Normativa Tecnica | Geologia e Geotecnica | Sismica
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Eurocodice 8 di seconda generazione: alcune riflessioni sulle novità per gli aspetti geotecnici e sismici

Breve introduzione agli aspetti geotecnici e sismici trattati nell’Eurocodice 8 di seconda generazione (edizione provvisoria aggiornata 2022).

A breve entrerà in vigore la nuova edizione degli Eurocodici (definiti di seconda generazione), edizione che andrà a sostituire quella attualmente esistente. Alla nuova versione degli Eurocodici dovranno successivamente adattarsi le future norme tecniche italiane.

Per quanto concerne gli aspetti geotecnici e sismici, risulta attualmente disponibile l’edizione provvisoria, aggiornata al 2022, dell’Eurocodice 8 - Progettazione delle strutture per la resistenza sismica:

  • Parte 1: Regole generali e azioni sismiche (prEN 1998-1-1:2022, Eurocode 8)
  • Parte 5: Aspetti geotecnici, fondazioni, strutture di contenimento e sotterranee (prEN 1998-5:2022, Eurocode 8).

La nuova versione dell’Eurocodice 8 (parti 1 e 5) presenta numerose e interessanti novità.

Vengono qui brevemente illustrati alcuni argomenti: categorie di sottosuolo, stati limite, azioni sismiche e spettri di risposta, proprietà dei terreni, liquefazione, cedimenti dei terreni indotti dal sisma (sabbie sature ed asciutte, argille), “Lateral Spreading” (spostamenti laterali indotti dalla liquefazione), stabilità dei pendii, capacità portante di fondazioni superficiali e profonde, strutture di sostegno in condizioni sismiche.

Gli altri argomenti trattati dall’Eurocodice 8 (interazione terreno-struttura in condizioni sismiche e strutture sotterranee) non vengono invece qui illustrati, necessitando di specifici approfondimenti.

Nell’Eurocodice 8 risultano inoltre presenti alcuni riferimenti relativi all’edizione definitiva dell’Eurocodice di seconda generazione – Basi per la progettazione strutturale e geotecnica (EN 1990:2023, Eurocode), nonché all’Eurocodice 7 di seconda generazione – Progettazione geotecnica (edizione provvisoria 2022):

  • parte 1: Regole generali (prEN 1997-1:2022, Eurocode 7)
  • parte 2: Indagini nel sottosuolo (prEN 1997-2:2022, Eurocode 7)
  • parte 3: Strutture geotecniche (prEN 1997-3:2022, Eurocode 7).

Per inciso, risulta evidente nelle edizioni provvisorie esaminate il costante utilizzo del condizionale.


EUROCODICE 8 (Parte 1): Regole Generali e azioni sismiche

Novità interessanti vengono presentate nella parte 1 dell’Eurocodice 8, per quanto concerne le categorie di sottosuolo, gli stati limite, le azioni sismiche e gli spettri di risposta.

Occorre qui premettere la definizione delle cosiddette cinque Classi di Conseguenza, che tengono conto dei possibili effetti per la vita umana, economici, sociali e ambientali, conseguenti a dissesti (CC0, CC1, CC2, CC3, CC4):


delle quali classi poi l’Eurocodice 8 ne prende in considerazione solo tre (CC1, CC2, CC3):


Si sottolinea inoltre il fatto che nelle valutazioni dell’Eurocodice 8 si fa molto spesso riferimento alle Classi di Azione Sismica, che tengono conto del cosiddetto Indice di Azione Sismica Sδ :


Si noti come nel caso di classe di azione sismica molto bassa non si applichino le prescrizioni relative all’Eurocodice 8.

Tutto ciò premesso, si passa poi alla definizione di:

  • profondità del Bedrock sismico H800 (contraddistinto da velocità delle onde di taglio vs > 800 m/s
  • velocità equivalente delle onde di taglio vs,H entro la profondità H = min (30m , H800)


e alla conseguente definizione delle diverse Categorie di Sottosuolo (A, B C, D, E, F), in base ai due valori suddetti (H800 e vs,H), distinguendo fra terreni di consistenza “dura”, “media” e “soffice”:


Sono possibili anche criteri semplificati per la classificazione del sottosuolo, che si basano sui risultati di indagini geotecniche in sito (prove Standard Penetration Test SPT, prove penetrometriche statiche CPT, prove Vane Test FVT e prove pressiometriche PMT), prevedendo però il ricorso a misure dirette della velocità vs delle onde di taglio, nel caso di classi di azione sismica moderata ed elevata.

Passando agli Stati Limite, si fa ricorso alla seguente classificazione:

con l’indicazione di prevedere il non superamento dello stato limite SD (danno significativo) per strutture geotecniche nuove e il non superamento dello stato limite NC (prossimo al collasso) per strutture geotecniche esistenti.

Per quanto concerne le azioni sismiche, si passa poi alla definizione delle due accelerazioni spettrali di riferimento:

  • Sα,ref = Sα,475 = accelerazione spettrale di riferimento, corrispondente al valore massimo costante al “plateau” dello spettro di risposta elastico (damping 5%), per un sottosuolo di categoria A, relativamente a un tempo di ritorno di riferimento Tref = 475 anni;
  • Sβ,ref = Sβ,475 = accelerazione spettrale di riferimento, corrispondente a un periodo di vibrazione Tβ = 1 s dello spettro di risposta elastico (damping 5%), per un sottosuolo di categoria A, relativamente a un tempo di ritorno di riferimento Tref = 475 anni.


L’Eurocodice 8 fornisce una mappa per l’Europa dei valori di Sα,475 e Sβ,475 , in base ai quali valori è possibile la valutazione dei livelli di sismicità:

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