Energie rinnovabili per riscaldamento/raffrescamento: aumenta l'uso in Europa, leggero calo in Italia
Quasi il 50% del consumo lordo di energia dell'UE utilizzata per il riscaldamento e il raffrescamento arriva da fonti rinnovabili, questo vuol dire che è sempre più usata energia "pulita", principalmente grazie al maggior utilizzo di biomassa e di pompe di calore. In Italia invece leggero calo dell'uso delle rinnovabili.
Energie rinnovabili: 50% del consumo totale europeo
Dal 2004 c'è stato un incremento sostanziale in Europa per l'uso delle rinnovabili per riscaldamento e raffrescamento. Il valore del 2021 è aumentato di quasi il doppio del valore del 2004 (11,7%).
Infatti, i recenti dati pubblicati da Eurostat segnalano che in Europa il consumo finale lordo di energia rinnovabile è aumentato gradualmente nel tempo, grazie soprattutto al contributo di biomassa e pompe di calore.
Tuttavia, per il 2021, dopo la pandemia Covid 19, il consumo lordo dei combustibili è aumentato principalmente a causa della ripresa economica.
Di conseguenza, la quota di energia rinnovabile nei consumi finali lordi per riscaldamento e raffrescamento è diminuita di 0,1 punti percentuali (pp), passando dal 23,0% nel 2020 al 22,9% nel 2021, anche se la produzione con le fonti green è cresciuta.
L’energia per il riscaldamento e il raffreddamento rappresenta quasi il 50% del consumo finale lordo di energia dell’UE.
Biomassa e pompe di calore: contributi positivi per il consumo di energia rinnovabile
L'aumento dell'uso delle rinnovabili è dovuto alle innovazioni tecnologiche nel settore industriale, nei servizi e anche nell'utilizzo dell'energia scelta dalle famiglie (compresa l’elettrificazione del riscaldamento tramite pompe di calore o le biomasse).
Le fonti di energia rinnovabile utilizzate per il riscaldamento e il raffreddamento comprendono:
- le pompe di calore;
- i biocarburanti solidi, liquidi e gassosi;
- l'impianto fotovoltaico;
- l'energia geotermica;
- la parte rinnovabile dei rifiuti.
Energie rinnovabili: i dati 2021 sull'uso per il riscaldamento e raffrescamento
I dati corrispettivi degli stati UE:
- La Svezia è caratterizzata da oltre due terzi (68,6%) dell’energia utilizzata per il riscaldamento e il raffreddamento nel 2021 proveniente da fonti pulite (soprattutto biomassa e pompe di calore), seguita da Estonia (61,3%), Lettonia (57,4%) e Finlandia (52,6%);
- L'Islanda (paese EFTA) si distingue con l’80% di energie rinnovabili (soprattutto grazie all’energia geotermica);
- L'Irlanda (5,2%), Paesi Bassi (7,7%) e Belgio (9,2%) in questi paesi le fonti rinnovabili hanno contribuito meno al riscaldamento e al raffreddamento.
Tutti gli Stati membri dell’UE hanno registrato un incremento dall'anno 2004 al 2021, i paesi dove sono stati riscontrati gli aumenti maggiori sono:
- Cipro (+32,1%),
Malta (+30,3%), - Estonia (+28%) e
- Svezia (+22,7%).
Energie rinnovabili in Italia: un leggero calo nell'uso nel 2021
In Italia l'uso di energie rinnovabili per gli impianti di riscaldamento e raffrescamento ha subito un leggero calo, infatti si è passati da un 20% nel 2017 a un 19,7% nel 2021. Questo rappresenta un - tre punti rispetto alla media UE e un calo rispetto all'anno precedente.
Fonte: Eurostat
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