Professione | Università
Data Pubblicazione:

Esame di Stato per geometri: c'è ancora oppure no?

L'esame di Stato per geometri esiste ancora o no? Qui di seguito la risposta del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che sviscera tutti gli aspetti normativi e procedurali per accedere alla professione. Ultimo aggiornamento: la laurea abilitante effettiva dall'anno accademico 2023/24. I decreti attuativi stabiliscono l'intero assetto della laurea professionalizzante.

Esame di stato per geometri: le risposte a tutti i dubbi

L'esame di Stato c’è ancora? O meglio, cosa resta di quel percorso, finora intrapreso senza fare una piega da tutti i professionisti di domani che vogliono svolgere il ruolo tecnico di geometra nel nostro Paese, ora che si è chiuso il cerchio per la laurea triennale professionalizzante e abilitante del geometra laureato?

L’inizio di una nuova e possibile era viene segnata dalla pubblicazione dei decreti attuativi del titolo accademico LP – 01 in “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”. Sono stati definiti e resi vigenti gli strumenti che consentono alla norma di generare i suoi effetti, testi scaturiti dall’interlocuzione dei ministeri competenti con soggetti terzi, chiamati a dare supporto nella soluzione degli aspetti tecnici e burocratici, al fine di consentire alla legge di divenire applicabile e implementabile.

Un’occasione che ha permesso alla Categoria di ripercorrere le fasi salienti delle attività intraprese dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati con l’avvio nel 2015 della riforma del percorso di accesso alla professione di geometra laureato, realizzando - al tempo stesso - una ampia riflessione sui principali obiettivi emersi, sui passaggi normativi in generale e, in dettaglio, sui singoli articoli del decreto interministeriale in oggetto, al fine di interpretare correttamente la lettura complessiva dell’impianto normativo.

Certo, il tripudio è stato tanto, come ci riferisce il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli. “Siamo fieri di questo impianto metodologico che, oltre ad essere ripreso nei ddl “Disciplina della professione di geometra e norme per l’adeguamento delle disposizioni concernenti le relative competenze professionali”, presentati alla Camera e al Senato nella 17° e 18° legislatura, ha rappresentato un punto di partenza dei provvedimenti che hanno portato all’introduzione delle lauree professionalizzanti dall’anno accademico 2018-2019.

Dapprima con il decreto Giannini 987/2016, a seguire con il decreto Fedeli 935/2017 (che accoglieva le indicazioni della “Cabina di regia per il coordinamento del sistema di istruzione tecnica superiore e lauree professionalizzanti”), poi con il decreto Bussetti 6/2018, il decreto Manfredi 446/2020 (che ha definito le nuove classi di laurea ad orientamento professionale, tra le quali la LP01 professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, che abilita alla professione di geometra laureato), il disegno di legge 2751 recante disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti e, in ultimo, la legge 8 novembre 2021, n. 163. E siamo ancor più soddisfatti dei risultati raggiunti legati agli sforzi intrapresi: basti pensare che nel corso dell’anno accademico 2022 - 2023 le iscrizioni sono salite del 197%. Un nuovo futuro per la Categoria è iniziato”.

Però è come se, dopo il calcio in porta della Nazionale, dovessimo riscrivere le regole del calcio: abbiamo vinto si o no? “Non cantiamo solo vittoria – spiega il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - raccogliamo altresì il plauso per aver saputo assegnare un titolo accademico su misura a coloro che, volendo qualificare la propria preparazione e conoscenza con un corso universitario, possono - se vogliono - iscriversi alla propria classe di laurea”.

Maurizio Savoncelli, Presidente CNGGL.
Maurizio Savoncelli, Presidente CNGeGL.

Il che significa un passaggio non da poco, richiamando quel cambio di prospettiva inizialmente citato, in anni in cui la transizione energetica e digitale, la necessità di rivelarsi una risorsa per il proprio Paese nella realizzazione dei progetti del PNRR, ci restituisce finalmente un profilo che il geometra può riflettere a pieno titolo.

Malgrado ciò il dubbio non svanisce. Certo, lo sappiamo, potrebbe replicare qualcuno, era come se per giocare in serie A, fossimo costretti a indossare un’altra maglia. Evviva, ma con l’esame di Stato come la mettiamo?

