Efficienza Energetica
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Efficienza Energetica: il rapporto dell'Osservatorio Energy&Strategy del Politecnico di Milano

Crescono nel 2022 gli investimenti in efficienza energetica ma serve un'ulteriore accelerazione, l’Italia si piazza a metà classifica nel contesto Europeo. Tra le tecnologie per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione dei consumi energetici spiccano le pompe di calore (civile) e i sistemi di cogenerazione e recupero di cascami termici (industriale). Attesa una crescente diffusione di sistemi di gestione dell’energia (Energy Management Systems – EMS) “intelligenti”.

Energy Efficiency Report 2023: tendenze normative, tecnologiche e di mercato

L’edizione 2023 dell’Energy Efficiency Report, a cura dell'Osservatorio Energy&Strategy del Politecnico di Milano, si pone l’obiettivo di indagare le tendenze normative, tecnologiche e di mercato che hanno caratterizzato il settore dell’efficienza energetica nell’ultimo anno in Italia, e come tali trend influenzeranno i comportamenti di imprese, famiglie, e player dell’efficienza energetica.

A partire dall’analisi di alcuni indicatori che permettono di valutare il posizionamento raggiunto dall’Italia rispetto ai principali paesi europei dal punto di vista dell’efficientamento dei consumi, il report fornisce un quadro sulle principali linee guida europee e normative nazionali a supporto dell’efficienza energetica.

Inoltre, l'Energy Efficiency Report offre un approfondimento tecnologico riguardante alcune delle soluzioni di efficienza energetica che destano maggior interesse in ambito civile ed industriale, così come una descrizione dei principali player e modelli di business che caratterizzano tale settore, con un particolare focus sul ruolo ricoperto dalle Energy Service Companies.

Efficientamento energetico: confronto Italia vs resto d’Europa

Secondo l'Energy Efficiency Report 2023, l'Italia presenta un buon livello globale di efficientamento energetico, senza dubbio influenzato anche dall’effetto che le condizioni climatiche miti del nostro Paese hanno sul livello dei consumi.

Tuttavia, l’efficientamento appare progredire più lentamente rispetto agli altri Stati Europei, con la decrescita dell’Energy Intensity Index che, considerando il periodo 2013-2021, è progredita con un ritmo 3 volte inferiore a quello europeo.

Il minor tasso di riduzione dei consumi è da imputare, secondo l’indice Odyssee Mure, alle policy italiane a supporto dell’efficientamento energetico meno efficaci rispetto a quelle delle altre nazioni europee.

Il nostro Paese si colloca al 14° posto tra i 27 Paesi appartenenti alla UE. Tale risultato deriva dalla combinazione di un buon livello attuale di efficientamento energetico (7° posizione) con un basso punteggio dal punto di vista del trend storico (Trend) e del quadro normativo in vigore (Policy).

Scoreboard su status quo, trend e policy a supporto dell’efficienza energetica, sviluppata nell’ambito del progetto Odyssee Mure (Fonti: progetto Odyssee Mure) - Estratto Energy Efficiency Report 2023

Il report dell'Osservatorio Energy&Strategy del Polimi analizza nel dettaglio anche lo status quo dell’efficientamento nei diversi settori di consumo ed emerge che l’Italia presenta un’efficienza energetica migliore rispetto alle media europea nel settore residenziale ed in quello industriale, mentre il comparto terziario presenta un consumo per unità di Valore Aggiunto Lordo (VAL) più alto rispetto alla media europea.

Confronto Italia-EU sulla base di cinque indicatori di efficienza energetica (Fonte: rielaborazione E&S su dati Eurostat) - Estratto Report Energy Efficiency 2023

Policy e target europei sempre più ambiziosi

Con l’aggiornamento della Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) e della Energy Efficiency Directive (EED), nonché con la decisione di istituire un nuovo Emission Trading System (ETS) che includa l’ambito edilizio, l’Unione Europea sta infatti attraversando un processo di revisione al rialzo dei propri obiettivi di riduzione dei consumi e di efficientamento energetico.

Tra i principali target di questi aggiornamenti emerge il settore edilizio, per il quale sono in fase di discussione e negoziazione obiettivi di efficientamento uniformi a livello comunitario, che potrebbero rappresentare una criticità se non adeguatamente sostenuti da piani nazionali di ristrutturazioni di lungo periodo e da politiche chiare e stabili che tengano conto delle specificità del patrimonio immobilizzare nazionale.

Serve una razionalizzazione del quadro degli incentivi italiano

La razionalizzazione del quadro incentivante tramite il consolidamento dei meccanismi più virtuosi, la stabilità nel lungo periodo degli schemi incentivanti e la rimozione delle agevolazioni tra loro in conflitto rappresentano gli sviluppi del quadro normativo-regolatorio italiano per l’efficienza energetica più auspicati dagli operatori del settore.

Riduzione consumi energetici: la propensione di imprese e famiglie

É stata sottoposta una survey a 2.500 cittadini, dall'analisi dei dati è emerso che oggi la maggior parte delle famiglie è sensibile al tema della decarbonizzazione dei consumi energetici.

Nonostante ciò, risulta bassa la percentuale di famiglie che ha implementato interventi in soluzioni di efficienza energetica di tipo hardware e/o digitale negli ultimi 5 anni.

Tale discrepanza è da ricercarsi negli elevati costi, nella difficoltà di accesso al capitale e nelle lungaggini burocratiche, che risultano essere tra le principali barriere all’adozione di misure di efficientamento in ambito residenziale.

