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Emilia-Romagna: sicurezza antisimica anche per aziende non danneggiate dai terremoti

Anche le aziende non danneggiate dai sismi devono essere messe in sicurezza: occorre prevenire

"In un’area dove abbiamo avuto non uno ma due terremoti e un lunghissimo sciame sismico, il nostro obiettivo oggi – ha sottolineato l’assessore Costi - è la sicurezza. Non possiamo pensare di mettere in discussione la zonizzazione realizzata da INGV secondo criteri tecnici e oggettivi, ma allo stesso tempo comprendiamo la difficoltà di quei territori di confine in cui una parte è dentro alla zona di massima accelerazione e una parte rimane invece fuori". Queste le parole di Palma Costi, assessore alle attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma della Regione Emilia Romagna.
L’assessore ha incontrato sindaci e uffici tecnici dei Comuni più “esterni” rispetto all’epicentro dei sismi del 20 e 29 maggio 2012, per discutere sulla necessità di sicurezza anche di aziende posizionate in questi comuni, anche se non hanno subito danni: tutti i capannoni devono essere adeguati e migliorati dal punto di vista sismico. Le cosiddette “mappe di scuotimento” rappresentano quanto è stato grande il movimento massimo orizzontale del terreno durante un terremoto alle stazioni. Ma anche i capannoni che sono fuori da queste aree devono essere in sicurezza. In particolare, è opportuno sfruttare il bando Inail per realizzare questi interventi.
Il bando Inail per la sicurezza antisismica, che è stato prorogato fino al 31 dicembre 2015, regola infatti l’erogazione di contributi in conto capitale per le opere di messa in sicurezza per l’ottenimento dell’agibilità sismica provvisoria e per le opere di miglioramento sismico dei fabbricati destinati ad attività produttive e non danneggiati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. La proroga è stata ottenuta con ordinanza n. 25 del 16/06/2015 e parziale modifica dell’Ordinanza 75/2014 (bando Inail).