ESEMPI APPLICATIVI SULLA PROGETTAZIONE DI EDIFICI IN ZONA SISMICA E SUL RECUPERO DI EDIFICI
Dopo tre anni dall’entrata in vigore della Normativa Tecnica delle Costruzioni (D.M. 14-1-2008), alcune regole di progettazione sono ormai consolidate mentre
altri aspetti rimangono, per molti ingegneri, dubbi. Tali aspetti riguardano soprattutto la progettazione di nuovi edifici in zona sismica e il recupero di edifici esistenti, sia in calcestruzzo armato sia in muratura.
Il problema del recupero degli edifici esistenti è di grande attualità in quanto una elevatissima percentuale di edifici è stata costruita negli anni 60-70, quando la
preoccupazione del rischio sismico era meno sentita. Inoltre, questi edifici hanno raggiunto e superato il 50esimo anno di età che, anche per gli edifici
residenziali di “nuova concezione”, significa il raggiungimento della vita attesa di esercizio (50 anni).
E’ quindi ovvio che tali edifici abbiano ora bisogno di essere recuperati e messi in sicurezza, soprattutto quando devono subire delle variazioni di destinazione
d’uso o delle variazioni geometriche.
Il corso si propone quindi di mostrare le principali scelte progettuali che il progettista deve fare, attraverso esempi applicativi di un edificio tradizionale in zona a
bassa sismicità (Zona 4) o a sismicità alta (Zona 2), in aggiunta alle scelte progettuali nel caso di interventi su edifici esistenti in c.a. e in muratura, sempre attraverso
due esempi applicativi.
Gli esercizi sul recupero di edifici saranno preceduti da una lezione durante la quale si presenteranno i principi e le principali regole che governano il recupero di edifici esistenti secondo la NTC 2008.
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