Anche nel settore industriale, come emerso dal sondaggio sottoposto a 250 imprese manifatturiere italiane, le barriere economiche (tempi eccessivi di ritorno) e burocratiche (incertezza del quadro normativo) costituiscono i principali elementi che frenano gli investimenti, soprattutto nell’ambito delle soluzioni hardware.

Come segna il report, nei prossimi anni è comunque atteso un aumento degli investimenti in soluzioni di efficienza o tecnologie per la produzione da fonti rinnovabili da parte delle famiglie, con la quota parte di popolazione che intende effettuare un intervento nei prossimi 5 anni in netta crescita rispetto al valore storico degli ultimi 5 anni. Tale crescita è trainata principalmente dai benefici economici ottenibili tramite la riduzione dei consumi.

Ripartizione tecnologica secondo le famiglie che hanno investito e che hanno intenzione di investire nel prossimo futuro - Estratto Report Energy Efficiency 2023

Nel 2022, invece, in ambito industriale, la scena è stata dominata da interventi sul processo produttivo e da interventi di illuminazione efficiente (LED), che hanno cumulato congiuntamente più del 50% del totale degli interventi. Nei prossimi cinque anni è attesa una grande penetrazione del fotovoltaico, con l’84% delle aziende che intende installarlo presso il proprio impianto produttivo. Interventi di efficientamento del processo produttivo (56%) e dei sistemi di illuminazione efficiente (31%) mantengono una notevole importanza nel quadro complessivo.

Quota parte delle imprese che prevede di investire in ciascuna tecnologia nel prossimo quinquennio (2023 – 2027) - Estratto Report Energy Efficiency 2023.

Trend degli investimenti in efficienza energetica in Italia

Nell’anno 2022 si conferma il trend di crescita degli investimenti in efficienza energetica in Italia già registrato, fatto salvo il 2020, nel periodo 2016-2022.

Gli investimenti nel settore industriale mostrano un andamento che riprende quello rilevato negli anni 2016-2019, con una crescita moderata ma continua.

Il settore civile nel 2022 è invece caratterizzato da un rilevante aumento degli investimenti, in continuità con l’importante incremento iniziato nel 2021 e supportato dai bonus edilizi e dal Superbonus 110%.

Trend degli investimenti in efficienza energetica in Italia (Fonti: rielaborazione E&S su database proprietari, interazioni con operatori del settore e dati Assoclima, Terna, Comoli e Ferrari, Assotermica) - Estratto Report Energy Efficiency 2023.

Tecnologie per l'efficienza energetica

Dal report si evince che, in ambito residenziale, le pompe di calore (PdC) rappresentano una quota significativa delle soluzioni di climatizzazione da adottare per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione del settore edilizio in quanto presentano una serie di vantaggi (tra cui elevata efficienza, semplicità, adattabilità).

La diffusione della tecnologia Aria-Aria è dovuta principalmente ad una facilità di utilizzo ed alla semplicità impiantistica, uniti a dei costi più contenuti rispetto ad altre tecnologie comparabili. I sistemi Acqua-Acqua presentano coefficienti di prestazione simili alle pompe di calore funzionanti tramite l’aria ambiente, ma CAPEX più alti dovuti ad una maggiore complessità impiantistica causata dalla limitata disponibilità della fonte (falde acquifere) e dalla necessaria costruzione di canalizzazioni di trasporto e sistemi adeguati allo scambio di calore con il fluido termovettore. Infine, i sistemi Terra-Acqua rappresentano una piccola parte delle PdC attualmente utilizzate in ambito residenziale, nonostante le elevate prestazioni. Questo è principalmente dovuto a dei costi di investimento elevati rispetto alle altre tecnologie, un alto livello di complessità di installazione e soprattutto una scarsa consapevolezza da parte dei cittadini riguardo i maggiori benefici conseguibili.

In ambito industriale, invece, sembrano avere la meglio i sistemi di cogenerazione e recupero di cascami termici. Due soluzioni efficienti per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione. Nonostante il settore industriale abbia già fatto importanti passi avanti verso l’efficientamento dei consumi attraverso l’utilizzo di tecnologie mature e modifiche impiantistiche sul processo (e.g., cogenerazione, recupero cascami termici), permangono ampi margini di miglioramento.

Spinta verso la gestione intelligente dell’energia

Il report segnala che in prospettiva futura ci si attende una crescente diffusione di sistemi di gestione dell’energia (Energy Management Systems – EMS) “intelligenti” in grado di aggiungere alle funzionalità di controllo, monitoraggio e analisi dei dati di consumo energetici anche funzionalità di predizione e di “scenario analysis”, grazie al contributo di strumenti di AI (Artificial Intelligence) e di machine learning.

In ambito edilizio, i BEMS (Building Energy Management Systems) vengono considerati uno strumento necessario all’evoluzione degli edifici in ottica di “smart building”: edifici che riescono, in modo automatizzato, ad individuare ed implementare le azioni necessarie ad ottimizzare le performance energetiche degli impianti dell’edificio in modo tale da garantire il comfort, la sicurezza e la salute degli occupanti.

I player della filiera dell’efficienza energetica maggiormente strutturati quali utility ed ESCo
stanno indirizzando la propria offerta commerciale verso soluzioni che integrino tecnologie rinnovabili e di efficienza in un’ottica di sostenibilità a 360°. 


ndr. Il report sarà presto disponibile all'interno della sezione download del sito dell'Osservatorio Energy&Strategy del Politecnico di Milano.

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