Energie rinnovabili: l'Italia al massimo storico con il 17.5% sul totale della domanda. Emissioni CO2 in netto calo (-8%)

Le fonti fossili raggiungo il minimo degli ultimi 50 anni (71%)

Secondo l'Analisi del sistema energetico italiano condotta dall'ENEA, il paese ha registrato un significativo calo delle emissioni di anidride carbonica (-8%) e una riduzione dei consumi di energia primaria (-2,5%), segnando un importante passo verso la decarbonizzazione e l'uso di fonti energetiche più pulite.

La riduzione dei consumi di gas, carbone e petrolio è stata parzialmente compensata dalla maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili, che ha raggiunto un nuovo massimo storico nel 2023, coprendo il 17,5% della domanda energetica annuale. Questo risultato è stato guidato principalmente dall'espansione dell'eolico e del fotovoltaico, che hanno svolto un ruolo chiave nel ridurre la dipendenza dalle fonti fossili - petrolio, gas e carbone - che ha segnato il minimo degli ultimi 50 anni (71%).

Secondo Francesco Gracceva, ricercatore ENEA, questo trend positivo è il principale driver per la decarbonizzazione in corso. Resta comunque difficile realizzare quel tasso di riduzione delle emissioni, intorno al 5% medio annuo, necessario per raggiungere il target di decarbonizzazione atteso al 2030.

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Dall'analisi emerge anche che il calo dei consumi è stato influenzato da fattori non strutturali, come un inverno mite e misure di contenimento dei consumi. In particolare, la produzione industriale è scesa a livelli preoccupanti in alcuni settori, mentre il settore dei trasporti ha mostrato una crescita della domanda di energia, trainato soprattutto dal comparto aereo. 

L'analisi ha rivelato che il settore elettrico ha contribuito in modo significativo alla riduzione complessiva delle emissioni di CO₂, principalmente a causa di cambiamenti nel mix delle fonti energetiche e nella produzione idroelettrica. Questo ha contribuito a un miglioramento significativo dell'indice ISPRED, che misura l'andamento della transizione energetica verso la decarbonizzazione.

Tuttavia, nonostante i progressi compiuti, rimangono sfide importanti da affrontare. I prezzi elevati del gas ed elettricità continuano a esercitare pressione sul contenimento della domanda energetica, evidenziando la necessità di politiche e investimenti mirati per promuovere l'efficienza energetica e l'adozione di fonti rinnovabili.

Inoltre, l'analisi ha evidenziato una forte espansione della spesa pubblica globale in ricerca energetica, con un'attenzione crescente sulle tecnologie "abilitanti" e sull'efficienza energetica. Tuttavia, in Italia, la crescita della spesa pubblica in ricerca energetica è risultata inferiore, sollevando preoccupazioni riguardo al sostegno insufficiente a settori chiave come l'efficienza energetica.

Guardando al futuro, è fondamentale che l'Italia continui a investire in innovazione e ricerca nel settore energetico, promuovendo politiche volte a favorire una transizione verso un sistema energetico più sostenibile e resiliente.