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Emergenze Ambientali e Industriali: il Senato licenzia il dl 136/2013

Il decreto legge, in scadenza l’8 febbraio p.v., oltre a contenere disposizioni volte a fronteggiare alcune specifiche emergenze ambientali e industriali, disciplina il procedimento di nomina dei commissari per il dissesto idrogeologico, di cui all’articolo 17, comma 1, del decreto-legge 195/2009, convertito dalla legge 26/2010 e modifica il Dlgs 152/2006 introducendo il reato di combustione illecita di rifiuti.

Approvato definitivamente al Senato il disegno di legge di conversione del decreto legge 136/2013 recante “disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate”.
 
Il decreto legge, in scadenza l’8 febbraio p.v., oltre a contenere disposizioni volte a fronteggiare alcune specifiche emergenze ambientali e industriali, disciplina il procedimento di nomina dei commissari per il dissesto idrogeologico, di cui all’articolo 17, comma 1, del decreto-legge 195/2009, convertito dalla legge 26/2010 e modifica il Dlgs 152/2006 introducendo il reato di combustione illecita di rifiuti.
 
Tra le principali novità introdotte in corso d’esame si segnalano:
 
- disposizioni per garantire la trasparenza e la libera concorrenza nella realizzazione delle opere e degli interventi connessi allo svolgimento delle attività di monitoraggio e bonifica delle aree inquinate.
In particolare, viene individuato nel Prefetto di Napoli l’organo di coordinamento delle attività volte ad evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici, nonché nell’erogazione di provvidenze connesse all’attività di monitoraggio e bonifica delle aree inquinate della regione Campania.
Viene stabilito che i controlli antimafia sui contratti pubblici e sui successivi subappalti e subcontratti aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture sono, altresì, effettuati con l'osservanza delle linee guida indicate dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, anche in deroga a quanto previsto dal Codice antimafia (DPR 252/1998).
Viene, inoltre, prevista, ai fini dell’efficacia dei controlli antimafia nei contratti pubblici, la tracciabilità dei flussi finanziari e le costituzione presso la Prefettura di Napoli di elenchi di fornitori e prestatoti di servizi, non soggetti a rischio di inquinamento mafioso, cui possono rivolgersi gli esecutori dei lavori.
 
-disposizioni volte a disciplinare l’utilizzo delle risorse e le competenze per l’effettuazione, a decorrere dal 2015, di interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico.
Al riguardo, viene previsto che a decorrere dal 1° gennaio 2015, i Presidenti delle regioni subentrano ai commissari straordinari anche nella titolarità delle contabilità speciali per la gestione delle risorse di cui all’art. 1, comma 111, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (stabilità 2014), al fine di rifinalizzarle alla prosecuzione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico. I Presidenti succedono ai commissari in tutti i rapporti attivi e passivi e nelle attività pendenti alla data del citato trasferimento di risorse; garantiscono la corretta e puntuale attuazione degli interventi mediante le proprie strutture organizzative; possono avvalersi, per una serie di attività relative a lavori, servizi e forniture degli uffici tecnici e amministrativi dei comuni, dei provveditorati interregionali alle opere pubbliche, nonché dell’ANAS, dei consorzi di bonifica e delle Autorità di distretto.
Si prevede, inoltre, che le spese effettuate dalle regioni a valere sulle risorse delle contabilità speciali loro trasferite per fronteggiare il dissesto idrogeologico siano escluse dal patto di stabilità interno.