Fabio Croccolo: sulle infrastrutture ancora un problema di affidabilità dei controlli, ma i progressi ci sono

Controlli rigorosi sulle infrastrutture

«Queste giornate sono fondamentali perché ci aiutano a fare il punto sui controlli e su come stanno procedendo. Devo dire che abbiamo avuto e visto una grandissima evoluzione rispetto ad un anno fa quando sembrava impossibile riuscire anche solo a censire le opere. Adesso tutti i concessionari hanno dimostrato una grande capacità sia di tenere sotto controllo il loro patrimonio che di avviare dei controlli rigorosi.»

E’ quanto ha affermato Fabio Croccolo, Presidente della terza sezione del Consiglio Superiore dei LLPP, durante l’evento organizzato dal Consorzio FABRE, insieme ai media partner Ingenio e CNI, il 9 febbraio 2023, presso l’Orto Botanico di Padova. L’evento era una Giornata di Studio sulle Nuove tecniche e recenti esperienze sulle ispezioni speciali di ponti e viadotti esistenti.

Affidabilità dei controlli sulle infrastrutture

Fabio Croccolo ha poi continuato «esiste evidentemente ancora un problema di affidabilità di questi controlli, ma proprio queste giornate con la messa insieme delle varie esperienze, il confronto dei vari punti di vista, ci consentono di migliorare il grado di affidabilità e di arrivare ad una più precisa definizione."

Professionalità di chi fa i controlli

L’ing. Croccolo ha parlato anche di qualifica delle figure che fanno i controlli:
«E’ chiaro che chi fa i controlli deve farli regola d’arte, ma abbiamo già visto nel passato che l'applicazione semplice e limitata della normativa per riuscire a garantire la qualità dei controlli è fuorviante, anche perché la normativa non riesce mai a tenere il passo di quello che lo sviluppo tecnologico. E' invece necessario passare attraverso sistemi di accreditamento che garantiscano che chi fa i controlli abbia gli strumenti adeguati, la professionalità adeguata e l'esperienza adeguata. Abbiamo anche visto che ci sono dei campi prova che possono essere utilizzati per il training dei controllori e che, quindi, a maggior ragione giustificano l’evolvere verso un sistema di certificazione di chi deve fare questi controlli.

Responsabilità dei controlli

Per il presidente Croccolo "È chiaro che la responsabilità rimane al gestore, quei gestori hanno dimostrato di assumersi sempre più questa responsabilità in proprio, e quindi spetterà loro anche andare a garantirsi di avere dei controllori certificati che riescono a fare bene il loro lavoro."

Il rischio Zero non esiste

«L'evoluzione normativa è quella che da sempre dico, cioè andare verso una normativa che consideri il rischio come un fattore ineliminabile: il rischio Zero non esiste. Noi abbiamo bisogno di una normativa che tenga conto di questo, soprattutto quando si tratta di combinare rischi diversi. E' chiaro che migliorare le infrastrutture esistenti, se implica per chi lo fa di dover ricominciare da capo l’opera evidentemente porterà come conclusione che nessuno andrà a fare dei miglioramenti. Occorre invece valutare il rischio complessivo, ottimizzarlo e vedere se facendo degli interventi, che magari peggiorano qualche altro fattore all'interno della funzione, però complessivamente abbattono il rischio, e quindi garantiscono una maggiore funzionalità dell’opera.
Questo è il primo sviluppo normativo che il Consiglio Superiore dei lavori pubblici intende portare avanti».

Gestire le responsabilità con un livello ALARP

"Ma è chiaro che l'obiettivo e poi arrivare alla definizione da parte del legislatore di un livello ALARP (As low as reasonably possible, or practicable), quindi di un livello di rischio con un limite per poter poi valutare la correttezza della gestione da parte degli gestori e da parte degli operatori. Mi auguro vivamente che questo avvenga il più presto possibile, perché è a favore della sicurezza, ci consente di dare immediatamente da oggi più sicurezza ai cittadini."