Edilteco insieme al Museo dell'Ara Pacis: una scelta di tecnologie per l’eternità!
Nel Museo dell’Ara Pacis di Roma sono state utilizzate le tecnologie Edilteco per garantire massimo isolamento termico e protezione al fuoco.
Ogni volta che mi chiedono delle referenze sulle tecnologie Edilteco mi fermo, sorrido e ripenso al cantiere più prestigioso in cui è stata coinvolta l'azienda. Mi riferisco alla costruzione del museo archeologico capitolino dell’Ara Pacis firmato dall’architetto americano Richard Meier; un progetto architettonico che ha portato alla definitiva sostituzione, per l’impossibilità di un intervento di adeguamento, del vecchio padiglione protettivo novecentesco (1939).
Una nuova architettura nata come “contenitore” di una delle più significative testimonianze dell’arte augustea; al suo interno, infatti, il nuovo museo custodisce l’antico altare dedicato alla pace (I secolo a.C.) costruito per celebrare la spedizione condotta dell’imperatore romano Augusto in Spagna e Gallia; spedizione che segnò l’inizio di un lungo periodo di pace (Pax Romana) e di prosperità in tutto l’impero romano.
Un’immagine del padiglione progettato dall’arch. Vittorio Balio Morpurgo (1939) poco prima della sua demolizione avvenuta nel 2000; fotografo sconosciuto
Un'architettura contenitore del patrimonio passato: il Museo dell’Ara Pacis firmato Richard Meier
Opera di Richard Meier, il Museo dell’Ara Pacis è stato da molti considerato come il primo grande intervento urbanistico-architettonico avvenuto nel centro storico di Roma dai tempi del Fascismo. Un complesso architettonico destinato ad essere un nuovo contenitore per un antico monumento da conservare; un’architettura contemporanea costruita in acciaio, travertino nei rivestimenti di pareti e pavimenti, vetro e stucco.
Esattamente vent'anni fa, nel 2000, iniziarono i lavori del nuovo padiglione progettato da Meier. Cinque anni dopo, nel 2005, la prima parte della struttura fu aperta al pubblico.
L'edificio fu inaugurato il 23 settembre 2005, giornata in cui ricorre l’anniversario della nascita dell’imperatore Augusto.
In realtà, i lavori nel lato nord del complesso museale proseguirono anche dopo il 2005. Il cantiere terminò ufficialmente qualche giorno prima del 21 aprile 2006, quando l’opera fu completamente e definitivamente aperta in ogni sua parte al pubblico.
Il nuovo Museo dell’Ara Pacis si articola lungo l’asse nord-sud del sito su cui sorge, parallelamente al Lungotevere. La composizione architettonica è tripartita sia in pianta e sia in alzato.
Al centro della composizione architettonica si trova il volume trasparente che costituisce la nuova teca di protezione dell’Ara Pacis Augustae. Un volume completamente vetrato di 8 m x 6 al quale si aggiungono altri volumi secondari, sia nord e sia a sud, che ospitano rispettivamente l'Auditorium (140 posti), gli uffici amministrativi e spazi dedicati a esposizioni temporanee e al ristoro.
L’accesso al museo avviene in corrispondenza di via Tomacelli. Qui un sistema di gradinate e rampe in travertino levigato acquistano gradualmente la quota della piazza e accompagnano il visitatore verso il primo volume della composizione architettonica. Un volume ben riconoscibile che funge da vestibolo alla grande sala vetrata che ospita l’antico reperto archeologico.
Tecnologie Edilteco per l’isolamento termico e la protezione al fuoco nel nuovo Museo dell’Ara Pacis
Dal punto di vista progettuale, l’illuminazione e il controllo microclimatico degli ambienti interni sono stati due aspetti di primaria importanza per poter garantire la conservazione preventiva dell'antico reperto di epoca augustea.
Nella costruzione dell’edificio, infatti, sono state utilizzate un insieme sistematico di tecnologie - attive e passive - volte a controllare il microclima al suo interno: è stato installato un sistema evoluto di condizionamento dell’aria e dispositivi di controllo dell’illuminazione naturale ed artificiale, un impianto di raffrescamento e riscaldamento radiante a pavimento, e sono state installate vetrate ad elevato isolamento termico e acustico.
La tecnologia Edilteco, in questo contesto, ha permesso di risolvere alcune delle criticità legate ad aspetti di carattere architettonico e ambientale che potevano incidere sull’isolamento termico dell’edificio.