Rincuorante interviene nuovamente il numero uno della Categoria: “Ci siamo battuti anche in questo caso e abbiamo chiesto e ottenuto di non tornare al passato, a un esame regolato da una legge dell’85, fatto con le squadrette e sostenuto da millenial che questi strumenti non li hanno nemmeno visti, essendo nati con il pc”. Una possibilità arrivata dapprima con il decreto Milleproroghe e ufficializzata dalla successiva luce verde del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara con il decreto 102/2023. “E abbiamo anche assunto l’impegno - conclude il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - a riformare l’esame di abilitazione e metterlo al passo con i tempi e il mercato”.

Ricapitolando: eccetto gli studenti che si iscriveranno al corso di laurea dal prossimo anno accademico 2023/2024, per i quali il titolo sarà automaticamente abilitante grazie alla avvenuta pubblicazione dei decreti attuativi, per coloro che vogliono accedere alla professione di geometra e geometra laureato resta immutato il regime attuale. Dopo aver conseguito il diploma della scuola secondaria superiore, il futuro professionista può scegliere:

  • Praticantato (18 mesi) + esame di abilitazione;
  • Corso intensivo sostitutivo del praticantato (6 mesi, presso il Collegio dei Geometri) + esame di abilitazione;
  • Percorso ITS e IFTS + esame di Stato;
  • Attività tecnica subordinata (presso ente pubblico e/o società privata + esame di abilitazione.

L’esame di Stato, dunque, c’è ancora e “lo sarà almeno per una decina di anni – conferma il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – al fine di consentire ai giovani e alla collettività di poter conoscere in tempo utile il cammino da intraprendere se si vuole completare questo tipo di studi”.

Per saperne di più…

L'esame di stato per l'abilitazione alla professione di geometra e geometra laureato

Un’unica prova orale svolta da remoto si riconferma per l’anno 2023 per l’abilitazione alla professione di geometra e geometra laureato, in base all’ordinanza n. 114 del 12 giugno 2023 (fare collegamento ipertestuale con l’allegato) del Ministero dell’Istruzione e del Merito pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 16 giugno 2023 (fare collegamento ipertestuale con l’allegato).

La data di inizio è fissata nello stesso giorno su tutto il territorio nazionale e, più precisamente, il 28 novembre 2023, alle ore 8.30, con l’inizio della prova orale. La sessione è altresì indetta per l’abilitazione all’esercizio della professione di agrotecnico e agrotecnico laureato, perito agrario e perito agrario laureato, perito industriale e perito industriale laureato.

La domanda

La domanda di ammissione alla sessione d’esame doveva essere presentata entro il 17 luglio 2023, utilizzando il modello riportato nell’allegato A all’ordinanza 2023 (fare collegamento ipertestuale con l’allegato), su cui deve essere apposta una marca da bollo da 16 euro. La presentazione di più di una domanda, per la sessione di esami in corso, comporta l’esclusione in qualsiasi momento dagli esami.

All’istanza deve essere allegata una documentazione:

  1. curriculum in carta semplice, sottoscritto dal candidato, relativo all’attività professionale svolta e agli studi terminati;
  2. fotocopia non autenticata di un documento di identità;
  3. ricevuta del versamento della tassa di ammissione agli esami, dovuta all’erario (49,58 euro);
  4. elenco delle eventuali pubblicazioni di carattere professionale;
  5. attestazione in carta semplice sottoscritta dal candidato riepilogativa dei documenti a corredo della domanda, che dovranno essere numerati in ordine progressivo.

I requisiti per partecipare

Sono ammessi a partecipare alla sessione d’esami i candidati che - alla data di presentazione della domanda - risultano in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore conseguito presso un istituto tecnico, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio. A tale proposito, si ricorda che - con la riforma scolastica avviata nel 2010 – si sono conclusi nel 2014 i percorsi formativi per diplomarsi “Geometra” e ha iniziato a farsi strada la nuova figura di Tecnico in Costruzioni Ambiente e Territorio (CAT).

I candidati devono, inoltre, aver completato:

1. il tirocinio professionale della durata massima di 18 mesi;
2. la pratica biennale, presso lo studio di un geometra, un architetto o un ingegnere civile, regolarmente iscritti ai rispettivi albi professionali da almeno un quinquennio;
3. l’attività tecnica subordinata almeno quinquennale, presso uno studio professionale, un ente pubblico o una società privata della filiera delle costruzioni;
4. siano in possesso, oltre ad uno dei titoli di cui sopra, della certificazione di istruzione e formazione tecnica superiore;
5. siano in possesso, oltre ad uno dei titoli di cui sopra, del titolo rilasciati dagli Istituti Tecnici Superiori di cui al Capo II del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008.

