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Esplosione alla centrale elettrica di Bargi (BO): recuperato anche l'ultimo disperso, 7 le vittime totali

Attorno alle 15 del 9 aprile si è verificata un'esplosione che ha interessato il generatore della centrale elettrica di Bargi, (Comune di Camugnano, nel Bolognese). L'incidente sarebbe avvenuto a circa 50-60 mt di profondità. Il bilancio è di 7 morti.
Al via l'inchiesta per stabilire le cause, che si preannuncia lunga e complessa.

L'esplosione ha causato il crollo di un solaio e la rottura dei condotti di refrigerazione, con il conseguente allagamento del piano interessato

Incidente alla centrale elettrica di Bargi (BO): attorno alle 15 del 9 aprile si è verificata un'esplosione che, secondo le prime informazioni, avrebbe interessato una delle due centrali elettriche che si trovano sul lago di Suviana, a circa 50-60 metri di profondità (il piano interessato sembra essere il -9). L'incidente ha causato un forte boato, avvertito anche a distanza.

A causare il tutto sarebbe stato un generatore collegato ad una turbina, la cui esplosione avrebbe causato anche il crollo del solaio tra l'ottavo e il nono piano, provocando anche la rottura dei condotti di refrigerazione. Per questi motivi il nono piano si è completamente allagato.

Il bilancio è di sette morti e cinque feriti (trasportati in vari ospedali della Regione).

La procura di Bologna ha annunciato l'apertura di un fascicolo per disastro e omicidio colposo, per fare piena luce sulle cause del disastro. È stato creato un pool con deleghe specifiche per ciascuna forza di Polizia, al fine di evitare duplicazioni di attività.

Con il recupero dell'ultimo corpo può partire il lavoro della procura, indagine che però si pensa sarà lunga e complessa.

Tutti i racconti dei superstiti del disastro sono concordi nel raccontare di un anomalo funzionamento dell'alternatore, nella fase in cui era stato spinto al massimo, e di aver udito un rumore inusuale prima dell'esplosione.

Uno dei problemi che si pone è che i piani dal -8 al -10 sono ancora inaccessibili, perchè totalmente allagati.

Si stanno facendo lavorare le idrovore al massimo, ma è ancora tanta l'acqua che ristagna, anche perchè probabilmente ci sono infiltrazioni a causa dei danni causati dallo scoppio. L'unica certezza è che gli inquirenti sono in possesso della Scada, una sorta di scatola nera che sarà utile agli investigatori per capire cosa è successo negli attimi antecedenti il disastro.

Al momento, nell'inchiesta per omicidio e disastro colposo aperta dalla Procura di Bologna non ci sono indagati.

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