Soluzioni alleggerite firmate Edilteco per gli orizzontamenti
In primo luogo era necessario garantire un ottimo isolamento termico del volume vetrato che ospita l’Ara Pacis Augustae; in copertura si è scelto di realizzare un massetto di pendenza alleggerito con perle vergini di polistirene espanso Politerm Blu di Edilteco per garantire ottime performance dal punto di vista dell’isolamento termico.
Al di sopra del massetto di pendenza è stato successivamente posato un doppio strato di guaina impermeabilizzante protetto da una pavimentazione realizzata con lastre di marmo.
Cos'è il Politerm Blu prodotto da Edilteco
Aggregato superleggero ed altamente isolante in perle vergini di polistirene espanso a granulometria in curva (ø 3 > 6 mm), a densità controllata, preadditivato perla per perla in fase di produzione con additivo E.I.A. che permette la perfetta impastabilità con il legante idraulico, anche a bassissimi dosaggi di cemento, l’omogenea distribuzione nell’impasto e la sua perfetta pompabilità, eliminando il fenomeno di affioramento delle perle. Nelle densità inferiori a 350 kg/m3 non occorre aggiungere sabbia.
Sulle coperture e sulla piazza sono stati realizzati massetti alleggeriti con Politerm Blu. A maturazione del massetto è stato posato un doppio strato di guaina impermeabilizzante pronta a ricevere successivamente una pavimentazione sopraelevata realizzata in lastre di marmo appoggiate.
Per aumentare l’efficienza dell’impianto radiante che circonda l’altare è realizzato uno strato di riempimento in Politerm Blu, dosato a 250 kg e con un lambda di 0,067 W/mk .
Politerm Blu di Edilteco è stato utilizzato come riempimento murario (con spessori fino a 50 cm) per gli uffici che si trovano nel piano seminterrato.
Per il Museo dell’Ara Pacis sono stati utilizzati circa 1.000 m3 di Politerm Blu.
Per gli oltre 1.000 mq di superfici verticali esterne era stato previsto inizialmente l’installazione di un cappotto a lastre. Dopo un accurato calcolo, lo staff tecnico ha deciso di utilizzare intonaco isolante Isolteco 230.
ISOLTECO, l'intonaco premiscelato termoisolante
Intonaco premiscelato termoisolante in sacchi pronti all’uso, composto da leganti idraulici (25% del volume), perle vergini di polistirene espanso (73% del volume) additivate (2% del volume) prima del confezionamento e a diametro costante non superiore ai 2 mm, conforme alla norma UNI EN 998-1 classificato T1 CS I, avente le seguenti caratteristiche:
- coefficiente di conduttività termica λD pari a 0,063 W/m°K verificata secondo le norme UNI 7891:1978, EN 12667/2001, ISO 8301/1991
- resistenza alla diffusione del vapore acqueo µ: 12,67 verificata secondo norma UNI EN 1015-18
- densità a secco: 230 kg /m3 verificata secondo norma UNI EN 1015-10
- resistenza alla compressione a 28 gg.: 1,07 N/mm2 verificata secondo norma UNI EN 1015-11
- resistenza alla flessione a 28 gg.: 0,59 N/mm2 verificata secondo norma UNI EN 1015-12
- potere fono isolante su parete: 38 dB
- reazione al fuoco: Classe E verificata secondo norma UNI EN 13501-1
- assorbimento d’acqua (W1): 9,60% verificata secondo norma UNI 7699
Infine, per garantire una protezione passiva al fuoco della centrale termica è stato utilizzato l’intonaco Protherm Light Edilteco.
Intonaco per la protezione passiva al fuoco PROTHERM LIGHT®
PROTHERM LIGHT® è un intonaco premiscelato leggero termoisolante (certificato secondo le norme europee della serie EN ed in possesso del documento ETA 18/1111 e di marcatura CE) per la protezione passiva al fuoco, a base di perle vergini di EPS, leganti idraulici e speciali additivi, da miscelare con acqua al momento dell’applicazione.
La particolare natura della composizione chimica della sua formulazione e la specifica tecnologia di produzione del materiale conferiscono a questo prodotto caratteristiche eccellenti per quanto riguarda la durabilità, garantita fino a 25 anni, oltre che alla leggerezza (solo 300 kg/m3). Queste caratteristiche si vanno ad aggiungere alle ottime prestazioni di resistenza al fuoco, che consentono l’utilizzo di spessori ridotti.
Cosa rispondo quando mi chiedono delle referenze sulle tecnologie per l’isolamento termico e la protezione al fuoco messe a punto da Edilteco? “Sono passate alla storia e, sicuramente, sono tra le più viste al mondo!”
Architettura
L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.
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