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Ecco la notizia che cambia il destino delle costruzioni

Graziano Delrio il 18 febbraio ha aperto il convegno: "La transizione digitale in Europa per il settore delle costruzioni" che si è svolto alla Camera, organizzato dall'on. Dellai e dai Proff. Ciribini e Di Giuda. E il Ministro ha colto l’occasione per chiarire un aspetto su cui il dibattito era quanto mai acceso: il BIM entrerà nel codice degli appalti, e il periodo di sperimentazione sarà di 12/14 mesi.

Vedi intervento di Graziano Del Rio: LINK

Il Ministro ha detto che dobbiamo essere coraggiosi, e i 12/14 mesi forse sono un periodo che più che di coraggio richiede ... incoscenza.
Ma il Ministro vuole che il progetto torni al centro dell’appalto, e solo abbracciando l’innovazione tecnologica, solo digitalizzando i processi, si possa realmente spostare l’attenzione sul progetto.


Vedi la intervista che INGENIO ha fatto a Graziano Del Rio: LINK

Forse non saranno 12/14, forse saranno 18 come ha poi affermato l’Onorevole Mariani in una intervista che gli abbiamo fatto dopo il suo intervento, ma il dado è tratto e il rubicone è stato attraversato. Bell’intervento quello della Mariani, che ha saputo approfondire la posizione del Ministro, spiegarla, e dare molte anteprime sul nuovoo codice degli appalti:

Vedi intervento di Raffaella Mariani: LINK

Vedi la intervista che INGENIO ha fatto a Raffaella Mariani: IN CARICA su CANALE YOUTUBE DI INGENIO

Andremo quindi verso l’applicazione del BIM, ma in che modo ? Non possiamo pensare a un percorso senza guardare cosa hanno fatto i paesi più importanti vicini a noi. Ecco perchè al convegno sono stati chiamati i rappresentanti di UK, Spagna e Germania. Per l’UK il relatore ha perso l’aereo (la coincidenza) e quindi Ciribini ha presentato la sua relazione. Ecco i tre interventi:

UK: IN CARICA su CANALE YOUTUBE DI INGENIO
GERMANIA: LINK
SPAGNA: LINK

Tre percorsi che hanno alcuni elementi comuni: forte azione di FORMAZIONE, predisposizione di LINEE GUIDA e ovviamente della SPERIMENTAZIONE.

Della FORMAZIONE ha parlato nel suo intervento il presidente di buidingSMART Italia Stefano Della Torre. Un intervento accorato,in cui ha sottolineato che non possiamo pensare a una svolta se non pensiamo in termini di OPEN BIM, in cui ha ricordato il lavoro fatto da INNOVANCE, e infine ha sottolineato che la trasformazione debba essere affrontata anche a livello universitario.

Vedi intervento di Stefano Della Torre: IN CARICA su CANALE YOUTUBE DI INGENIO

Vedi la intervista che INGENIO ha fatto a Stefano Della Torre: LINK

Sulla necessità di arrivare alla realizzazione di Linee Guida sono intervenuti sia Giuseppe Di Giuda che Angelo Ciribini, sottolineando che un’approccio normativo abbia il rischio di portare, come accaduto per l’ISO 9000, a una mercificazione della trasformazione digitale e al cosiddetto bollino blu. Entrambe hanno sottolineato la necessità di agire sulle committenze, troppe e impreparate.

Vedi intervento di Giuseppe Di Giuda: IN CARICA su CANALE YOUTUBE DI INGENIO

Vedi la intervista che INGENIO ha fatto a Giuseppe Di Giuda: LINK

Vedi intervento di Angelo Ciribini: IN CARICA su CANALE YOUTUBE DI INGENIO

Vedi la intervista che INGENIO ha fatto a Angelo Ciribini: LINK

Non si riferivano ovviamente al Provveditorato della Regione Lombardia ed Emilia Romagna, presente all’evento nell figura del provveditore Pietro Baratono, e ricordato come esempio positivo proprio dal Ministro Delrio. In questo caso il provveditore - recente nominato nella European BIM Task Group come rappresentante italiano - non è intervenuto, ma lo abbiamo raggiunto per una intervista dopo l’evento

Intervista a Pietro Baratono: LINK

Sul processo di cambiamento è intervenuto in apertura e in chiusura anche uno degli organizzatori dell’evento, l’On. Luigi Dellai, che ha puntato l’attenzione sulla necessità che il BIM sia affrontato con un percorso culturale, e che abbiamo anche intervistato.

Vedi intervento di Luigi Dellai di apertura: LINK

Vedi intervento di Luigi Dellai di conclusione: LINK

Vedi la intervista che INGENIO ha fatto a Luigi Dellai: LINK
 
E siccome si parlava di digitalizzazione delle costruzioni, l’intervento finale è stato lasciato Paolo Coppola, che presiede la commissione che supporta il governo nello sviluppo dell’agenda digitale.

Vedi intervento di Paolo Coppola di conclusione: LINK

Vedi la intervista che INGENIO ha fatto a Paolo Coppola: LINK

Presente in sala tra gli ospiti anche l’ing. Giovanni Cardinale, anche lui intervistato per capire come i professionisti stanno vivendo questo momento rivoluzionario per le costruzioni, per il progetto e quindi per la loro categoria

Vedi la intervista che INGENIO ha fatto a Geovanni Cardinale: IN CARICA su CANALE YOUTUBE DI INGENIO

Una NOTA: i tre ONOREVOLI sono rimasti al convegno dall'inizio alla fine: in 25 anni di lavoro non mi era mai capitato in un evento tecnico !!!!

Ingenio e Civiltà di Cantiere erano gli unici Mediaparter dell’evento.


Il commento

Questo è il momento della verità. In Finlandia e Svezia è già obbligatorio, nell'aprile 2016 in UK il BIM sarà obbligatorio, nel 2018 in Spagna sarà obbligatorio, in Francia e Germania nel 2020 sarà obbligatorio. E noi ?

Noi ci abbiamo dormito. Abbiamo partecipato a decine di convegni pensando che si trattasse di incontri al bar, di fronte a una birra, per parlare di chi vincerà il campionato. Intanto le nostre grandi imprese hanno dovuto imparare ad applicarlo senò non avrebbero potuto partecipare agli appalti. I nostri professionisti che intendevano lavorare all'estero, nella tanto richiamate Mazdar City, Dubai, ... hanno dovuto imparare ad applicarlo.  E chi è partito in alcuni paesi prima di noi oggi si muove con un enorme vantaggio competitivo. Il nuovo Presidente di ANCE, Claudio De Albertis la posto come primo obiettivo per ANCE: qualcuno ha provato a bloccarlo, lui ha mostrato i pugni. Ora De Albertis ha ampio mandato.

Ma la maggiorparte delle aziende, dei committenti, dei professionisti italiani è stato li ad aspettare, come se questo tsunami tecnologico non ci riguardasse e ora siamo tutti pronti a dare addosso al MInistro, accusandolo di essere al soldo delle software house: un ulteriore segno di ignoranza, il BIM non è un software, l'investimento non è nel software (ormai tutti i più comuni sono compatibili con IFC), ma nelle nostre teste. Ed è qui la vera sfida.

Andrea Dari

Editore INGENIO