Edifici smart: progetto europeo tunES per migliorare l'attuazione dell'APE

Quali sono le caratteristiche di un edificio smart?

Lo sviluppo di politiche innovative per migliorare l'attuazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) degli edifici e l'integrazione con il nuovo indice SRI (Smart Readiness Indicator) è al centro del progetto europeo tunES. Finanziato dalla Commissione Europea, tunES coinvolge sette agenzie nazionali per l’energia di altrettanti Stati membri dell'UE, tra cui ENEA per l’Italia, l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e la società tedesca Empirica, coordinatore del progetto.

Introdotto dall'Unione Europea nel 2018, l’indice SRI è un sistema comune e facoltativo per gli Stati membri, progettato per valutare la "predisposizione degli edifici all’intelligenza". Questo indice misura la capacità di un edificio di adattarsi alle esigenze degli occupanti e della rete elettrica, migliorando l'efficienza energetica e la prestazione complessiva. 

“Un edificio è smart se è efficiente, consuma meno e riesce a gestire gli impianti in maniera intelligente attraverso sistemi di building automation. È smart se possiede soluzioni per la gestione ottimale del comfort termico, infrastrutture per l’autoconsumo di energia prodotta localmente, sistemi per il monitoraggio dei consumi e, soprattutto, se dialoga in maniera flessibile con la rete elettrica,” spiega Biagio Di Pietra, responsabile del Laboratorio ENEA Soluzioni Integrate per l’Efficienza Energetica.

Il progetto tunES è articolato in cinque aree di studio, che includono l’aggiornamento dei database e degli strumenti di calcolo per gli indicatori utilizzati nell’APE e l’armonizzazione tra APE e SRI. ENEA è uno dei leader nel progetto, grazie alla sua esperienza nella gestione dei database e nello sviluppo dell’indice SRI, acquisita attraverso l’implementazione del Sistema Informativo sugli APE (SIAPE) e le attività di Ricerca di Sistema Elettrico.

“Il progetto tunES, presentato recentemente a Bruxelles durante un evento organizzato da ENEA, sarà uno strumento importante per condividere e diffondere le buone pratiche di Certificazione Energetica degli Edifici e dello Smart Readiness Indicator, individuando le policy più appropriate anche attraverso il coinvolgimento degli stakeholder di settore,” continua Di Pietra. “Siamo convinti che integrare l’SRI nella certificazione APE restituisca una fotografia più completa dei nostri edifici”, conclude.

Nell’ambito del programma nazionale di Ricerca di Sistema Elettrico, ENEA ha avviato diverse attività per valutare il potenziale di smartness del costruito esistente, applicando l’indice SRI a molteplici casi studio. Inoltre, la recente revisione della Direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia (EPBD) prevede che entro il 30 giugno 2027, la Commissione Europea prescriva l'applicazione dell’SRI per gli edifici non residenziali con una potenza nominale degli impianti termici superiore a 290 kW.

Il progetto tunES rappresenta un passo fondamentale verso la realizzazione di edifici più intelligenti, efficienti e sostenibili, contribuendo a una gestione energetica più efficace e integrata a livello europeo.