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Edifici sostenibili: l’uso dei protocolli energetici ambientali nelle scelte progettuali.

Durante il SAIE a parlare di progettazione di edifici sostenibili alla luce dei protocolli energetico ambientali è intervenuto Marco Mari, Presidente di Green Building Council Italia.
La conversazione è avvenuta all’interno dell’evento "NUOVI PARADIGMI PER LA PROGETTAZIONE DI EDIFICI RILEVANTI E STRATEGICI» organizzato da AICAP e CTE in collaborazione con SAIE e il portale INGENIO giovedì 20 ottobre 2022.
Hanno moderato Claudio Failla, Past President CTE, e Marco Menegotto, Past President aicap

Marco Mari, presidente di Green Building Council, ha aperto il suo intervento concordando con le relazioni degli altri ospiti che «industrializzando e preingegnerizzando possiamo identificare prima e garantire meglio le prestazioni dell’edificio.»

E ha continuato «Ho visto progetti bei progetti, da più punti di vista, e il tema della centralità del progetto è alla base di tutta quella che chiamiamo rivoluzione sulla sostenibilità. Sono due gli elementi da considerare, centralità del progetto e ingegnerizzazione dei processi, perché dobbiamo garantire delle prestazioni».

In questo articolo viene pubblicato un estratto scritto della presentazione video, disponibile in allegato. Ovviamente si suggerisce la visione del video per una acquisizione più completa dei contenuti della relazione.

Nessuno si salva da solo

Dopo aver presentato Green Building Council Italia Marco Mari ha richiamato le parole di Papa Francesco «Nessuno si salva da solo» un’affermazione quanto più vera perchè si è arrivati a dover gestire una complessità che ha in sè la necessità di dover operare insieme: «L'obiettivo è quello di rispondere alle esigenze dell'uomo e dell’ambiente. Perché non solo dell’ambiente? Perché la terra di per sé è resiliente, la terra proseguirà come tutte le ere geologiche. Siamo noi che abbiamo la necessità di convivere in questo ambiente. L'obiettivo è fare in modo di realizzare un ambiente costruito che permetta di mantenere la nostra vita in equilibrio con gli ecosistemi».

Il supporto di Green Building Council alla sostenibilità

Il concetto di fare insieme è ovviamente esteso, e va inteso cercando di valorizzare tutte le esperienze internazionali. Ecco quindi il supporto di Green Building Council, un'associazione che opera in oltre 70 paesi «ad oggi nel mondo è la più grande comunità dell'edilizia sostenibile».
Ma occorre essere anche glocali, essere sui territori e «la nostra associazione è attiva con i Chapter regionali, i luoghi in cui i nostri soci in qualche modo collaborano, partecipano, si attivano.»
Un Associazione in cui sono presenti anche le imprese e le università, «tutti gli attori fino anche agli sviluppatori, fino anche alle strutture si occupano di finanza, perché L'obiettivo è incidere sulla filiera con un coinvolgimento inclusivo di tutte le parti.»

Sostenibilità non significa solo risparmio energetico

Nel Paese è palese l’esistenza di un diffuso problema ambientale, a tutti i livelli. La domanda è perché si dovrebbe iniziare proprio dall'aspetto dell'ambiente costruito, dall’ edilizia, dalle infrastrutture? perché è il settore che non solo produce più lavoro ma impatta di più in assoluto sull’ambiente.»
Ma che cosa vuol dire che impatta di più? «Non ha solo un problema legato ai consumi energetici, non ha solo un problema legato alle emissioni, non ha solo un problema di riciclo e di economia circolare. Se fosse così ci saremmo dimenticati una cosa importante: che noi viviamo dentro gli edifici. Vivere negli edifici perché la nostra generazione vive circa il 92% del proprio tempo dentro edifici, scuole e uffici, case eccetera … e lì dentro ci ammaliamo. L’organizzazione Mondiale della Sanità ci dice che la terza causa di morte da vent'anni pre-covid sono le malattie respiratorie, e non ci piace pensare questa cosa. Non solo, in Italia le malattie respiratorie incidono del circa il 5% del PIL, vuol dire la quantità di valore prodotto dalla Lombardia e dal Veneto insieme.»

Il tema della salubrità

"La problematica va risolta la causa a monte, il problema dell'edificio malato è un problema reale.»
Come risolverlo, demolendo e ricostruendo da capo le nostre città? «Buttare giù tutta Bologna e rifare gli edifici da zero sarebbe il goal che ci perdiamo: se perdiamo la cultura, le radici culturali, non è sostenibilità».
Su questi temi l’Italia può essere protagonista a livello internazionale «Pensate che ultimamente siamo addirittura allineati con gli americani, che vogliono apprendere da noi i temi del restauro sostenibile, perché hanno capito che a forza di buttare giù edifici vuol dire uccidere la radice culturale, quindi generale dei luoghi non luoghi, che comportano poi problemi sociali da dover governare.»

Il valore della durabilità

«Dovremo pensare ad edifici che durano molto nel tempo. L'edificio storico è il più sostenibile perché ha già scontato tutte le emissioni, tutti gli elementi, si è già naturalizzato. Allora progettare per allungare i tempi aggiunge altri valori, che sono quelli culturali. Il mondo dell'edilizia sostenibile parte da qui.»
Ma come si misurano le prestazioni di sostenibilità in un contesto così complesso, dove efficenza energetica, salubrità, valore culturale e storico sono alcune delle variabili da considerare? come comprendere se un edificio è davvero ecosostenibile ?

