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Ecco il nuovo Codice di Buona Pratica CONPAVIPER per i pavimenti industriali

Recentemente è stata pubblicata la nuova revisione del Codice di Buona pratica per i Pavimenti Industriali a cura di CONPAVIPER. INGENIO ha approfondito le novità del documento con il vicepresidente di CONPAVIPER con delega a questo settore, l'ingegner Giovanni Saba.

Imprescindibile aggiornare il Codice di Buona Pratica per i pavimenti industriali in calcestruzzo alle nuove esigenze progettuali ed esecutive

Ing. Giovanni Saba, in occasione del GIC di Piacenza verrà presentata la nuova revisione del Codice di Buona Pratica per i pavimenti Industriali CONPAVIPER. Cosa è cambiato in questi vent’anni che separano la precedente edizione da quella in pubblicazione oggi all’interno del settore?

Giovanni Saba:
Negli ultimi vent'anni, la tecnologia delle pavimentazioni ha compiuto un salto esponenziale sia in termini di prestazioni che di normative. La pavimentazione è un elemento costruttivo che assume un'importanza cruciale nell’ambito dei processi industriali. Per comprenderlo è sufficiente considerare il crescente livello di requisiti prestazionali richiesti, che riguardano tanto le prestazioni meccaniche, quali i carichi pesanti supportati dalle scaffalature anche in condizioni sismiche, quanto i carichi dinamici estremi sui mezzi di movimentazione merci, oltre alla durabilità, puntando a una minore manutenzione e all'utilizzo di materiali ad alte prestazioni.

Di conseguenza, è stato imprescindibile aggiornare il documento associativo in base alle nuove esigenze, sia progettuali che esecutive, per le pavimentazioni in calcestruzzo. Il documento aggiornato è essenziale non solo per delineare come ottenere le prestazioni richieste alle pavimentazioni, ma anche per definire i limiti oltre i quali non si può procedere senza aderire alle normative e alle indicazioni della scienza dei materiali da costruzione, dalla preparazione del fondo, al calcestruzzo, fino agli strati di usura. Rispetto al precedente, più descrittivo e meno dettagliato, il nuovo Codice si arricchisce di contenuti, arrivando a 100 pagine, offrendo una guida più specifica e approfondita.

 

Giovanni Saba

Come è stato realizzato questo codice e quanto tempo ha richiesto?

Giovanni Saba:
È stato meraviglioso lavorare al nuovo Codice, soprattutto perché il team era composto da persone tecnicamente molto competenti e, allo stesso tempo, amici. Questa sinergia ha trasformato le riunioni in qualcosa di simile ai vecchi gruppi di ricerca scolastici, riportandoci indietro nel tempo, come se fossimo nuovamente in quella vecchia biblioteca dove, da bambini, si facevano le ricerche sui libri. Il fervore scientifico è stato elevatissimo, spingendo ogni membro del team ad andare oltre le proprie competenze per imparare e sviluppare nuove abilità. Questo progetto ci ha impegnato per molti mesi, ma ne è valsa la pena. Almeno, è ciò che spero.

 

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IL CODICE DI BUONA PRATICA
PAVIMENTI INDUSTRIALI

CONPAVIPER

  

A suo parere quali sono gli aspetti più innovativi che questo documento ha rispetto al precedente?

Giovanni Saba:

A mio avviso, l'aspetto più innovativo del nuovo documento è l'approfondimento e la cura dedicati ai materiali. Questo non solo specifica i limiti costruttivi che non possono essere superati durante la realizzazione della pavimentazione, ma distingue anche tra le prestazioni che essa deve mantenere in servizio, come deformazioni, requisiti di planarità particolarmente stringenti, resistenza all'usura e necessità di manutenzioni ordinarie e straordinarie.

  

Il codice non contiene la parte relativa alla progettazione dei Pavimenti Industriali. Per quale motivo è stata tenuta fuori una parte così importante?

Giovanni Saba:

Il documento non nasce con lo scopo di essere riconosciuto come norma, esistono già indicazioni normative sulla progettazione, ma ha lo scopo di essere uno strumento ad integrazione alle normative, che aiuti gli operatori del settore a raggiungere le prescrizioni progettuali e normativi.

 

Ma la pavimentazione va progettata? Quando?

Giovanni Saba:

La pavimentazione va sempre progettata alle prestazioni meccaniche richieste, cioè ai carichi puntuali delle scaffalature, ai carichi dinamici e ciclici dei mezzi di movimentazione merci, ai carichi presenti in superficie in genere, ma va anche progettata per garantirne la durabilità in esercizio, vedasi i requisiti di resistenza all'abrasione della sua superficie, in modo tale da avere minore manutenzione ordinaria nel tempo ed allungarne la vita utile. Su questo argomento si potrebbe aprire un discorso più ampio, a partire dal tema del deposito al genio o meno, ma ne parleremo in altra sede. Comunque, per me, il concetto di progettazione è legato al concetto di garantibilità dell'opera.

 

Il codice di buona pratica CONPAVIPER fece da base per la realizzazione della prima Norma sui Pavimenti Industriali la UNI 11146. Anche in questo caso questo codice avrà lo stesso obiettivo normativo?

Giovanni Saba:

L'intento è di poter riaprire un tavolo tecnico con UNI per poter aggiornare anche la UNI 11146 che ormai è datata in molti suoi punti e riaggiornarla con questo documento.

 

Ingegnere, lei oltre ad essere vicepresidente con delega ai Pavimenti Industriali lavori in un’azienda storica del settore. quanto l’attività di CONPAVIPER sta realmente incidendo sul mercato e quali sono le prossime sfide?

Giovanni Saba:

Oggi arrivano in CONPAVIPER molte richieste di aiuto da parte di chi necessita delle risposte su un campo tecnico molto settoriale e specializzato. Questo perché ormai la progettazione e la realizzazione delle pavimentazioni industriali richiedono delle conoscenze tecniche ed ingegneristiche molto particolareggiate, comunque differenti da una struttura come un capannone. Anzi, spesso, chi progetta o realizza una pavimentazione deve avere conoscenze che variano tantissimo, basti pensare deve interfacciarsi con ditte di scaffalature, di strutture metalliche, di magazzino meccanizzati, deve discutere di geotecnica, di materiali da costruzione, di chimica, e chi più ne sa...Quindi posso sicuramente affermare che oggi CONPAVIPER è fortemente presente nel mercato. Le sfida più grande, nel futuro prossimo, è quello di essere ancora di più di riferimento anche nei rapporti con il legislatore.

 

CONPAVIPER partecipa al GIC - Giornate Italiane del Calcestruzzo
CONPAVIPER è lieta di annunciare la propria partecipazione alle GIC - Giornate Italiane del Calcestruzzo, che avranno luogo presso la Fiera di Piacenza dal 18 al 20 aprile 2024. Tra gli eventi in programma, il convegno che presenterà la rev. 4 del Codice di Buona Pratica per Pavimentazioni in calcestruzzo a Uso Industriale. L'evento è organizzato in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Piacenza e garantirà 3 CFP agli ingegneri che parteciperanno.

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