Emilia-Romagna ancora sott'acqua, caduti 180 mm di pioggia in sei ore

3 mila persone costrette ad evacuare, a Pianoro (Bologna) perde la vita un ragazzo di 20 anni

L’Emilia-Romagna si trova nuovamente a fronteggiare una grave emergenza meteorologica, con Bologna che sta pagando un prezzo altissimo a causa dell’ennesima ondata di pioggia intensa. In sole sei ore, sulla provincia bolognese e nelle aree limitrofe come Modena e Reggio Emilia, sono caduti circa 180 millimetri di pioggia, una quantità equivalente a quella normalmente registrata in due mesi.

Oltre 600 gli interventi effettuati dai Vigili del fuoco in tutte le province della Regione. Nella giornata di oggi oltre 12.000 famiglie sono rimaste senza elettricità (l'ENEL sta lavorando in queste ore per far tornare la situazione alla normalità) e circa 3.000 persone hanno dovuto evacuare le proprie abitazioni, con 2.000 di esse costrette a lasciare la provincia di Bologna e le rimanenti a Cadelbosco, nel reggiano. In questo paese, l'evacuazione di massa della popolazione si è resa necessaria a causa dell'esondazione del torrente Crostolo e la rottura degli argini del canale Tassone, in più punti.

La situazione a Bologna è critica, con numerose zone della città allagate. I torrenti Navile e Ravone sono esondati, causando danni significativi. Tragicamente, un giovane di 20 anni ha perso la vita a Pianoro, travolto dall’onda del Rio Caurinziano mentre si trovava in auto con il fratello. Quest'ultimo è riuscito a mettersi in salvo, mentre il giovane, purtroppo, non è riuscito a uscire dalla vettura, che è stata portata via dalla corrente.

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore, ha avvertito i cittadini tramite un video sui social, spiegando che "il grande quantitativo di acqua non è uscito solo dai torrenti e dai fiumi, ma anche dalla parte collinare, visto che il terreno è già intriso di pioggia e non è riuscito a trattenerla, così come le fogne e i tombini". Domani, 21 ottobre, nel Capoluogo di Regione tutte le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse per consentire le necessarie verifiche riguardanti la sicurezza.

Attualmente, otto fiumi in Emilia-Romagna hanno superato il livello di allerta 3, con piene storiche registrate per il Senio, Sillaro, Idice e Samoggia. Sebbene la circolazione ferroviaria stia gradualmente tornando alla normalità, la situazione resta sotto stretta osservazione.

A Modena, alcuni ponti, come il Ponte Alto e il ponte dell’Uccellino, resteranno chiusi al traffico fino a nuovo avviso per motivi di sicurezza.

Il Secchia ha superato la soglia 3, raggiungendo livelli allarmanti, mentre il Panaro ha superato la soglia 2. Si prevede un lento calo dei livelli, ma non prima che si sia verificato un passaggio critico nelle prossime ore. Nel frattempo, diverse strade e sottopassi sono stati chiusi al traffico e verranno riaperti man mano che le condizioni lo permetteranno.

La Regione fa sapere che per la giornata di domani, lunedì 21 ottobre, l'allerta è arancione sulla bassa collina e la pianura romagnola, sulla collina bolognese-ravennate, sulle aree collinari delle province di Parma, Reggio Emilia-Modena e sulle aree collinari piacentino-parmensi, gialla sul restante territorio regionale.