I candidati che - al momento della presentazione della domanda di ammissione - non hanno completato il tirocinio, devono dichiarare nell’istanza che lo completeranno prima della data di inizio dello svolgimento degli esami stessi e devono produrre in tempo utile l’attestato di compimento della pratica professionale.

Inoltre, dal 2015 sono ammessi alla sessione dell’esame di Stato per geometri, indipendentemente dal titolo di scuola secondaria posseduto, i candidati in possesso di:

1. diplomi universitari triennali, di cui alla tabella C, allegata all’ordinanza ministeriale (art. 8, comma 3, DPR n. 328/2001 e relativa tabella A);
2. laurea, di cui alle classi indicate dall’art. 55, comma 2, del d.P.R. n. 328/2001 e riportate nella tabella D, allegata alla presente ordinanza, comprensiva di un tirocinio di sei mesi;
3. lauree specialistiche di cui al decreto del Ministro dell’istruzione e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, lauree magistrali di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 22 ottobre 2004, n. 270 (tabella E allegata all’ordinanza 2023).

Il calendario generale

Nella giornata del 21 novembre 2023, dalle ore 8.30, si insedieranno le commissioni esaminatrici e, per gli adempimenti previsti dal regolamento dei rispettivi Ordini nazionali, si terrà la loro riunione preliminare.

A seguire, il 22 novembre 2023, dalla stessa ora del giorno prima, per le commissioni sarà possibile completare i lavori avviati il giorno prima. Il 23 novembre 2023, sempre dalle ore 8.30, viene invece fissato il calendario della prova orale che sarà poi trasmesso ai candidati ammessi agli esami.

Come si svolge la prova

Saranno convocati almeno 5 candidati al giorno, possibilmente per 5 giorni a settimana. L’esame - che durerà al massimo 30 minuti - si svolgerà mediante una piattaforma online, messa a disposizione da ogni Consiglio e Ordine professionale interessati, assicurando l’assistenza e il supporto tecnico necessari. Una prassi per le commissioni esaminatrici che useranno la piattaforma di riferimento, osservando le disposizioni in materia, che non consentono l’utilizzo di piattaforme diverse da quelle dei rispettivi Consigli e Ordini Nazionali, e le prescrizioni vigenti per la protezione dei dati personali.

L’abilitazione verrà conseguita solo dai candidati che raggiungeranno la votazione di 60/100 nella prova orale.

Il programma dell'esame

È sugli argomenti indicati all’allegato B all’ordinanza 2023 (in fondo all'articolo nella sezione Allegati) che si baserà la prova, con lo scopo di consentire alla commissione esaminatrice di accertarsi delle competenze, conoscenze e abilità acquisite dal candidato e richieste al futuro professionista per l’esercizio del ruolo tecnico.

E, più precisamente:

  • progettazione e realizzazione delle costruzioni edili, stradali ed idrauliche, sia nel caso di un nuovo impianto che negli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, con riferimento ai materiali, alle tecniche costruttive, al dimensionamento, alla direzione e contabilità dei lavori, alla conduzione del cantiere ed alla normativa (urbanistica, per il contenimento dei consumi energetici, per la sicurezza, ecc.);
  • strumenti, metodi e tecniche di rilevamento topografico e relative applicazioni; organizzazione della produzione cartografica e norme relative;
  • teoria dell’estimo e metodi di stima; aspetti professionali dell’estimo edilizio, rurale, speciale e catastale e norme relative;
  • elementi di diritto pubblico e privato necessari all’esercizio della professione;
  • ordinamento della professione.

Ma invece per architetti e ingegneri? >> Esame di Stato Architetto e Ingegnere: un'unica prova orale a distanza
Con apposita Ordinanza Ministeriale n. 472 del 17/05/2023 (in fondo nella sezione Allegati) si è stabilito che anche per l'anno 2023 gli esami di Stato di abilitazione per l’accesso alle professioni di Architetto, Ingegnere si svolgeranno in modalità a distanza.

(Aggiornamenti) Laurea Abilitante nel Settore Geometrico: Nuovi Percorsi di Crescita e Accesso Facilitato al Mondo del Lavoro

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti attuativi della legge 8 novembre 2021, n.163 (Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti), si conclude uno degli impegni maggiori per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, che ha voluto assegnare alle future generazioni un percorso di crescita e la possibilità di accedere rapidamente e in modo qualificato al mondo del lavoro, grazie a un percorso universitario legittimato oggi dal mondo
istituzionale, professionale e accademico.

