Fabbrica delle Idee: le proposte di Federbeton per far ripartire la filiera

 
Un piano profondo di riorganizzazione e ristrutturazione per il rilancio del settore, in altri termini un Industrial compact. Questa una delle proposte per far ripartire la filiera del cemento e calcestruzzo e delle costruzioni in genere emerse dagli otto tavoli di discussione della “Fabbrica delle Idee” di Federbeton, cui ha partecipato anche l’Atecap con propri rappresentanti, nell’ambito dell’iniziativa #Costruiamo #Concretamente al Saie Smart House.

Si è conclusa venerdì 17 ottobre la due giorni di incontri dell’iniziativa #Costruiamo #Concretamente organizzata da Federbeton al Saie Smart House.
Dagli otto tavoli di discussione attivati nell’ambito della “Fabbrica delle idee”, un’arena multimediale all’interno dello spazio espositivo Federbeton, sono emerse proposte per un processo di rinnovamento e valorizzazione della filiera del cemento e del calcestruzzo.
Gli incontri sono stati animati dalla partecipazione di giornalisti, politici, autorità pubbliche, docenti universitari, progettisti e rappresentanti del settore, fra cui anche rappresentanti dell’Atecap.
Una delle interessanti proposte avanzate per il rilancio della filiera delle costruzioni, che Federbeton ha intenzione di presentare al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio, è l’applicazione dell’Industrial compact in Italia dove, a differenza di altri Paesi europei, non è riuscito finora ad essere avviato dal Governo.
Si tratterebbe quindi di prevedere misure che rilancino la filiera dei materiali in Italia attraverso il rilancio delle costruzioni. Al riguardo il Presidente di Federbeton Sergio Crippa ha infatti ricordato come “l’Italia è sempre stato un Paese guida nel mondo nella progettazione e nella realizzazione di grandi opere. Oggi non possiamo rinunciare a una attività così strategica per la nostra crescita globale. La revisione del codice degli appalti e le politiche fiscali devono essere accompagnati da una adeguata programmazione finanziaria, volta al rilancio di un settore che versa tuttora in una profonda crisi".
Altre proposte emerse dalla “Fabbrica delle idee” hanno riguardato l’edilizia scolastica, che deve essere sempre più connettiva, dare vita a scuole cosiddette “aperte”; le strade in calcestruzzo, delle quali è stata messa in evidenza la durabilità, la sicurezza, la sostenibilità, nonché la valenza estetica; il social housing, la cui progettazione deve volgersi verso edifici modulari, intercambiabili e sostenibili.