Emanuele Renzi: il rischio non si annulla, il rischio va gestito sulla base della conoscenza
Al convegno Fabre 2023, svoltosi a Padova, Emanuele Renzi (Direttore Generale per la Sicurezza delle Infrastrutture Stradali e Autostradali e delle Gallerie di ANSFISA) ha parlato dell'attività di controllo svolta dall'Agenzia, attività che viene facilitata dall'uso della tecnologia. Uno dei temi più importanti però riguarda proprio l'ottimizzazione della moltitudine di strumenti a disposizione.
Nel 2022 ANSFISA ha operato controlli a oltre 700 opere e quest'anno il numero aumenterà
«ANSFISA, l'agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali autostradali ha avviato la propria attività da circa due anni svolgendo attività di promozione e vigilanza della sicurezza delle Infrastrutture ferroviarie, delle Infrastrutture statali autostradali, oggi anche negli impianti fissi. È un’attività molto delicata, del tutto innovativa in questo settore, soprattutto nel settore delle Infrastrutture stradali e autostradali dove bisogna assolutamente operare nella direzione di una rinnovata cultura della sicurezza, di un approccio culturale alla sicurezza.»
È quanto affermato dall’ing. Emanuele Renzi, Direttore Generale per la Sicurezza delle Infrastrutture Stradali e Autostradali e delle Gallerie di ANSFISA, durante l’evento organizzato dal Consorzio FABRE, insieme ai media partner Ingenio e CNI, il 9 febbraio 2023, presso l’Orto Botanico di Padova. L’evento era una Giornata di Studio sulle Nuove tecniche e recenti esperienze sulle ispezioni speciali di ponti e viadotti esistenti.
Il rischio va gestito
E l’ing. Renzi ha aggiunto «Ciò vuol dire che il rischio non si annulla. Ciò vuol dire che il rischio va gestito sulla base della conoscenza, e della conoscenza fanno parte le ispezioni speciali e le attività di studio e ricerca di cui l'Agenzia ANSFISA è protagonista, e che si concretizzano anche in queste giornate di studio con il Consorzio Fabre particolarmente importanti.
Ma l'attività dell’agenzia non è soltanto promozione della sicurezza, ma ovviamente anche vigilanza. La vigilanza prevede anche i controlli.
I controlli dell’agenzia
L’ing. Emanuele Renzi precisa che ANSFISA che con l'attività delle vigilanza non mira a sostituirsi a quelle dei gestori ma «l'agenzia fa un'attività di controllo a campione, stabilendo un campione delle infrastrutture dei gestori, per migliorare l'attività dei gestori, verificare l'attività svolta e condurre a un approccio uniforme, unificato nella valutazione della sicurezza e del rischio delle Infrastrutture. Queste attività a campione si stanno comunque dipanando in una maniera molto significativa negli ultimi due anni: abbiamo visto nel corso del 2021 e 2022 oltre 700 opere, nel 2023 riusciremo a vederne oltre 800, come da programma rispetto al Ministero, svolgendo anche diverse attività di audit con i gestori, che sono delle attività di affiancamento e di verifica delle procedure adottate dai gestori.
Questo campione ci sta già dando moltissime informazioni sullo stato di salute delle nostre infrastrutture, sullo stato di attuazione del quadro normativo completamente rinnovato nell'ultimo biennio e sull'organizzazione dei gestori.
Ricordiamoci che solo il 4% delle infrastrutture stradali italiane sono gestite dai concessionari autostradali e da ANAS come strade statali. In questo 4% è concentrata la maggior parte delle nostre attività, trovando una situazione di organizzazione in via di definizione e in forte miglioramento, in forte evoluzione.
I gestori stanno capendo l'importanza dell’attività dell'agenzia e stanno svolgendo le loro attività in collaborazione, in risposta alle nostre indicazioni con un deciso miglioramento.»
E precisa "In questo senso l'attività che sta svolgendo l'agenzia e anche quella di mirare e stendere a quel restante 96% delle nostre infrastrutture e promuovere la sicurezza anche nella grandissima parte delle Infrastrutture e gestite da Enti locali, Regioni, Province, Comuni che particolarmente hanno bisogno di questo di questo approccio innovativo."
L’evoluzione tecnologica
Sul fronte dell’evoluzione tecnologica l’Ing. Renzi ci riporta che «la tecnologia è un elemento molto molto importante, che certamente aiuterà l'attività di controllo dei gestori e dell'agenzia nei confronti dei gestori.
La tecnologia mette a disposizione una sensoristica, un'intelligenza artificiale, una capacità computazionale che solo fino a qualche anno fa non era assolutamente pensabile.
L'obiettivo è ora utilizzare queste strategie, utilizzare queste tecnologie, ingegnerizzarle, rendere utili e fruibili per la corretta priorizzazione e ottimizzazione delle attività sui singoli ponti e la corretta distribuzione di queste informazioni su tutto il patrimonio.
Non è soltanto un tema di sensori che oggi raggiungono un'evoluzione tale da dare il dato in tempo reale nella maniera più accurata, il tema è oggi ottimizzare la moltitudine di tecnologie messe a disposizione, droni, satelliti, endoscopie, tecniche di laboratorio distruttive e non, eccetera eccetera, per focalizzarle ingegneristicamente al singolo caso particolare e utilizzarle al meglio nello screening, per definire le priorità e, dove c'è un intervento prioritario, che la corretta definizione di questi interventi è la corretta ottimizzata allocazione delle risorse.»
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