelli la sua preoccupazione per "l'enorme problema" dello stop delle caldaie a gas per il 2029, che avrebbe un "devastante impatto" non solo sulle industrie italiane ma anche sulle aziende dell'indotto. "Sono a rischio milioni di posti di lavoro in Europa" conclude Montanini.

"Prosegue la nostra interlocuzione con il Governo, in particolare grazie alla disponibilità del Senatore Alessandro Morelli, con il quale il dialogo è continuo, per monitorare le necessità del comparto" ha commentato Paola Marone, Presidente di Federcostruzioni «Tutta la filiera è pronta a dare il suo contributo per una qualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano, ma con la consapevolezza che è necessario ripristinare strumenti efficaci e affrontare i problemi ad oggi irrisolti come quello dei crediti incagliati». E conclude "con i nostri vicepresidenti Ferralloro e Montanini e il supporto di alcuni esperti ci stiamo impegnando individuando soluzioni con l’obiettivo di svolgere un ruolo propositivo con il Governo."