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ESG e digitalizzazione fattori strategici della crescita di Speri

Nel 2022 raggiunto un fatturato di 32 milioni di euro arrivando nel 2023 con una forza lavoro di più di 400 persone. Investito un milione di euro in Ricerca & Sviluppo, con un incremento del 40% rispetto al 2021. Assegnate 10 mila ore di formazione in totale.

Il fatturato di Speri ha raggiunto i 32 mln di euro, con più di 400 dipendenti

Sostenibilità, innovazione, digitalizzazione, ma anche responsabilità ambientale, sociale e di governance (ESG), una grande attenzione per il personale, certificazioni di qualità e sviluppo imprenditoriale aperto al mercato internazionale. Il Bilancio di Sostenibilità 2022 di Speri, l’engineering romana fondata nel 1974 da Giuseppe Lupoi e oggi guidata dalla seconda generazione, Giorgio Lupoi CEO e Alessio e Francesco nel CdA, fotografa una società in crescita, con un fatturato che nel 2022 ha raggiunto di 32 milioni di euro, un portafoglio ordini di 50 milioni e una forza lavoro complessiva arrivata nel 2023 a più di 400 persone, con il 40,74% di età inferiore ai 30 anni.

Internazionalizzazione e futuro sostenibile

La trasformazione di Speri, nel 2023, da Srl in SpA, ha permesso di aprire l’azionariato ai principali direttori e a un modello di employee ownership, puntando al consolidamento del suo ruolo in Italia con sedi diffuse su tutto il territorio e ad affermarsi all’estero con le iniziative avviate nel Regno Unito, in Africa e negli Stati Uniti. L’obiettivo di Speri è quello di contribuire a realizzare un futuro sostenibile, resiliente, equo e solidale. In questa prospettiva ha intrapreso un processo di revisione e miglioramento delle sue attività, integrando inoltre professionalità di rilevante esperienza internazionale e consolidando collaborazioni con l’industria e il mondo accademico, l’Università La Sapienza di Roma, Federico II di Napoli e l’Università di Pavia.

LEGGI IL BILANCIO DI SOSTENIBILITA' DI SPERI

Ricerca, digitalizzazione e certificazioni

Nel 2022, si legge nel Bilancio di Sostenibilità, è stato investito un milione di euro in Ricerca & Sviluppo, con un incremento del 40% rispetto al 2021. È stato, inoltre, avviato un progetto per digitalizzare la raccolta dei dati ESG attraverso l’adozione della piattaforma ESGeo, allo scopo di rendere più sostenibile l’attività dell’azienda. Un’attività che si è dotata nel 2022 delle certificazioni ISO 9001 e ISO 14001. L’attenzione di Speri verso l’ambiente si è anche tradotta nell’introduzione in azienda della figura del responsabile ambientale.

Progetti e settori di intervento

I mercati di riferimento dell’attività di Speri sono il settore alberghiero, dove consolida la sua posizione come player di riferimento per i più grandi gruppi internazionali, con un ruolo primario nella ristrutturazione dei maggiori asset in via Veneto a Roma; il mondo delle infrastrutture, con una competenza specifica nell’ammodernamento delle opere d’arte esistenti con tecniche basate su efficienza, manutenibilità, durabilità e sostenibilità; la progettazione integrata e multidisciplinare. Speri è attivo nel settore energetico e ambientale con servizi per Enel Green Power e Alstom, ma ha avviato una collaborazione anche con Autostrade per l’Italia e sono oltre 200 i progetti ai quali ha partecipato con la progettualità del Pnrr. Attualmente è in partenza un progetto di ricerca sulla blue economy, cofinanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del programma “PIA Puglia”.

Attenzione per la sicurezza sul lavoro

Sul fronte della responsabilità sociale, dal Bilancio di Sostenibilità si evince l’attenzione di Speri nel garantire la sicurezza nell’ambiente di lavoro, non solo con l’assunzione delle certificazioni ISO 45001 e OHSAS 18001, ma anche grazie all’attività del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), che valuta i potenziali rischi e si occupa delle emergenze, facendo riferimento a un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
La prevenzione rappresenta un fattore decisivo nell’impegno di Speri a favore del personale e lo dimostra l’assenza di infortuni sul lavoro nel 2022.

Welfare e personale

Il modello Speri è un concreto riferimento per i giovani, donne e uomini di talento, da Nord a Sud, che ha permesso anche di richiamare eccellenze che si sono distinte all’estero. L’ambiente di lavoro è dinamico e inclusivo, con un 70% di under 35 e un gender split di 58%-42%.

Secondo un questionario interno all’azienda, l’85% dei dipendenti è soddisfatto delle politiche di welfare e di gestione del lavoro da parte di Speri.
Nel corso del 2022 sono entrati in Speri 174 nuove persone e le nuove assunzioni si sono contraddistinte per una presenza significativa di donne, che hanno rappresentato il 68% del totale delle nuove risorse, rispecchiando l’impegno della società nel promuovere la parità di genere. Ad oggi il numero totale di persone all’interno di SPERI ammonta a più di 400 persone.

Il 53,33% delle nuove assunzioni riguarda la fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni, mentre il 72,73% è al di sotto dei 30 anni.

Più formazione professionale

Complessivamente Speri ha investito per i propri dipendenti un totale di 324 ore di formazione durante l’anno 2022, con una media annuale di 12 ore, favorendo programmi di apprendimento di alta qualità. Forti investimenti sono stati fatti anche nella formazione dei collaboratori esterni, per un totale di 2416 ore complessive.
Dal Bilancio di Sostenibilità emerge una responsabilità sociale, che Speri concretizza con raccolte fondi e di beneficenza e un forte sostegno alle comunità locali italiane e all’estero attraverso iniziative in Mozambico, Burkina Faso e Congo.

Questo primo Report rappresenta una tappa importante della nostra attenzione alla sostenibilità cominciata nel 2012 con l’affiliazione al Green Building Council - afferma Giorgio Lupoi, CEO di Speri e Presidente di OICE, l’Associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura aderente a Confindustria - e dimostra il nostro impegno nel perseguire un obiettivo ambizioso, ovvero rilanciare la grande cultura tecnica italiana attraverso l’innovazione dei processi.

Crediamo nella multidisciplinarietà e nella produzione in-house, quali strumenti chiave per l’individuazione di soluzioni ottimali e per la crescita professionale. Investiamo nell’innovazione e nella digitalizzazione perché siamo convinti che siano strumenti fondamentali per migliorare la qualità e l’efficacia del nostro lavoro. Infine, promuoviamo valori condivisi di sostenibilità e inclusività, di equilibrio tra lavoro e vita personale e di apertura ai mercati esteri, in una prospettiva di crescita e di coinvolgimento costante di professionalità e competenze”.

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