Architettura | Progettazione
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É venuto a mancare Italo Rota, architetto, designer e artefice del Museo del Novecento di Milano

Il 6 aprile è venuto a mancare Italo Rota, architetto e designer. Di seguito la biografia e le opere principali dell'artefice del famoso Museo del Novecento di Milano.

Addio all'architetto Italo Rota

Biografia dell'architetto

Il 6 aprile all'età di 71 anni è venuto a mancare Italo Rota. 

Classe 1953 nasce a Milano e si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1982, la sua vocazione ha radici profonde nella formazione ricevuta dagli studi di eminenti architetti come Franco Albini e Vittorio Gregotti. Il suo apprendistato con quest'ultimo, protrattosi per quattro anni, lo ha visto impegnato anche nel concorso per l'Università della Calabria tra il 1972 e il 1973.

Negli anni successivi, Rota ha collaborato con l'architetto Pierluigi Nicolin alla realizzazione della rivista Lotus International, un'esperienza che ha alimentato la sua passione per la stampa e l'editoria architettonica, culminando in una preziosa collezione personale. Il suo percorso lo ha poi portato a Parigi all'inizio degli anni ottanta, dove ha contribuito al progetto di allestimento del Musée d'Orsay insieme a Gae Aulenti.

Durante il decennio trascorso in Francia, Rota ha affrontato diverse sfide progettuali, dalla scala urbana agli allestimenti museali e teatrali. Il suo ritorno in Italia nel 1995 è stato segnato dall'incarico di Assessore per la Qualità Urbana a Milano, mentre nel corso degli anni successivi ha dato vita a progetti iconici come le mediateche di Anzola e San Sisto e boutique per il noto stilista Roberto Cavalli.

La sua carriera si è distinta per una vasta gamma di progetti, che spaziano dalla landarchitecture alla progettazione di strutture culturali e commerciali di rilievo internazionale. Parallelamente all'attività di architetto, Rota ha condiviso la sua esperienza attraverso insegnamenti e seminari in prestigiose istituzioni accademiche in tutto il mondo, lasciando un'impronta significativa nel campo dell'architettura e del design.

 

Le opere principali

Italo Rota è noto per una vasta gamma di opere che spaziano dall'architettura all'allestimento museale, dal design urbano alla progettazione di interni. Alcune delle sue opere più significative includono:

  • Museo del Novecento a Milano: Questo museo, inaugurato nel 2010, ospita una ricca collezione di opere d'arte del XX secolo e rappresenta un'iconica istituzione culturale nel cuore di Milano. Il museo è situato nell'edificio storico del palazzo dell'Arengario. La ristrutturazione dell'edificio è stata supervisionata e realizzata dagli architetti Italo Rota, Emanuele Auxilia, Fabio Fornasari e Paolo Montanari, con un costo totale stimato di circa 28 milioni di euro. Mentre la facciata dell'Arengario è stata oggetto di un restauro conservativo, i lavori di rinnovamento hanno riguardato principalmente l'interno dell'edificio, che è stato completamente trasformato rispetto alla sua condizione originale.
  • Allestimento del Musée d'Orsay a Parigi: Rota ha contribuito al progetto di allestimento di questo rinomato museo parigino, lavorando al fianco della celebre architetto Gae Aulenti.
  • Mediateche di Anzola e San Sisto: Rota ha progettato queste moderne strutture per l'accesso e la fruizione della cultura e dell'informazione, offrendo spazi innovativi per la conoscenza e lo sviluppo sociale.
  • Boutique per Roberto Cavalli: Rota ha realizzato diverse boutique per il famoso stilista italiano Roberto Cavalli, creando ambienti che riflettono lo stile e l'eleganza distintivi del marchio.
  • Tempio indù di Lord Hanuman: Questo progetto rappresenta un'espressione unica di architettura sacra, con un design che riflette la spiritualità e la tradizione induista.
  • Albergo Boscolo Exedra a Milano: Situato nel cuore della città, questo lussuoso hotel porta la firma distintiva di Rota nell'architettura degli spazi interni ed esterni.
  • Progetti di landarchitecture: Rota ha contribuito alla trasformazione di spazi urbani, come la sistemazione del centro di Nantes e la promenade del Foro Italico a Palermo, creando ambienti pubblici accoglienti e funzionali.