Geometra laureato, il cerchio si è chiuso: un ultimo passaggio

Particolarmente atteso dalla Categoria, dal mondo universitario, dagli studenti e dalle famiglie, dalla filiera delle costruzioni. Una platea che sin dall’inizio si era dichiarata favorevole all’avvio, anche in Italia, dei percorsi triennali professionalizzanti e abilitanti, sul modello degli esempi virtuosi di Francia, Germania e Inghilterra. Diviene così applicabile la laurea abilitante anche agli iscritti alle lauree professionalizzanti in Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio (classe L-P01), Professioni agrarie, alimentari e forestali (classe L-P02) e Professioni tecniche industriali e
dell’informazione (classe L-P03)
.

Il contenuto dei decreti attuativi, infatti, stabilisce l’intero assetto della laurea professionalizzante: lo conferma la correlazione, per esempio, fra il percorso accademico svolto e l’abilitazione alla professione per la quale sono richieste le competenze specificatamente acquisite con il tirocinio interno ai corsi di studio. Una evidenza dell’articolo 1, che fissa nel momento dell’immatricolazione la scelta che lo studente deve indicare, o meglio il tipo di abilitazione che intende conseguire (da intendersi definitiva al termine del primo anno), a beneficio di una preparazione autenticamente basata su di essa.

Una ratio che trova affermazione nell’articolo 2, sul tirocinio pratico valutativo che in maniera trasversale unisce gli obiettivi formativi qualificanti della classe di laurea LP - 01 e lo svolgimento delle attività “finalizzate a favorire una conoscenza diretta dei settori lavorativi in cui il titolo può dare accesso”. Elementi a sostegno di tale direzione sono i crediti formativi universitari acquisiti con lo svolgimento del tirocinio pratico-valutativo. Complessivamente, ben 48.

Unitamente all’indicazione specifica sia delle strutture presso le quali svolgere il tirocinio, con cui le università attivano specifiche convenzioni (studi professionali, ordini o collegi territoriali), sia la collaborazione tra tutor interni alle suddette strutture e tutor accademici, “al fine di garantire la coerenza fra le attività di tirocinio e gli obiettivi del corso” (il primo, tra l’altro, firma il “libretto del tirocinio”).

Il passaggio complementare successivo è il concetto chiave riportato, infine, dall’articolo 3 sulla prova pratica valutativa e prova finale, che ha lo scopo di verificare l’acquisizione delle conoscenze, competenze e abilità necessarie per l’esercizio in autonomia della professione di geometra laureato. Solo superando questa prova, mediante il conseguimento di un giudizio di idoneità, lo studente potrà accedere alla sessione di laurea, il cui superamento determina il conseguimento della laurea professionalizzante LP - 01 Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, l’abilitazione all’esercizio della professione di geometra laureato e, infine, la possibilità di iscriversi all’albo professionale quale geometra laureato.

Particolarmente significativo per i giovani che vorranno acquisire la laurea, infine, è la composizione paritetica della commissione giudicatrice della prova pratico valutativa, composta da almeno quattro membri: per la metà, docenti universitari e, per l’altra metà, professionisti di comprovata esperienza, designati dalle rappresentanze territoriali di categoria, con almeno cinque anni di esercizio nella professione prescelta dallo studente.

Sul perfezionamento di questo iter, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha espresso soddisfazione e aggiunto: “Il raggiungimento di questo progetto di crescita della categoria è stato reso possibile da uno sguardo sempre rivolto al futuro, nell’intento di offrire un contributo concreto per colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro, che genera elevati tassi di disoccupazione giovanile e alimenta il fenomeno dei NEET, senza trascurare l’esigenza del nostro Paese di dare attuazione alle opere previste dal PNRR”.

Per ulteriori informazioni e dettagli sui nuovi percorsi formativi, si prega di consultare il sito web del Consiglio Nazionale dei Geometri.

Allegati

Professione

Tutto quello che riguarda l’attività professionale: la normativa, le informazioni dai consigli nazionali e dagli ordini, la storia della...

Scopri di più

Università

News e approfondimenti dal mondo accademico riguardanti i corsi di laurea e di specializzazione, i master e le borse di studio.

Scopri di più

Leggi anche