"La misura è basata su due aspetti: uno, tenendo conto il ciclo di vita dell'asset e, quindi, tutto ciò che è la nuova costruzione/riqualificazione, in termini anche di impatto del cantiere. Tutta la parte di uso e gestione, quindi vuol dire che già in fase progettuale progetto il manuale di istruzione perché non esiste edificio performante al mondo che si è guidato male non vada a consumare di più, a rompersi, a maggior ragione se ha molta tecnologia E già in fase di progettazione progetterò il fine vita, il fine vita e il riuso. E in fase di realizzazione dell'opera dovrò domandarmi quali materiali, quali prodotti, hanno una filiera a minore impatto ambientale. Potrò privilegiare con il voto di acquisto prodotti che hanno minor impatto.»

Che cosa è un edificio sostenibile

«Un edificio è sostenibile se contemporaneamente ci permette di ridurre il minimo il consumo di risorse naturali, comprese quelle energetiche, l'antropizzazione dei suoli, di ridurre al minimo le emissioni tutte comprese quelle anche interne e quant’altro, ma anche quelle idriche, … quindi il tema della circolarità e degli impatti negativi sugli
ecosistemi. Un nuovo edificio che cosa fa cosa? cambia la circolazione dei venti, ha effetto sull'isola di calore, nella gestione delle acque meteoriche e deve essere pensato per ottimizzare questi temi.

Parliamo solo delle acque meteoriche, l'edificio può avere tante soluzioni, tra cui un tetto verde ,che è una buona soluzione anche per la coibentazione, e che è un buffer quando c'è il picco d’acqua.

Ancora, massimizzare la qualità dell'ambiente interno, perché sennò per carità non consuma energia, però ci siamo presi tutti la malattia: così non funziona.
Ecco questo è quanto ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers) ci chiarisce, edice che esattamente tutti gli aspetti insieme, che non vuol dire fare l'ottimo di tutti, vuol dire secondo vincoli (economici, progettuali, il sito, storici, testimoniali e quant’altro) fare la miglior realizzazione tenendo conto di tutti questi aspetti.»

Ecco questo è un edificio sostenibile»

Strumenti per misurare l’edificio sostenibile

«Ci sono strumenti che permettono di essere una linea guida progettuale, realizzativa e di misurare le prestazioni che si chiamano protocolli energetico ambientali Rating System e ne esistono nazionali e internazionali.
Si tratta di un mercato che oggi cuba più di 10 miliardi di metri quadri, l'unica nicchia di mercato che mediamente è in grande accelerazione, che raddoppia ogni tre anni.
Un sistema che ha rimesso al centro la qualità del progetto, perché arrivando un Rating System la finanza si è alleata.
Un Rating è un indicatore sintetico di rischio di credito conosciuto a monte: conosco il rischio dell'investimento quindi conosco quanto farti pagare il denaro. Ecco perchè dietro c'è la finanza. Tutto questo oggi in Europa lo chiamiamo tassonomia»

Un nuovo mercato

«Questo apre una domanda di materiali e prodotti enorme.
Chi deve definire quali sono le caratteristiche del calcestruzzo, della pompa di calore, della piastrella? lo definisce la struttura che impatta di più, che costa di più, ma in che termini? per cosa? Non per l’edificio, ma per gli obiettivi prestazionali che l'edificio deve raggiungere e garantire. I protocolli che li misurano che ne sono molti, i protocolli Lead di GBC, quelli della Breeam … ce ne sono molti e tutti quelli strutturati e seri hanno verifiche di terza parte in un quadro olistico che guarda tutto l'intero problema. Sono i protocolli che identificano le caratteristiche ambientali di materiali, prodotti, e sistemi e quindi orientano la scelta.»

Quanto è diffusa in Italia la certificazione degli edifici

"Noi abbiamo fatto una simpatica simulazione, abbiamo fatto la mappa di Roma e abbiamo evidenziato i tanti edifici che ci sono. Stessa cosa per MIlano. A Milano sono più di 400, quasi 500 edifici, tra i registrati e certificati lead.

L'Italia complessivamente è la seconda in Europa dopo la Spagna, ma abbiamo più edifici registrati ai fini delle certificazioni della Spagna, vuol dire che stiamo andando verso un numero di certificazioni maggiori.

Ma qual è il valore della certificazione dell’edificio? CBR ha fatto un'analisi su 50 edifici nelle due aree principali di Milano e ne sono venuti fuori dei dati perfettamente allineati con quanto avviene in ambito Internazionale. A seconda del rating, il valore al metro quadro un aumenrto dal 7 all'11 con punta del 13% in più a metro quadro, tempi di vendita e locazione in sei mesi dell'80% contro il 13%, disfitto del 7% contro il 14%.»

«Che vuol dire tutto questo? un bollino ? no vuol dire la misura di prestazioni. Quindi vuol dire che nei circa 18 milioni di metri quadri attuali tra certificati e in via di certificazionw Io posso dire rispetto all'edificio baseline standard quanta acqua in meno, quanta energia in meno- Quindi io posso dire quante centrali nucleari ho evitato, quanta economia circolare in più.

Questo è quello che ci richiede l’Europa: di avere attenzione all’impatto del bene.»

Un protocollo è un insieme di pezzi buona regola d'arte definita, misurata, verificata, però ad approccio sistemico.
C'è un'altra cosa di cui non ci dobbiamo scordare: noi in Italia abbiamo la normativa ambientale, più ampia. più vincolante e rompiscatole (positivamente) di qualsiasi altro paese al mondo.


Nella seconda parte - dopo circa 20 minuti - la relazione del presidente Marco Mari toccando molti aspetti, dalla certificazione degli edifici storici al coinvolgimento degli investitori immobiliari. Lasciamo al lettore la curiosità di poter seguire direttamente la narrazione.

Video

Edifici sostenibili: l’uso dei protocolli energetici ambientali nelle scelte progettuali. Marco Mari

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