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Elezioni a Messina. "Consigli Edilizi"

Edilizia & Politica

Ing. Francesco Triolo

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La risoluzione di un problema è dato dalla conoscenza dello stesso”.

A breve ci saranno le elezioni per il rinnovo della carica di Sindaco e del Consiglio Comunale a Messina.

Come da copione tutti i partiti si stanno organizzando per scendere in campo per questa nuova competizione.

Dal “cassetto” vengono tirati nuovamente fuori slogan, proclami e programmi quasi identici a quelli già visti per le precedenti tornate elettorali, nella speranza che si possano vedere finalmente concretizzate idee e ipotesi talvolta troppo fantasiose.

Uno dei punti fermi di questa campagna elettorale potrebbe riguardare il Settore Edilizio.

Tenendo sempre fermi e alti i temi a tutti più cari (e mai concretizzati) quali, Ponte sullo Stretto, nuovo Piano Regolatore, Infrastrutture utilizzando il canale dei finanziamenti europei, grandi e impossibili pianificazioni territoriali, si rammenta che Messina attualmente risulta la città più “vincolata” in Italia.

Pensare di parlare di edilizia a Messina senza conoscere quelle che sono le attuali (e perenni) problematiche di una città “intoccabile” risulterebbe un grave errore soprattutto per chi li dovrebbe risolvere.

La grande offerta di lavoro trovata con l’utilizzo delle ristrutturazioni e mediante l’efficientamento energetico, andranno sempre più a diminuire per colpa di un Governo che non vede di buon occhio i Bonus Edilizi.

A breve si ritornerà come prima.

In molti non sanno che Messina oltre a essere ad alto rischio sismico, è interessata per circa un 75% del suo territorio a delle zone denominate ZPS (zone a protezione speciale), oltre a ricadere quasi interamente in zona Paesaggistica e ultimamente e quasi per tutta la sua estensione (oltre l’80%) in "zona gialla” del nuovo Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) e denominato “sito di attenzione”.

Risulta quasi tutto precluso a meno di studi particolareggiati che dovranno essere approvati e di successivi decreti regionali autorizzativi.

Si aggiunga che su altre zone del territorio gravano altri  vincoli (idrogeologico, storico, zona Q, ex zone ASI ecc…) che rendono impossibile non solo qualsiasi edificazione, ma anche interventi diversi dalla normale manutenzione ordinaria.

Oggi in “zona gialla”, anche il più banale cambio di destinazione d’uso di un immobile da deposito ad abitazione NON risulta possibile a causa di una “Norma Politica” (e non tecnica) finalizzata solo a creare un ulteriore blocco edilizio in una città priva di una vera è proprio “capacità reattiva”.

Per non parlare della modifica (redatta dagli Ordini Professionali) di uno degli articoli più importanti delle Norme di Attuazione (art.3) che dopo essere stato approvato anche in Consiglio Comunale si è “smarrito” negli uffici della Regione Siciliana.

Ma, andiamo per ordine!

Tra le prime cose che dovrà fare il prossimo candidato a Sindaco è risolvere il problema P.A.I.

Come detto, la Regione Siciliana ha pensato bene di includere il territorio comunale di Messina, nell’aggiornamento riguardante la parte geomorfologica, nel Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) rendendo la città un campo minato per chi volesse costruire qualsiasi manufatto o pertinenza.

Un disegno politico, studiato da tempo e che si è concretizzato con l’ultimo atto che definitivamente sancisce l’impossibilità di operare progettualmente nella legalità.

Restrizioni che come riportate nella relazione generale del Piano, sono figlie di precedenti amministrazioni comunali che avevano commissionato un particolare studio dei dissesti all’Enea da inserire in quello che doveva rappresentare il “blocca Messina” con la stesura del nuovo Piano Regolatore.

In parole semplici, ma facilmente riscontrabili nelle cartografie allegate al P.A.I., Messina diventa gialla per circa l’80% del suo territorio e come “... sito di attenzione per suscettibilità elevata e molto elevata a colate rapide (dati di base Studio Enea 2014)”.

Studi e progettazioni alquanto articolati e artificiosi con specifiche competenze idrauliche, geologiche e che necessitano del parere degli uffici afferenti alle strutture di Bacino poste tra Catania e Palermo.

E questo è solo l’inizio di uno dei tanti problemi che vanno attenzionati e risolti dalla nuova classe Dirigente Messinese.

Buona campagna elettorale a tutti e sempre nella consapevolezza che ...

            La risoluzione di un problema è dato dalla conoscenza dello stesso”.