Espressività e plasticità del calcestruzzo per l'architettura: il punto di vista di Heliopolis 21
Considerato ancora un materiale strutturale piuttosto che formale, il calcestruzzo ha da tempo espresso il suo grande potenziale plastico ed espressivo caratterizzando opere uniche e irripetibili.
Nonostante ancora oggi sia spesso considerato un materiale strutturale piuttosto che formale, il calcestruzzo ha da tempo espresso il suo grande potenziale plastico ed espressivo caratterizzando opere uniche e irripetibili; Perret con la Casa in Rue Franklin a Parigi, Le Corbusier con il Padiglione svizzero della Cité Internationale Universitaire di Parigi, Tadao Ando con la Chiesa della luce a Ibaraki solo per citare alcuni dei casi più noti.
L'architettura in calcestruzzo
Dal nostro punto di vista il calcestruzzo è occasione di rigore estetico, elemento decorativo in sé, senza orpelli, ne’ decorazioni aggiunte ma anche occasione e strumento perfetto per misurarsi con forme inedite e plastiche, ancora più forte e potente quando la struttura in cemento denuncia esplicitamente la sua presenza, senza nascondersi dietro tamponature o rivestimenti.
L’architettura in calcestruzzo può essere un’occasione irripetibile di dialogo, inserimento senza “copia” stilistica degli interventi nei centri storici; nessuna imitazione, il nuovo e l’antico in dialettica e integrazione fra loro.
Probabilmente l’intervento più emblematico, fra quelli sviluppati dallo studio, incentrato sul tema del calcestruzzo è il Polo Universitario SR1938 a Pisa, realizzato in collaborazione con lo studio svizzero Diener&Diener di Basilea.
![Heliopolis 21 racconta il Polo della Memoria SR1938](/upload/image/3/f/7/6a4181e779169f2a6d89f13def057f790cc7070c.jpg)
Polo Universitario SR1938 a Pisa © Helipolis 21
Il progetto del Polo Universitario SR1938: volume e materia in dialogo con la città storica
L’intervento realizzato a Pisa, reinterpreta e sviluppa le ricerche dello studio svizzero nella progettazione di edifici in calcestruzzo che dialoghino con contesti storicizzati e stratificati, fra i tanti lo Shoah Memorial a Drancy e l’Ambasciata svizzera di Berlino.
Il complesso universitario, 3000 mq di spazi per aule didattiche, auditorium e laboratori, è stato realizzato nel centro storico della città recuperando un’area industriale farmaceutica dismessa.
Le grandi sfide dell’intervento erano l’interrogarsi sul dialogo da instaurare con il tessuto storico consolidato e con le prospicenti mura urbane, prevedere un intervento il più possibile flessibile dal punto di vista strutturale, per consentire eventuali future modifiche, e provare nuovi approcci progettuali nel relazionarsi con le tematiche di riuso, rigenerazione urbana e ridotto impatto ambientale per contribuire alla resilienza delle città.
L’utilizzo del calcestruzzo ha permesso di risolvere, sviluppare e migliorare tutti questi aspetti.
![Heliopolis 21 racconta il Polo della Memoria SR1938](/upload/image/0/2/3/53a6968643043b199c8f23a6fb0d0f8e175d27db.jpg)
Polo Universitario SR1938 a Pisa © Helipolis 21
L’edificio dialoga con la città storica lavorando su due elementi: volume e materia
La composizione architettonica è suddivisa in tre corpi di fabbrica che richiamano, allineamenti e aperture tipiche della stratificazione della città medievale ma realizzati con cortine in calcestruzzo armato a vista con funzione strutturale.
![Heliopolis 21 racconta il Polo della Memoria SR1938](/upload/image/9/9/f/0243ca021e25343f39f802b54ad1cc948a67c980.jpg)
Polo Universitario SR1938 a Pisa © Helipolis 21
L’aspetto materico è stato risolto, senza perseguire alcun mimetismo, ma attraverso la realizzazione di volumi netti, privi di qualsiasi decorazione, che non sia data dalla scelta degli inerti, dai segni lasciati dai casseri e dalla finitura superficiale, tutti elementi appositamente studiati per richiamare e valorizzare i colori delle mura storiche di fronte alle quali l’edificio si attesta.
![Heliopolis 21 racconta il Polo della Memoria SR1938](/upload/image/b/6/2/5f211c6ccf6446a505c38dad69555bd7e6cd9bdd.jpg)
Polo Universitario SR1938 a Pisa © Helipolis 21
L’involucro con funzione strutturale ha permesso di ottenere grandi luci e ridurre al minimo la presenza di pilastri, affinché la struttura possa essere facilmente adattabile alle future esigenze didattiche del polo universitario e di qualsiasi attività e destinazione in futuro potrà trovarsi ad ospitare rispondendo all’obiettivo caro allo studio di una progettazione urbana realmente resiliente.
Si ringrazia Heliopolis 21 Architetti Associati per la gentile collaborazione.
![Heliopolis 21 Architetti Associati](/upload/image/0/2/a/f6f1dc31255e769d2e0215daac5a9ae17d289b0d.jpg)
Architettura
L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.
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