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Esplosione in un deposito ENI a Firenze: ci sono morti e feriti. Preoccupazione per la nube tossica

Un’esplosione nel sito ENI di Calenzano ha causato morti, feriti e dispersi, con gravi disagi alla viabilità e allerta ambientale per la combustione di idrocarburi. Le operazioni di soccorso e le indagini sono in corso.

Il Sindaco di Calenzano: "Non uscite di casa e tenete chiuse le finestre"

Un'esplosione devastante ha colpito ieri mattina 9 dicembre, intorno alle 10.15, il sito industriale Eni a Calenzano (Firenze), portando a un bilancio provvisorio di quattro morti, 26 feriti e una persona ancora disperse. La Prefettura di Firenze ha immediatamente attivato il Centro di Coordinamento Soccorsi (CCS), misura prevista per incidenti rilevanti in siti industriali a rischio.

Sul luogo dell’incidente immediatamente arrivati vigili del fuoco, forze dell'ordine e il sistema regionale di emergenza sanitaria. La Protezione Civile metropolitana ha allestito un posto medico avanzato per fornire assistenza immediata ai feriti. Intanto, l’area circostante è invasa da una colonna di fumo visibile anche dai comuni limitrofi e da un odore acre derivante dalla combustione di idrocarburi. Per proteggere la popolazione, sono state distribuite mascherine respiratorie a chi si trovava nei pressi del luogo dell'incidente.

Sempre Eugenio Giani ha fatto sapere che "i tecnici della nostra Agenzia regionale per la protezione ambientale sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua.
L’incendio è stato contenuto rapidamente e la colonna di fumo si è alzata notevolmente a causa della differenza di temperatura tra i fumi e l’atmosfera"
.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha inoltre attivato il sistema di allerta IT-Alert, inviando un messaggio di emergenza ai residenti entro un raggio di 5 chilometri dalla zona dell’esplosione. Le autorità hanno raccomandato di non avvicinarsi all'area e di tenere le finestre chiuse per evitare l’inalazione di sostanze nocive.

"La nube di fumo nero sprigionata in seguito all'incendio è potenzialmente pericolosa per la salute umana e per l'ambiente". Lo afferma in una nota la Società italiana di medicina ambientale (Sima) che ricorda come incendi di questo tipo possano liberare nell'aria sostanze tossiche con effetti acuti e cronici sull'uomo.

L’incendio ha causato significative ripercussioni sulla viabilità: l’uscita di Calenzano dell’autostrada A1 è stata chiusa in entrambe le direzioni, con Autostrade che suggerisce di utilizzare i caselli di Scandicci o Barberino del Mugello come alternative. Anche la circolazione ferroviaria ha subito gravi disagi: i collegamenti sulle linee Firenze-Bologna e Firenze-Prato-Pistoia sono stati sospesi per consentire l’intervento delle squadre di soccorso.

 

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