Efficienza energetica degli edifici pubblici: presentato il contratto-tipo in Partenariato Pubblico-Privato

Un contratto-tipo per standardizzare e agevolare accordi per l'efficientamento energetico

Recentemente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), insieme ad ANAC ed ENEA, ha presentato un innovativo contratto-tipo in Partenariato Pubblico-Privato EPC (Energy Performance Contract), uno strumento chiave per guidare la Pubblica Amministrazione nell’efficientamento energetico degli edifici pubblici. La presentazione, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di alto profilo, si propone come un passo concreto per favorire la sostenibilità e l’efficienza nelle politiche di gestione del patrimonio edilizio pubblico.

Lo fa sapere in una nota il CNI, che rende noto che in rappresentanza del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, la consigliera Ippolita Chiarolini, delegata all’ingegneria economica e al PPP, ha offerto il suo contributo al dibattito, esprimendo alcune perplessità sul nuovo articolo 193 del Codice degli Appalti. Questo articolo, pur favorendo una maggiore concorrenza tra gli operatori, potrebbe generare effetti indesiderati come il disincentivo alla proposta di progetti innovativi.

“La documentazione elaborata dal promotore viene resa disponibile ad altri proponenti fornendo un vantaggio competitivo, ma senza riconoscerne un valore al promotore stesso – ha spiegato Chiarolini – Questo potrebbe scoraggiare la presentazione di proposte, ed è necessario individuare soluzioni procedurali più equilibrate”.

Chiarolini ha sottolineato l’importanza di far crescere la cultura del Partenariato Pubblico-Privato (PPP) in tutte le sue forme, non limitandosi al project financing. “Questo approccio consente di dotare la Pubblica Amministrazione di strumenti efficaci per la realizzazione di opere pubbliche”, ha dichiarato. Per supportare questo obiettivo, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri si è offerto di collaborare alla stesura di casi studio che possano fungere da modello per le Amministrazioni.

Il contratto-tipo EPC, pur non obbligatorio, rappresenta un riferimento cruciale per le Amministrazioni. Secondo Chiarolini, sarebbe utile integrare il contratto con uno schema di Piano Economico Finanziario (PEF) standardizzato, per facilitare la comparabilità e la trasparenza delle proposte.

In linea con il nuovo Codice degli Appalti e le direttive Eurostat sulla contabilizzazione degli investimenti in EPC, questo contratto-tipo fornisce un supporto concreto nella predisposizione di accordi per l’efficientamento energetico, promuovendo pratiche sostenibili e trasparenti.

La redazione del contratto-tipo è stata resa possibile grazie al contributo di un tavolo interistituzionale coordinato dalla Ragioneria Generale dello Stato. Al lavoro hanno partecipato, oltre ad ANAC ed ENEA, enti come il DIPE, Istat, Corte dei Conti, Agenzia per la Coesione Territoriale, Fondazione Ifel e l’Università Bocconi.

Per chi volesse approfondire, sul Portale per il monitoraggio delle operazioni di Partenariato Pubblico-Privato sono disponibili una serie di materiali di supporto, tra cui la Delibera Anac n. 349 del 2024, il contratto-tipo e documenti tecnici quali la matrice dei rischi e il capitolato tecnico EPC per edifici pubblici.

IN ALLEGATO LA NOTA INTEGRALE CNI.