 

Palazzo dell'Arengario dove si trova il Museo del Novecento, progetto di ristrutturazione di Italo Rota.
Palazzo dell'Arengario dove si trova il Museo del Novecento, progetto di ristrutturazione di Italo Rota. (fonte: wikipedia crediti: Maurizio Moro5153)

 

Avevamo parlato di un suo progetto realizzato con Carlo Ratti Associati,
LEGGI QUI: Mostra di Piero della Francesca a Milano: lo spazio museale a firma di CRA-Carlo Ratti Associati e Italo Rota

I premi ricevuti

I premi ricevuti dall'architetto Rota:

  • 2011 - Premio Internazionale Ischia di Architettura (PIDA) - per le strutture ricettive
  • 2010 - Primo Premio del Marble Architectural Awards 2010 per il Boscolo Exedra Hotel
  • 2009 - Premio di Architettura ANCE Catania 2009 per lo sviluppo della cultura architettonica in Sicili
  • 2006 - Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana per gli spazi pubblici per il lungomare del Foro Italico, Palermo
  • 2003 - Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana per la cultura con la Mediateca d'Anzola dell'Emilia
  • 2002 - Premio Città di Gubbio, Gubbio
  • 1996 - Landmark Conservancy Prize, New York
  • 1994 - Grand Prix de l'Urbanisme, Parigi 

 

I ricordi

"Con la scomparsa di Italo Rota perdiamo un maestro dell'architettura e del design italiano.
Dalle scenografie teatrali alle realizzazioni di musei e spazi pubblici come il Museo del Novecento, Rota ha saputo coniugare bellezza e funzionalità, dando vita a opere innovative e di grande impatto emotivo, con una attenzione particolare alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla creazione di spazi di incontro e di dialogo."

Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura

 

"L'architettura è la risposta, ma qual è la domanda?
Beh, Italo era un grande innovatore, uno di quei rari progettisti capaci non solo di dare nuove risposte, ma anche di porsi nuove domande.
Siamo diventati amici lavorando insieme al progetto Expo Milano 2015. Ma è stato dopo un'altra esperienza Expo, quella di Dubai 2020, che abbiamo iniziato una collaborazione su larga scala. Abbiamo realizzato insieme tutti i progetti degli ultimi 5 anni.
In architettura eravamo appassionati degli stessi temi: interazione con le persone, nuovi processi di design e, in definitiva, una maggiore integrazione tra il mondo naturale e quello artificiale.
Italo amava giocare, con splendida profondità, e il modo in cui ci siamo incontrati e abbiamo collaborato negli ultimi anni della sua carriera mi ha spesso fatto pensare che il design, nei suoi momenti migliori, possa eguagliare una delle capacità della grande poesia: essere allo stesso tempo sintetico e toccante, ellittico e scintillante."

Carlo Ratti, Architetto dello studio Carlo Ratti Associati

 

"Un amico e una delle menti italiane più brillanti dell'ultimo secolo è venuto a mancare ieri. Italo Rota è stato tante cose nella sua vita: visionario, progettista, designer e artefice di opere straordinarie, come il Museo del Novecento di Milano. Con lui si chiude un capitolo dell'architettura moderna italiana, ma il suo segno rimarrà indelebile."
Regina De Albertis, Ingegnere e Presidente Assimpredil Ance Milano, Lodi, Monza e Brianza

 

"Perdiamo un amico e una persona molto importante degli ultimi anni della cultura italiana. Un uomo sofisticato con un pensiero inaspettato e originale. Per Triennale è una perdita enorme. Ha iniziato a lavorare trentenne in Triennale e non ha mai smesso. Non si contano gli allestimenti, gli spunti, i libri e i cataloghi sull’architettura. Il suo ultimo contributo - conclude - è stata la mostra sulla Pittura italiana di cui ha curato un allestimento."
Stefano Boeri, Architetto

 

Fonti:

Immagini

Fonte: wikipedia crediti: Dedda71

Le Principesse progetto di Italo Rota, produzione di Nino Parrucca, 2010. Le piccole sculture in cemento armato e ceramica policroma raffigurano il profilo di Eleonora di Aragona. Sono collocate in una lunga doppia fila al Foro Italico di Palermo a protezione della pista ciclabile.

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