Efficienza idrica: qual è l'effettivo impatto nell'edilizia sostenibile certificata?

Efficienza idrica: tra le categorie analizzate dell’Impact Report dell’edilizia sostenibile certificata in Italia

Tra i diversi argomenti affrontati dal documento anche il tema dell'efficienza idrica.

Di seguito la breve intervista a Sandro Paglia, di ARIATTA Ingegneria dei Sistemi S.p.A., membro del Comitato Tecnico che ha redatto il documento.

Per la prima volta in Italia un Impact Report dell’edilizia sostenibile certificata. All’interno del documento sappiamo che è stata trattata anche la parte relativa all’efficienza idrica. In che modo?

Sandro Paglia

Il tema dell’efficienza idrica non è mai stato così presente nel dibattito pubblico pertanto penso di aver avuto una grande responsabilità nel raccontare quanto e come i protocolli energetico ambientali riescano a incidere positivamente sul tale aspetto.

L’analisi parte con una presentazione di prerequisiti e crediti della categoria “Water Efficiency”, una delle sei categorie che strutturano i protocolli LEED utilizzati nei processi di nuova costruzione, ristrutturazione importante e interior design.

L’Impact Report si concentra su progetti a scala di edificio, pertanto è risultato necessario raccontare la strategia impostata per ottimizzare il principale impatto, ovvero il consumo idrico per usi interni; consumo legato alle nostre abitudini quotidiane, sia in ambito domestico che sul luogo di lavoro.

GBC Italia ha presentato a Roma - lo scorso 13 giugno - il primo Impact Report dell'edilizia sostenibile certificata. Un documento unico nel suo genere, pensato per misurare i benefici ambientali, economici e sociali generati dagli edifici che perseguono l’uso di processi di progettazione, realizzazione e monitoraggio in conformità ai protocolli energetico-ambientali rating system della famiglia LEED-GBC.

Di questa, vengono descritti parametri e metodologie di calcolo studiate per definire e rendere confrontabili le prestazioni degli edifici.

Oltre al consumo idrico legato alle abitudini personali e alla gestione degli ambienti interni, vengono descritte anche le modalità con cui crediti e prerequisiti relativi all’Outdoor Water Use Reduction guidano la selezione delle specie vegetazionali, la progettazione del aree esterne verdi e dei relativi sistemi impiantistici generando, anche in questo caso, delle sensibili ottimizzazioni.

Necessario implementare una infrastruttura di contabilizzazione capillare e automatizzata

Dai dati raccolti, quali informazioni possiamo trarre sul tema per migliorare nel prossimo futuro?

Sandro Paglia

I dati riscontrati confermano che effettivamente la strada indicata dai protocolli energetico ambientali è giusta e che dobbiamo continuare a percorrerla cercando di migliorarla.

L’analisi sugli edifici per uffici quantifica in termini di m³/anno di acqua l’impatto legato alla strategia di riduzione del consumo idrico (Indoor Water Use Reduction).

I grafici relativi ai progetti di nuova costruzione (BD+C) e di allestimento degli interni (ID+C) mirano a collegare le strategie progettuali con il livello di certificazione, si ha quindi una indicazione delle strategie da applicare in funzione del target da raggiungere.

In ultimo, ma non per importanza, si vuole porre l’accento sul tema della contabilizzazione dei consumi idrici, strategia che in primis permette di quantificare i consumi reali e conseguentemente ottenere una riduzione. Allo stato attuale, i protocolli danno un input su questo tema e dai numeri risulta evidente che è stato chiaramente recepito dalle normali pratiche di progettazione, stimolate parallelamente dalle normative locali e nazionali.

L’indicazione risulta molto chiara, incentivare l’implementazione di una infrastruttura di contabilizzazione capillare e automatizzata che, riportando quanto detto da EPA (Enviromental Protection Agency - agenzia governativa americana per la protezione ambientale), “…aiuta a valutare le prestazioni e a identificare i problemi, facilita l'identificazione delle misure di risparmio la quantificazione dei benefici e può essere implementata a varie scale…”.

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