Ecobonus fino al 31 dicembre 2024: tutti gli interventi ammessi alla detrazione
L'Ecobonus può variare dal 50 al 85% a seconda dei tipi di interventi di efficientamento energetico, dell'immobile nel quale vengono effettuati e della contemporanea presenza di interventi antisismici: la scadenza della detrazione è prevista per il 31 dicembre 2024.
C'è una detrazione che, considerando lo stop pressochè totale per il Superbonus - se si esclude il decalage in condominio al 70% nell'anno corrente e a 65% per il 2025 - fino al prossimo 31 dicembre 2024 potrebbe far gola a tanti.
Parliamo dell'Ecobonus per l'efficientamento energetico, agevolazione fiscale figlia dell'art.14 del DL 63/2013 che però ha i 'mesi' contati, visto che l'ultima proroga, avvenuta con la Legge di Bilancio 2022, porta al 31 dicembre 2024 la possibilità di beneficiarne.
Ecobonus 65%: per quali lavori di efficientamento energetico
Come ben specificato nell'ultimo dossier del Notariato, questi sono i lavori agevolabili al 65% con detrazione da ripartire in 10 rate (non esiste più la possibilità di cedere il credito o di farsi scontare la fattura):
- interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti finalizzati al risparmio di energia primaria, con una detrazione massima di 100 mila euro;
- interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari riguardanti strutture opache verticali e orizzontali (coperture e pavimenti), con una detrazione massima di 60 mila euro;
- installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali, con una detrazione massima di 60 mila euro;
- interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe almeno A, se accompagnati dall'installazione di sistemi di termoregolazione evoluti (classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02), o con impianti ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, o con generatori d’aria calda a condensazione, con detrazione massima è di 30 mila euro;
- sostituzione, integrale o parziale, di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, con una detrazione massima di 30 mila euro;
- acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, con una detrazione massima di 100 mila euro;
- acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative, per aumentare la consapevolezza dei consumi energetici e garantire un funzionamento efficiente degli impianti. Non è previsto un limite massimo di detrazione per gli interventi iniziati prima del 6 ottobre 2020; per quelli successivi, la detrazione massima è di 15 mila euro.
Ecobonus 50%: per quali interventi
Fino al 31 dicembre 2024 è prevista una detrazione del 50% delle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico, ripartita in 10 rate annuali, per i seguenti interventi:
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe almeno A, con una detrazione massima di 30 mila euro (aliquota ridotta dal 65% al 50% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2018).
- acquisto e posa in opera di finestre, comprensive di infissi, con una detrazione massima di 60 mila euro (aliquota ridotta dal 65% al 50% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2018);
- acquisto e posa in opera di schermature solari di cui all'allegato M del decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, con una detrazione massima di 60 mila euro (aliquota ridotta dal 65% al 50% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2018).
- acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, con una detrazione massima di 30 mila euro.
Ecobonus a detrazione maggiorata: parti comuni di condomini ed Ecosismabonus
Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 per interventi di riqualificazione energetica su parti comuni di edifici condominiali, la detrazione è prevista nelle seguenti misure:
- 70% per interventi che interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda;
- 75% per interventi finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva, conseguendo almeno la qualità media definita nel decreto del Ministro dello sviluppo economico del 26 giugno 2015.
Tali detrazioni sono calcolate su un ammontare complessivo delle spese non superiore a €40.000,00 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio.
Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 relative a interventi su parti comuni di edifici condominiali situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati sia alla riduzione del rischio sismico sia alla riqualificazione energetica (cd. Ecosismabonus), è prevista una detrazione alternativa:
- dell'80% se gli interventi determinano il passaggio a una classe di rischio sismico inferiore;
- dell'85% se gli interventi determinano il passaggio a due classi di rischio sismico inferiori.
Queste detrazioni sono ripartite in dieci quote annuali di pari importo e si applicano su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 136 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.
La sussistenza delle condizioni per usufruire di queste maggiori detrazioni deve essere attestata da professionisti abilitati mediante la certificazione della prestazione energetica degli edifici.
Ecobonus
Con questo TOPIC si è voluto raccogliere tutti gli articoli pubblicati su INGENIO sul tema del Ecobonus.
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