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ECOBONUS: Delrio proroga le detrazioni al 2016

La Commissione Ambiente della Camera ha approvato all'unanimità una risoluzione sul credito di imposta del 55% per le misure a favore dell'efficienza energetica in edilizia

 

La Commissione Ambiente della Camera ha approvato all'unanimità una risoluzione sul credito di imposta del 55% per le misure a favore dell'efficienza energetica in edilizia.

 

"La risoluzione - spiega il presidente della Commissione Ermete Realacci - impegna il governo a stabilizzare l'eco-bonus del 55% per il risparmio energetico in edilizia, in scadenza a giugno, e ad estenderlo anche al consolidamento antisismico degli edifici".
Il documento è stato sottoscritto da tutti i capigruppo presenti in Commissione e, riferisce ancora Realacci, da un indirizzo forte al governo a consolidare le politiche ambientali e a favorire l'edilizia di qualità ed energicamente efficiente dando stabilità al credito d'imposta del 55 % ed estendendolo anche agli interventi di consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente, oltre che ad assumere iniziative, anche di tipo normativo, volte ad estendere le misure di efficientamento energetico anche al patrimonio edilizio pubblico. Ad esempio con un allentamento del Patto di Stabilità interno per gli Enti Locali che hanno risorse da investire nella messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici, a partire dalle scuole e degli ospedali.
"La risoluzione impegna infine il governo - ricorda Realacci - ad assumere iniziative analoghe anche per consentire agli Enti Locali che abbiano risorse a disposizione di realizzare interventi di manutenzione e messa in sicurezza del territorio". "Il sistema di agevolazione fiscale del 55% - sottolinea ancora l'esponente del Pd - si è dimostrata una misura di grande importanza: ha attivato oltre 1.400.000 interventi, per circa 18 miliardi di euro di investimenti, e la creazione di oltre 50 mila posti di lavoro all'anno nei settori coinvolti, soprattutto nelle migliaia di piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto. Ha rappresentato, inoltre, lo strumento più efficace e virtuoso in tema di sostenibilità ambientale, di sostegno del mercato dell'edilizia di qualità e di risparmio di emissioni di anidride carbonica".
Difatti Aurelio Regina, vicepresidente per lo Sviluppo economico di Confindustria, in un'intervista concessa alla rivista Econews, stima in 15,4 miliardi il giro di affari complessivo che l'efficienza energetica potrebbe mettere in circolo nel paese. Il risparmio potenziale, tra il 2010 e il 2020, si aggira sui 72 Mtep di energia, per raggiungere il quale si attiverebbe un impatto socio-economico pari a circa 130 miliardi di euro di investimenti, un aumento della produzione industriale di 238 miliardi di euro ed un crescita occupazionale di oltre 1,6 milioni di unità di lavoro. "E' uno strumento essenziale non solo per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale ma anche come un'opportunità di crescita per il sistema Paese e le sue industrie", conclude Regina.