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Equo compenso, OICE: "Accolta nostra tesi su inderogabilità tariffe, ma manca via libera per gare a prezzo fisso"

OICE auspica che possano emergere correzioni e ulteriori orientamenti sia da parte dell'Antitrust sia dell'Unione europea per fornire chiarezza e certezza alle stazioni appaltanti, mantenendo al tempo stesso la competitività e l'integrità delle gare pubbliche.

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OICE ha recentemente commentato la decisione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) riguardo all'inderogabilità delle tariffe nel calcolo della base di gara. Se da un lato l'ANAC ha accolto la tesi dell'Associazione, sostenendo che non è consentita la fissazione di un corrispettivo inferiore rispetto a quello risultante dalle tabelle ministeriali, dall'altro ha sollevato interrogativi sulle gare a prezzo fisso.

L'ANAC ha emesso questa delibera, la n. 343 del 20 luglio 2023, in risposta a un'istanza di precontenzioso presentata da OICE il 7 giugno. L'istanza riguardava una gara che si svolgeva sotto il vecchio codice appalti (decreto 50/2016). In particolare, OICE ha contestato l'applicazione preventiva di una riduzione del 20% da parte della stazione appaltante, sostenendo che ciò avrebbe violato la legge sull'equo compenso, la quale stabilisce che i parametri definiti dal DM 17 giugno 2016 rappresentano una base di gara non derogabile.

La decisione dell'ANAC è stata ben accolta da Giorgio Lupoi, il quale ha affermato che questa delibera ha dichiarato illegittima l'azione della stazione appaltante e ha confermato che, in base alla nuova legge, i parametri per il calcolo delle tariffe non possono essere ridotti nella fase di definizione del compenso da parte della stazione appaltante.

Equo compenso: le tariffe ministeriali diventano vincolanti e inderogabili
Lo stabilisce l'ANAC in una delibera. Di conseguenza, le azioni della stazione appaltante interessata, che non ha rispettato l'obbligo di garantire un compenso equo ai professionisti, sono state giudicate non conformi alla disciplina di settore.
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Tuttavia, sorgono delle questioni riguardo al futuro delle gare a prezzo fisso. L'ANAC ha formulato una mera ipotesi, suggerendo che potrebbero essere contemplate gare con compensi fissi e ribassi limitati alle sole spese. Questa ipotesi non costituisce un'indicazione vincolante, ma solleva dubbi sulle implicazioni per il settore delle gare pubbliche.

L'OICE sottolinea che non esiste un indirizzo vincolante sulle gare a prezzo fisso e che molte stazioni appaltanti stanno procedendo come al solito, cercando operatori economicamente vantaggiosi sul mercato. Tuttavia, la necessità di chiarire la situazione è evidente, dato che molte stazioni appaltanti sembrano perplesse e ritardano l'emissione di importanti bandi di gara.

Si auspica che possano emergere correzioni e ulteriori orientamenti da parte di entità quali l'Antitrust e l'Unione europea per fornire chiarezza e certezza alle stazioni appaltanti, mantenendo al tempo stesso la competitività e l'integrità delle gare pubbliche.

IN ALLEGATO LA DELIBERA INTEGRALE DI ANAC

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